La Misericordia per i bambini: "Un calcio all'isolamento"
Quest’anno la scuola calcio, nata qualche anno fa grazie all’intuizione e la volontà di alcuni genitori, si avvale del sostegno e collaborazione della Misericordia Stella Maris dell'Isola del Giglio.
Il numero dei partecipanti all’attività, arrivati quest’anno a circa 40 iscritti, e le iniziative nate intorno ad essa rendevano necessario un adeguamento strutturale-amministrativo. E’ nato così un progetto che ha visto impegnati più soggetti: i ragazzi ed i loro genitori, l’associazione San Rocco con la messa a disposizione dell’impianto sportivo e la nostra confraternita.
La Misericordia, con questo nuovo progetto, si pone come fine primario quello di avvicinare al mondo del volontariato i ragazzi maturando in loro i principi del servizio ai più bisognosi. Oltre a ciò tale progetto ci sembra un'importante opportunità per affrontare e cercare di attenuare un problema che, a causa dello spopolamento invernale, sta mettendo a rischio valori importanti quali quello di Comunità. Questo concetto su di un'isola esprime ed amplifica altri valori altrettanto importanti quali quelli di appartenenza, solidarietà, convivenza civile, costumi e tradizioni. Valori che fino a pochi anni addietro erano propri e caratteristici della nostra comunità e che si stanno sempre più e rapidamente affievolendo.
I protagonisti del progetto sono le famiglie con bambini in età scolare ed i loro genitori. I primi in qualità di allievi, i secondi come insegnanti formatori. Il progetto prevede attività ludico sportiva incentrata sul gioco del calcio. Tale disciplina, quale gioco di squadra, abitua i giovani al rispetto delle regole, al sostegno reciproco ed al rispetto dell’avversario. Nell’ottica dei fini che il progetto si pone, durante l’inverno sono previsti incontri a carattere ludico-sportivo con altre comunità sia sul continente che sull’isola e gite tematiche legate agli scopi previsti.
Tutti i ragazzi verranno avvicinati al mondo della Misericordia e del volontariato attraverso corsi di primo soccorso adatti all’età ma soprattutto attraverso momenti di riflessione condotti con le modalità del gioco e dell’interazione, il tutto sempre con il contributo e la collaborazione fondamentale dei genitori che, come è facile intuire, sono i co-protagonisti di questo progetto.
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