In merito alle dichiarazioni di Greenpeace, riprese poi da alcuni organi di stampa senza appurarne la veridicità, sull'acqua che uscirebbe dai rubinetti delle famiglie isolane, riceviamo due comunicati: uno del Sindaco Ortelli ed uno della Società Acquedotto del Fiora, che gestisce l'impianto di dissalazione.

Entrambi i comunicati smentiscono categoricamente quanto pubblicato dall'Associazione ambientalista e si uniscono alla voce unanime dei gigliesi che, stanchi di un giornalismo alla ricerca soltanto di notizie nefaste, invitano i rappresentanti di Greenpeace a confrontarsi con la popolazione isolana, magari in un'assemblea pubblica, per spiegare loro i motivi e l'opportunità di certe sortite sensazionalistiche.

Nave Costa: sindaco Ortelli, “Su acqua potabile oggi più che mai siamo tranquilli grazie a intensificazione controlli”
“L’acqua del Giglio, ad oggi, è assolutamente potabile e rimaniamo estremamente tranquilli sulla sua qualità. Oggi più che mai considerato che gli idrocarburi presenti sulla Concordia sono quasi completamente stati pompati dal relitto e grazie all’intensificazione dei controlli su ben tre punti distinti in mare e a terra”. Lo dice all’Ansa il sindaco dell’Isola del Giglio Sergio Ortelli commentando il rapporto di Greenpeace “Come sta il mare del Giglio?”, che evidenziava invece la presenza di tracce di idrocarburi rilevata in un campione d’acqua potabile di un esercizio pubblico del porto del Giglio. “I monitoraggi effettuati da Arpat, Fiora e Asl confermano che i livelli registrati da oltre un mese e mezzo sono sotto i limiti di riferimento e mai, nemmeno per un minuto dal giorno della tragedia, la fornitura di acqua potabile è stata interrotta per rischio inquinamento“.

Nave Costa: Acquedotto Fiora “Non esiste allarme inquinamento acqua potabile Giglio. Valori tutti sotto soglia di rilevabilità”
“I dati in nostro possesso sulle famiglie di idrocarburi presenti sulla Costa Concordia (C<12 e C10 - C40) e sui tensioattivi da oltre un mese a questa parte ci dicono esattamente l’opposto e cioè che tutti i valori esaminati sono al di sotto dei limiti di rilevabilità. Non esiste, quindi ad oggi, un allarme inquinamento dell’acqua potabile all’Isola del Giglio”. Lo affermano all’Ansa i tecnici di Acquedotto del Fiora società che gestisce l’impianto di dissalazione del Comune di Isola del Giglio rispondendo all’allarme lanciato da Greenpeace con il rapporto “Come sta il mare del Giglio?”.

“Da oltre un mese e mezzo
– spiega Acquedotto del Fiora - effettuiamo quotidianamente un campionamento delle acque in tre punti ben precisi e cioè sulla presa a mare dell’impianto – ad un miglio circa dalla località Le Cannelle – sull’acqua in uscita dall’impianto e al fontanello di Giglio Porto. Tutti i risultati sono ampiamente al di sotto dei limiti previsti dal D.Lgs. 31/01 sulla potabilità delle acque. Anche altri elementi non previsti dal decreto ma potenzialmente pericolosi come tensioattivi, idrocarburi C<12 e C10-C40 sono sotto il limite di rilevabilità”. “Altra cosa – concludono i tecnici – è parlare genericamente di idrocarburi totali senza specificarne la tipologia e soprattutto fare riferimento ad un utenza privata. Cosa possa accadere dal punto di consegna dell’acqua potabile al rubinetto di una struttura commerciale è una questione che semmai riguarda le condizioni igienico sanitarie della struttura stessa e non certo un rischio di inquinamento per le acque del Giglio”.