La nave Aretusa in sosta al Giglio dal 15 al 17 Giugno
Per la prima volta una nave militare sarà in visita ufficiale presso l'Isola del Giglio e farà tappa nel nostro porto per un intero week-end.
L'evento, reso possibile grazie alla sinergia tra l'Ufficio locale marittimo e l'Associazione Nazionale Marinai d'Italia di Isola del Giglio, prevede l'arrivo dell'unità Aretusa nella giornata di Venerdì 15 Giugno intorno alle ore 17,30.
La nave idrografica sosterà presso il molo rosso saranno possibili visite a bordo nelle giornate di Sabato e Domenica dalle ore 10,00 alle ore 12,00 e dalle ore 15,30 alle ore 18,00.
[box type="shadow" align="aligncenter" class="" width=""]L’Aretusa (A 5304), nave idro-oceanografica, varata il 7 giugno 2000, è stata consegnata alla Marina Militare il 10 gennaio 2002 dal Cantiere Intermarine S.p.A.. Nave Aretusa è una nave Idro-Oceanografica appartenente alla classe “Ninfe”, classe costituita da due unità, l’Aretusa ed il Galatea. Le due “Ninfe”, insieme alla terza unità del servizio idrografico, Nave Magnaghi, costituiscono il principale strumento di lavoro “in mare” per il servizio Idrografico Nazionale, molto spesso in sinergia con il mondo universitario e con enti di ricerca scientifica ed ambientale.
La sede di assegnazione dell'Unità, dal 15 agosto 2014, è Venezia.
A seguito della recente riorganizzazione organica della MMI, con decorrenza 1 dicembre 2014, Nave Aretusa dipende organicamente ed operativamente, per il tramite del Comando Squadriglia Unità Idrografiche ed Esperienze (COMSQUAIDRO LA SPEZIA) ed il Comando delle Forze di Contromisure Mine (MARICODRAG LA SPEZIA), dal Comando in Capo della Squadra Navale (CINCNAV).
Dalla data di consegna alla Marina Militare, avvenuta nel 2002, l’Unità ha svolto, e continua a svolgere, attività molteplici nei due settori idrografico ed oceanografico con due obiettivi fondamentali: rendere sicura la navigazione attraverso l’aggiornamento della documentazione nautica ed accrescere il patrimonio scientifico del Paese per mezzo della collaborazione con Enti di ricerca nazionali ed internazionali.
Numerose, infatti, sono state le collaborazioni con il mondo scientifico, in particolare quelle con gli Enti di Ricerca civili, quali ad esempio ENEA (Centro Ricerche Ambiente Marino), C.N.R. (Consiglio Nazionale delle Ricerche), I.N.G.V. (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), I.S.MAR. (Istituto di Scienze Marine) e MI.B.A.C.T. (Ministero dei Beni Culturali e del Turismo) e varie Università italiane.
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Anche se ritengo l'iniziativa più che positiva, positiva al punto di complimentarmi con chi l'ha organizzata, mi viene da domandare: visto che, culturalmente, sarebbe servita soprattutto ai bambini delle scuole, perché mai, non si e' provveduto ad anticipare la data di attracco e ad allungare il periodo di stazionamento in porto, dando cosi' modo, a scuole aperte, agli insegnanti del luogo di organizzare comitive sia per i bambini che per i ragazzi?Questo anche perché, se, in occasione d'ogni "visita", fosse stato, parimenti, organizzato un "briefing" informativo sulle competenze speciali di questo "naviglio", sul personale di bordo e su quello addetto agli specifici rilevamenti, i bambini avrebbero "introitato" nozioni scientifiche di notevole rilevanza. Ad ogni buon conto, questo evento, di cui, personalmente, trovandomi altrove, non posso, purtroppo, fruire, è, senz'altro, da apprezzare, sia da parte dei Gigliesi, sia dei "Foresti", che, a quanto mi si dice, sono già presenti, in buon numero, sull'isola.