La procura di Grosseto, in merito al naufragio del 13 gennaio 2012 nelle acque prospicienti l'Isola del Giglio, ha chiesto al gup Pietro Molino il rinvio a giudizio per il comandante della Costa Concordia Francesco Schettino per omicidio colposo plurimo, lesioni colpose, naufragio, abbandono di nave. Chiesto il processo anche per due ufficiali in plancia, il timoniere, l'hotel director e Roberto Ferrarini.
"Non può non sottolinearsi la smisurata responsabilità di Schettino e la impressionante serie di errori commessi in tutte le fasi della vicenda, a partire dalla manovra scellerata e fino alla criminale gestione dell'emergenza, conclusasi con l'abbandono della nave e delle persone, inermi e terrorizzate a bordo". E' il commento del procuratore capo di Grosseto Francesco Verusio.
"Si vuole ribadire - continua il procuratore - che la vicenda non presenta alcun 'mistero' irrisolto, come invece da alcuni a suo tempo incautamente ventilato" e "ad oggi non può che ripetersi come, pure all'esito di sofisticatissime indagini su tutti gli aspetti rilevanti, la causa determinante degli eventi di naufragio, morti e lesioni sia purtroppo riconducibile al 'fattore umano'. Allo stato degli atti e avuto riguardo alla completezza dell'attività investigativa svolta - ha concluso Verusio -, non sussistono perplessità di qualche rilievo in merito allo svolgimento dei fatti".
Oltre a Schettino viene chiesto il processo, sotto vari profili di reato, per gli ufficiali in plancia Ciro Ambrosio e Silvia Coronica, per il timoniere Jacob Rusli Bin, per l'hotel director Manrico Giampedroni e per il capo dell'unità di crisi di Costa Crociere Roberto Ferrarini. Schettino deve anche rispondere dei reati di abbandono di persone incapaci e mancata collaborazione con l'autorità marittima. Con lui rispondono: di naufragio colposo, Ciro Ambrosio, Jacob Rusli Bin e Silvia Coronica; di omicidio colposo plurimo e lesioni colpose plurime gli stessi Coronica, Rusli Bin, Ambrosio (tutti in plancia con lui al momento dell'urto con gli scogli del Giglio) più Giampedroni e Ferrarini; di mancata collaborazione con l'autorità marittima, Ambrosio e Ferrarini.
La procura di Grosseto ha inoltre trasmesso al gip la richiesta di patteggiamento fatta da Costa Crociere spa per illecito amministrativo dipendente dai reati di omicidio colposo plurimo e lesioni colpose plurime, aggravati dalla violazione delle norme antinfortunistiche, patteggiamento che può valere la pena amministrativa di oltre un milione di euro.
E' stata infine richiesta al gip l'archiviazione per cooperazione in omicidio colposo plurimo e lesioni colpose plurime per Salvatore Ursino, Roberto Bosio e i dirigenti di terra della Costa spa, Manfred Ursprunger e Paolo Giacomo Parodi. Ursino viene 'archiviato' anche per il reato di naufragio colposo. Per la contravvenzione di mancata collaborazione con le autorità marittime viene chiesta l'archiviazione dell'ufficiale di bordo Andrea Bongiovanni, del cartografo Simone Canessa, del vicepresidente di Costa Manfred Ursprunger. Per la contravvenzione di cooperazione in distruzione e deterioramento dell'habitat in sito protetto lo stesso comandante Francesco Schettino, gli ufficiali a bordo Ciro Ambrosio, Salvatore Ursino, Silvia Coronica e il timoniere indonesiano Jacob Rusli Bin. Archiviata anche la posizione di Costa Crociere spa per l'illecito amministrativo dipendente dal reato di distruzione e deterioramento dell'habitat naturale in sito protetto. Le parti offese hanno dieci giorni di tempo dal deposito alla cancelleria del gip per presentare opposizione alle richieste di archiviazione.
Su YouTube la procura illustra le sue decisioni con un video di circa due minuti e mezzo in 5 differenti lingue (vedi sotto) dove compare una scritta scorrevole e una voce fuori campo che legge, questo per dar modo alle oltre 4000 parti offese di essere raggiunte in modo rapido e diffuso.
Inchiesta Concordia: 6 rinvii a giudizio
Autore: Redazione GiglioNews
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