Signora Melis, concordo con Lei più di quello che pensa. Ieri non ho voluto approfondire, questo mezzo importantissimo non ci può permettere più di tanto; ho una buona esperienza di bambini e ragazzi, non solo dei miei, (detto ciò non mi ritengo un genitore perfetto, lungi da me), per lavoro e per studio.
Ovviamente il mio intervento non poteva essere risolutivo, parlo del capetto, non creda prima o poi si ricorderà di quella ... Rimarco che sulla navetta c'erano altre persone adulte per nulla attente a ciò che accadeva, i loro argomenti ed attenzioni ... diretti altrove. Io, come Lei, sono più attenta ai bambini vittime tipo il piccolino schernito, perchè non prendeva mai note e faceva tutti i compiti.
Quando si arriva a questi "livelli" i genitori, tutti noi ovunque, con umiltà dovremmo, questo si, chiedere l'aiuto di "tecnici". Purtroppo pochi lo capiscono. A proposito chi dà l'occorrente per le canne? (l'altra lettera di tempo fa) Quali sono i banconi su cui avvengono gli scambi, mi pare di "pesante", lascio perdere i "salotti", si entra nel privato.
Possibile essere fermati per le luci di posizione spente in giornate di sol leone e far correre il resto?
Spero che nessuno m'inviti a farmi gli affaracci miei! Il fatto del Campese la dice lunga su quello che per altri potrebbe rappresentare una "monellata".
La saluto cordialmente
Carla
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