Lesioni e maltrattamenti alla compagna: allontanato dall'isola
Una coppia giovane con una bambina piccola, arrivata sull’isola del Giglio perché lui, ventiseienne, aveva trovato un lavoro. Una coppia che però aveva alle spalle una brutta storia di violenza che, almeno nelle prime settimane di permanenza al Giglio, sembrava essere ormai una cosa passata. Invece, i maltrattamenti nei confronti della ragazza, che ad appena 24 anni ha già sperimentato il percorso del Codice Rosa e di un centro antiviolenza, è tornata con prepotenza fuori, finché il giudice Sergio Compagnucci ha firmato un’ordinanza di divieto di avvicinamento nei confronti del marito violento che ha dovuto fare i bagagli e tornare a vivere a casa della sua famiglia, a Orbetello. La coppia era arrivata infatti all’isola del Giglio pochi mesi fa, alla fine dell’anno passato: vivevano a Orbetello da tempo, dopo essersi trasferiti in riva alla laguna da Roma.
Prima era arrivato il ragazzo, poi era venuta in Toscana anche la giovane moglie, madre di una bambina piccola. Nessuno però sapeva che la ragazza, a Roma, aveva già denunciato il marito per maltrattamenti: era stata inserita nel percorso del Codice Rosa, aveva frequentato un centro antiviolenza. Poi però era stata convinta dal marito che le cose tra loro potessero andare, questa volta, per il verso giusto e aveva deciso di raggiungerlo a Orbetello. La convivenza era stata pacifica per qualche mese, fino al trasferimento sull’isola del Giglio dove, lo scorso dicembre, la ventiquattrenne aveva chiesto l’intervento dei carabinieri, dopo che il marito l’aveva picchiata e minacciata di nuovo.
Dopo l’intervento dei Carabinieri, che avevano denunciato il ventiseienne per lesioni e maltrattamenti, il ragazzo sembrava essersi calmato, ma tra febbraio e marzo gli episodi sono aumentati e la giovane è stata costretta a chiedere di nuovo l’intervento dei militari. Lui aveva continuato a picchiarla, le aveva strappato una ciocca di capelli, le aveva messo una coperta davanti alla bocca, rischiando di soffocarla. Si era fermato solo perché la loro bambina di pochi anni aveva cominciato a piangere. Il sostituto procuratore Giovanni De Marco, che ha coordinato il lavoro dei carabinieri dell’isola del Giglio ha chiesto al giudice per le indagini preliminari Compagnucci la misura del divieto di avvicinamento: ora il ventiseienne, difeso dall’avvocato Iris Milano, ha lasciato l’isola del Giglio ed è tornato a vivere ad Orbetello con i suoi familiari.
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