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25 Marzo 2004 - Giuseppe Modesti

PERCHE' HO DECISO DI APPOGGIARE LA LISTA CON CANDIDATO A SINDACO ATTILIO BROHTEL

Come sapete sono un assiduo lettore del vostro giornale on line tra le altre cose quello che più mi interessa in questo momento e penso come a tanti altri cittadini , è la rubrica amministrative 2004 Premesso che da sempre e fino che è stato possibile ho votato Democrazia Cristiana, oggi purtroppo non essendoci più quel partito vago comunque nell'area di centro, ricordo che fin da giovane praticavo le sezioni politiche locali, posso affermare senza presunzione di aver un certo bagaglio sulle spalle e di aver vissuto tutte le trasformazioni politiche fin dagli anni sessanta. Per quanto riguarda invece le elezioni amministrative sono convinto che bisogna essere attenti a quanto succede in campo nazionale, ed in quel preciso momento come possa riflettersi in campo locale, per diversi periodi i grandi partiti nazionali, hanno influenzato moltissimo la scelta dei candidati e di conseguenza anche i risultati delle elezioni amministrative. Negli ultimi cinquant'anni di storia amministrativa nel Comune di isola del Giglio la parte da leone l'ha fatta la ex Democrazia Cristiana, governando questo paese per un lungo periodo in modo del tutto incontrastato, a seguito della disfatta di tale partito dovuta soprattutto all'azione dell'inchiesta di Mani Pulite, venne fuori prepotentemente Forza Italia, diventando il primo Partito dell'isola mentre le sinistre e l'estrema Destra al Giglio hanno sempre avuto poca storia. Il tempo anche se non sembra, va via veloce e di conseguenza si velocizzano anche i cambiamenti, è mio convincimento che anche al Giglio seppur apparentemente il tempo non passi mai e tutto rimanga sempre uguale le cose ed il modo di pensare cambiano e sono sempre più convinto che l'influenza dei grandi Partiti Nazionali sull'elettorato gigliese in questo momento si sia molto ridotto , e di questo fenomeno Il candidato a Sindaco Attilio Brothel grande uomo pensatore con caratteristiche intuitive, abbia subito capito il fenomeno anticipando immediatamente i tempi, infatti già leggendo i primi comunicati stampa si evince chiaramente la scelta di una lista civica impostata in prevalenza sul lavoro di squadra fatta, dei migliori uomini, dove ognuno sarà allineato agli altri in un'unica linea di partenza, e solo chi sarà in grado e dimostrerà con i risultati avrà il premio della promozione, questo indipendentemente dalla loro estrazione politica e proprio per questo spoliticizzata, con la sola volontà di lavorare sodo, votati al sacrificio personale e delle lore famiglie con il solo intento di portare quest'Isola a dei livelli di efficacia dove meriterebbe di essere ed invece purtroppo è lungi dall'esserlo. Altra considerazione non meno importante è che Attilio Brothel ex funzionario del Comune di isola del Giglio oggi in pensione porta con se un bagaglio di esperienza senza precedenti e siccome ritengo che amministrare un Comune oggi è come amministrare una grande azienda, con la differenza di incontrare nell'ambito dello sviluppo dei propri progetti molte più difficoltà dovute soprattutto alle normative burocratiche di cui i Comuni sono sottoposti, ed è per questo che ritengo Attilio Brohtel L'uomo giusto al momento giusto per essere il prossimo Sindaco dell'Isola del Giglio, perché dotato di Esperienza amministrativa, grande intuito, instancabile lavoratore, caratterialmente sempre disponibile ad ascoltare tutti e soprattutto tanto tempo, a disposizione per stare in Comune perché è proprio di questo che un comune come il Giglio ha bisogno un Sindaco a tempo pieno non dico che lo debba fare di lavoro ma quasi e poter dedicare il più tempo possibile alla ricerca della soluzione più idonea per traghettare finalmente quest'Isola in un futuro migliore sia per noi che per i nostri figli. Non è dato ancora da conoscere, gli altri nomi facenti parte della lista , ma sono sicuro che Attilio Brothel saprà trovare la squadra giusta Modesti Giuseppe

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22 Marzo 2004 - Guido Cossu

LISTA CIVICA L'ISOLA Isola del Giglio

In risposta alla nota di Attilio Brothel, del 20 marzo, apparsa sul sito "Giglionews", ci sembra necessario fare alcune precisazioni.

Riteniamo di non essere stati contagiati da alcun tipo di "virus" poiché la nostra storia, sia politica che personale, dimostra che non siamo mai ricorsi né a bugie né a prevaricazioni; non abbiamo mai avuto paura di prendere posizioni su qualsiasi problema di interesse locale, dichiarando sempre apertamente il nostro punto di vista e accollandoci le nostre responsabilità con le relative conseguenze.

Cosa pensava Attilio Brothel delle varie problematiche gigliesi, di questi ultimi decenni?

Nel suo comunicato fa alcune considerazioni mettendo in dubbio lo "sposalizio o fidanzamento", cioè l'accordo, tra il gruppo della Margherita e i Democratici di Sinistra.
Ma Attilio Brothel dove era quando abbiamo intrapreso il cammino tra le componenti del Centro-Sinistra per la costituzione di una lista comune da presentare alle prossime Amministrative?
Il suo nome ci è stato proposto dal Segretario locale dei DS Sandro Brizzi; la proposta della sua candidatura a Sindaco venne avanzata, per la prima volta, da Stefano Feri, componente della stessa segreteria politica, suscitando grandi perplessità, non solo tra di noi ma anche da parte di Paolo Muti, altro componente diessino.

Proseguendo nella lettura del comunicato, ci sorprende come Attilio Brothel non accetti l'investitura avanzata dai DS, ma, al contrario, la rifiuti considerandola "un'etichettatura".
Forse persiste il vecchio timore a schierarsi?
O è una scelta calcolata per confondere l'elettore?

Far parte di un partito è diventato reato? Noi preferiamo schierarci con persone che hanno il coraggio di esprimere apertamente le proprie opinioni politiche anche se fossero diverse dalle nostre!

Ci preme puntualizzare che, avendo rinunciato alla candidatura a Sindaco del nostro rappresentante Guido Cossu, per mantenere l'unità ma anche una pari dignità all'interno del gruppo, abbiamo ritenuto necessario avanzare alcune richieste improrogabili che tenessero conto dell'impegno politico e sociale profuso da diversi nostri candidati in questi anni.
Non ci sembra questa una pretesa ma una garanzia indispensabile per portare avanti il nostro programma.
Inoltre, saremmo curiosi di sapere chi sono gli iscritti della Margherita che hanno posto la loro fiducia nel candidato Brothel? Forse si riferisce a Girolamo Lubrani?!

Il buon senso ci insegna che gli sposalizi per forza è meglio non farli. Confermiamo quindi la ripresentazione della "Lista Civica L'Isola" con la presenza della componente del gruppo della Margherita e aperta a tutte le persone di buona volontà che vorranno condividere il nostro programma.

Lista Civica o Gruppo della Margherita, riteniamo che la popolazione sappia bene chi siamo e come la pensiamo.

Detto ciò, ognuno faccia il suo cammino.

Noi non risponderemo più a ulteriori e sterili polemiche ma ci dedicheremo, da ora in poi, alla presentazione del nostro programma elettorale.

Lista Civica L'Isola



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21 Marzo 2004 - Giuseppe Modesti

ANCORA SULL'AMBULATORIO

(La Redazione GiglioNews riceve e pubblica quanto segue ritenendo sacrosanto il DOVERE di cronaca. Allo stesso tempo è però costretta a prendere le distanze dai contenuti del seguente comunicato)

Finalmente è apparsa una lettera con la firma dell’Assessore alla Sanità oggi Vicesindaco Stefano Mibelli di cui sono convintissimo che in quella lettera di suo ci sia solo la firma tutto il resto è da attribuire sicuramente al Professore d’Italiano Sindaco Giacomo Landini, detto questo veniamo ai fatti.
In merito alla nota in data 12.03.2004 comunque dell’Assessore Stefano Mibelli mi sia consentita una replica laddove lo stesso Assessore formula una serie di domande attinenti la carica da me rivestita nella Confraternita. Non a lui devo rispondere, né tanto meno al Sindaco Landini i quali continuano o fanno finta di non voler capire perché lo sanno benissimo la differenza tra pubblico e privato visto che noi a differenza di loro non si gestisce denaro pubblico ma bensi compensi a seguito di servizi dati sia ad enti pubblici e privati.
Detto questo, mi preme precisare all’opinione pubblica che lo stesso non è né socio (a titolo personale), né socio come rappresentante istituzionale della Confraternita di Misericordia di Isola del Giglio.
Meraviglia (e non poco) che i “Consiglieri del Direttivo” si rivolgono all’Assessore Mibelli per rammaricarsi perché non sono mai chiamati a deliberare. Ma Mibelli che c’entra in tutto questo? Non sarebbe più ovvio di chi ( Consigliere o socio) ha da fare delle osservazioni o qualunque altra azione venga direttamente agli organi dell’Associazione, senza passare dagli amministratori comunali, che si devono preoccupare di far bene il proprio mestiere? Questi amministratori che fino ad oggi a mio avviso si sono impegnati più nelle loro questioni private e di amici, che delle problematiche della Comunità. Non occorre che questo sia ribadito, i cittadini ormai li conoscono bene, uno ad uno. Ormai hanno perso credibilità e se l’eliporto è stato realizzato non è stato certo per l’impegno profuso da loro, ma dalla piena volontà degli amministratori regionali e dall’USL (che hanno progettato, finanziato e appaltato l’opera) che hanno spinto gli Amministratori Comunali, dopo anni di lungaggini burocratiche, a mettere solamente a disposizione il terreno dove è stato realizzato l’impianto, e grazie soprattutto all’Architetto Seminara se pur arrancando nel buio è riuscito data la sua caparbietà a portare fino in fondo l’opera ( Architetto pagato ciecamente per due anni a suon di milioni poi licenziato in tronco per scarso rendimento, e tanto per onor di cronaca è bene che l’assessore sappia perché sono sicuro che ne è completamente all’oscuro, se quell’Eliporto è in funzione, lo si deve alla mia personale assunzione di responsabilità del controllo antincendio obbligatorio per legge e no alle promesse del Sindaco mai mantenute, quell’ elisoccorso forse sarebbe ancora chiuso, e non solo a tutt’oggi nonostante l’impegni presi di fronte alla commissione dell’E.N.A.C è mancante di tutta l’attrezzatura mobile antincendio cosa gravissima ed anche quella obbligatoria per legge. Pertanto l’unico merito da attribuire al Comune è quello di non aver mantenuto neanche gli impegni obbligatori di conseguenza aver solo perso del tempo prezioso. Così dicasi degli ambulatori di Giglio Porto che, non certo per merito di Landini e Mibelli, ma per merito dell’allora Vicesindaco Anna Maria Bernardini, (guarda caso fuoriuscita dalla compagine) che d’intesa con il Consigliere Lubrani, hanno dato concreto impulso all’acquisto dell’immobile anche quello in abbandono da anni.
Al Consigliere del Direttivo che se non vado errato dovrebbe essere, guarda caso un assessore comunale, non abbiamo mai rifiutato nulla, anzi è stato proprio lo stesso che si è auto escluso dalla Confraternita per buttarsi a capo fitto nella politica. Per quanto riguarda i bilanci della nostra associazione e qui mi ripeto per l’ennesima volta (visto che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire e peggior cieco di chi non vuol vedere) Ripeto per l’enessima volta sono depositati dove devono essere depositati basta richiederli non è nostra usanza andare a struscio per le strade. Invece per le strade noi facciamo le uscite, basta guardare l’ultimo gioiello di Ambulanza invidiataci da tutti costata solo 250.000.000 di vecchie lire e guarda caso fra i vari contribuenti volontari manca solo il loro nome sia come privati e come amministratori comunali i quali oltretutto gestiscono soldi pubblici pertanto non di loro proprietà. E non voglio parlare poi di tutte le altre attrezzature acquistate anch’esse senza il loro contributo e che più di una volta hanno salvato delle vite umane, di cui sicuramente l’assessore alla Sanità occupato in altre faccende ne è sicuramente all’oscuro. Caro Sindaco o Assessore alla sanita’ ecco cosa vuol dire sanità, non basta saper scrivere è fin troppo facile per chi è in possesso di una laurea, per le chiacchere noi non abbiamo tempo siamo abituati a concretizzare e velocemente. In ultimo una rassicurazione per tutti, dal fantomatico “Consigliere del Direttivo”, al Mibelli ma anche al Sindaco Landini (che sta dietro al Mibelli), nonostante i boicottaggi dell’amministrazione comunale siamo in grado di garantire sempre e comunque servizi efficienti, tempestivi e soprattutto gratuiti. Provate a dire che anche questi sono farneticanti sproloqui, e si diceva bene il mi nonno che aveva un asino pigro che quando aveva la soma addosso tutto faceva fuori che camminare, prova a fruzzicarlo vedrai tirerà qualche calcio ma poi camminerà. Con questo chiudo ogni polemica.
Lettera scritta a titolo personale come persona residente ed informata sui fatti.

GIUSEPPE MODESTI

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20 Marzo 2004 - Attilio Brothel

GIGLIO - Il virus televisivo di accuse, bugie e prevaricazioni tra le forze politiche nazionali sembra aver contagiato l'ambiente pre-elettorale amministrativo dell'Isola del Giglio.

Risalta in modo sconcertante nell'articolo "Margherita e DS divorziano: manca la stima" ( quando mai si erano "sposati" o semplicemente "fidanzati"?) apparso su " La Nazione del 19 marzo scorso, dove si insiste ad etichettare lo scrivente come candidato DS alla funzione di Sindaco.

Sono stato convinto ad entrare nell'agone amministrativo da persone di diversa collocazione politica e non , semplicemente perché ritenuto in grado di elaborare un programma elettorale analitico e puntuale e un metodo per realizzarlo concretamente, oltrechè svolgere un duro lavoro di recupero del territorio e dell'immagine dell'Isola del Giglio, che la prolungata noncuranza dell'attuale compagine amministrativa sta trascinando alla deriva.

Gran parte dei DS, hanno riposto la loro fiducia ed hanno indotto il loro gruppo politico a rinunciare ad una lista di parte .

E non solo i DS ma anche appartenenti alla stessa Margherita e ad Alleanza Nazionale.

Se i dirigenti de "La Margherita" non condividono che, a livello locale, gli schieramenti politici sanno ormai di stantio e limitano la possibilità del coagulo in una stessa lista delle persone più idonee a governare il paese, liberissimi di farlo.

Fino ad ora il sig. Cossu Guido, negli incontri avuti con i rappresentanti della lista civica che mi sostiene ha sempre chiesto e preteso che "La Margherita" avesse la maggioranza nella futura Giunta, cosa inaccettabile in una lista apartitica.

E' difficile capire come lo stesso Guido Cossu, che fino ad ora ha trattato sempre come capolista de "La Margherita", intenda presentarsi agli elettori come candidato dell'annunciata "Lista Civica l'Isola".

ATTILIO BROTHEL

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18 Marzo 2004 - Guido Cossu

Circolo “LA MARGHERITA” Isola Del Giglio

Già nella campagna elettorale delle Amministrative 1999, il Partito Popolare di Isola del Giglio, oggi confluito nella Margherita, era alleato con i D.S. locali, ma questi, pochi giorni prima della presentazione delle liste, preferirono appoggiare la candidatura di Girolamo Lubrani.
Da qui la decisione, da parte nostra, di formare la “Lista Civica L’Isola”

Nonostante la sconfitta, abbiamo continuato a svolgere l’importante compito di denunciare gli errori e il disinteresse dell’attuale Amministrazione come la procedura dell’irrealizzabile e assurdo progetto del nuovo porto e la mancata presentazione del piano strutturale;
abbiamo formulato proposte per risolvere diverse problematiche locali quali la difficoltà dei trasporti marittimi e della scuola, lo smaltimento degli inerti, la regolamentazione della caccia…;
siamo stati gli unici a farci carico, con frequenti assemblee popolari e manifestazioni, dell’informazione e sensibilizzazione della popolazione.

Riflettendo sugli errori commessi durante la scorsa campagna elettorale, da diversi mesi, il Circolo della Margherita si è riavvicinato ai D.S. per cercare di creare un'unica Lista capace di amalgamare le diverse forze.
Questi hanno proposto la Candidatura a Sindaco di Attilio Brothel che abbiamo accettato ma, durante i numerosi incontri susseguitisi, purtroppo, non abbiamo trovato un accordo che desse pari dignità ai due gruppi politici concorrenti e non si è creato quel clima di stima reciproca e di collaborazione, prerogativa indispensabile per poter, in seguito, lavorare, quale gruppo di maggioranza o di opposizione che sia, per il bene del nostro paese.

Abbiamo deciso, quindi, di lavorare per formare un affiatato gruppo di persone che abbiano unità di intenti e di vedute e che operino in armonia per la crescita socio culturale dell’Isola.
Ci riproponiamo come “Lista Civica L’Isola” con il possibile candidato a Sindaco Guido Cossu che è comunque pronto a cedere tale onere ed onore a chiunque il nostro gruppo riterrà più valido e preparato.

Facciamo appello a tutte le persone di buona volontà e interessate al bene del Giglio perché ci contattino per un sincero e proficuo confronto ed eventuali proposte di candidature.

Il Coordinatore

Guido Cossu



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15 Marzo 2004 - Attilio Brothel

GIGLIO - Lista civica innovativa .

Le prossime elezioni amministrative si stanno avvicinando e la nostra lista civica intende presentarsi all'elettorato in modo tempestivo e pronto alla sfida prestando attenzione a non commettere gli errori che si sono avuti in passato.

Dalle riunioni che si sono tenute , è emersa la necessità ed opportunità di evitare una situazione di respiro lillipuziano (come avvenuto cinque anni fa con la presentazione di ben cinque liste) che potrebbe rischiare di avere una competizione elettorale appesantita - tra l'altro - dal gioco dei veti incrociati .

Nessuno auspica di rivedere un film già visto, quello in cui cinque candidati a sindaco, del tutto autonomi rispetto agli schieramenti si annullano a vicenda, proprio per il fatto di essere tanti, per accaparrarsi poco più di un migliaio di voti.

L'esperienza acquisita insegna che troppi candidati , nonostante le indubbie qualità personali, sono il miglior modo per lasciare le cose come stanno, nonostante proclami di voler cambiare, nè sono auspicabili compromessi di qualunque natura perchè fortemente deleteri e negativi.

A questo punto riteniamo che la vera svolta dovrebbe essere rappresentata dalla presenza di due soli schieramenti ( tradizionali e storici), come del resto è sempre avvenuto, considerato che la posta in gioco, come detto, non sono che un migliaio di voti.

E a coloro che hanno preannunciato candidature "tutte motivate con il bisogno di offrire un'alternativa", viene chiesto di dare prova di generosità nei confronti del Giglio : qualcuno faccia un passo indietro per appoggiare il candidato in grado di meglio rappresentare i punti programmatici comuni.

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12 Marzo 2004 - Stefano Mibelli

Cortese Redazione,
rompiamo la nostra consueta moderazione e riluttanza a scrivere, per rispondere alle farneticanti sciocchezze scritte nella vostra rubrica, che solo per i contenuti non meriterebbero la giusta considerazione. Ma gli scellerati sproloqui hanno stavolta oltrepassato il livello di guardia di fronte ad un problema di importanza vitale: la salute pubblica. Apprendiamo dai quotidiani e dalle rubriche di GiglioNews, in modo palesemente asfissiante, per i ridondanti interventi del signor Modesti, forse in cerca di popolarità, l'ennesima uscita della Confraternita e ci domandiamo se i comportamenti giornalistici e politicizzati di questa organizzazione sono condivisi dagli altri membri del direttivo. Appunto, i componenti del Consiglio Direttivo della Confraternita: la gente sa chi sono costoro? come vengono eletti? da chi vengono eletti? che cosa fanno? Il signor Modesti, anche se conserva la carica di Presidente-protempore, non sappiamo quando e come è stato eletto, quando è stato rieletto e ancora ri-ri-rieletto. Forse si arroga il diritto di essere Presidente a vita oppure si decidono le cariche sulla base di libere e democratiche elezioni fra gli aventi diritto dell'associazione? Alcuni Consiglieri del Direttivo da tempo si rammaricano perché non vengono mai chiamati a deliberare o a conoscere e controllare le azioni dell'organizzazione, in pratica a svolgere il proprio ruolo. Detto questo ci soffermeremo in particolare su una sua frase: ",…è nella mia cultura il fatto che chi amministra la cosa pubblica deve rendere pubblica ogni sua azione di governo poiché a mio avviso incide sempre in positivo o negativo nei confronti del popolo amministrato; pertanto sarebbe opportuno mettere a conoscenza ……"
Noi riteniamo corretto asserire che è dovere (e diritto) del Governo Locale mostrare ogni sua azione alla comunità che amministra. Ma consideriamo ancora più imprescindibile e corretto che un'organizzazione privata come la Confraternita, percepente i finanziamenti pubblici, mostri ai propri associati ed alla comunità intera il rendiconto non solo pratico ma anche economico della gestione dei fondi pubblici (per scendere sul piano pratico si devono spiegare da dove vengono presi i soldi ed in quale maniera vengono spesi!!!). Così operano diligentemente le organizzazioni del volontariato gigliesi come la Pro-Loco, i tre Comitati di frazione, il Corpo Bandistico, il Coro, ecc. alle quali va un grato riconoscimento dell'Amministrazione Comunale. Non si preoccupi, il Presidente della Confraternita di Misericordia, delle azioni della Amministrazione Comunale che ben ha fatto nel campo della sanità ma, con quella chiarezza che dovrebbe contraddistinguere il suo operato, si ponga il problema di rendicontare alla gente come vengono spesi i fondi pubblici della gestione. Per concludere, riteniamo non meritevole intervenire sui pettegolezzi giornalistici riportatati nelle note di GiglioNews in merito all'ambulatorio di Giglio Porto. Il Centro Medico Ambulatoriale di Giglio Porto è (sarà) una realtà voluta dall'Amministrazione Comunale, condivisa e concordata con la Direzione della ASL di Grosseto, che presto si concretizzerà a vantaggio della popolazione e dei turisti così come si è realizzata, nonostante le difficoltà incontrate nel percorso, la piazzola dell'elisoccorso, soluzione al più generale e gravoso problema dell'emergenza/urgenza sanitaria. Se anche in questo caso Modesti volesse accaparrarsi dei meriti, faccia pure. A noi rimane la soddisfazione di avere fatto qualcosa di buono per la comunità e ovviamente anche per le nostre famiglie.

L'Assessore alla Sanità
Stefano Mibelli

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08 Marzo 2004 - Giuseppe Modesti

AMBULATORIO DI GIGLIO PORTO

Qualche giorno fa mi ha chiamato il Direttore Generale della A.S.L. 9, Dott. Giuseppe Ricci, per comunicarmi che finalmente il Comune di Isola del Giglio, in un recente incontro avuto con il Sindaco Landini e l’Assessore Mibelli, aveva messo a disposizione della A.S.L. 9, mediante comodato gratuito, l’Ambulatorio di Giglio Porto. La notizia poi è apparsa anche sul quotidiano La Nazione. Tale telefonata, non del tutto casuale, era finalizzata a sapere se la Confraternita fosse ancora disposta a mantenere gli impegni presi a suo tempo. Dietro queste poche righe di introduzione c’è invece una lunga storia fatta di negligenze ed altro. Fermo restando che, come più volte scritto, è nella mia cultura il fatto che che chi amministra la cosa pubblica deve rendere pubblica ogni sua azione di governo poiché a mio avviso incide sempre in positivo o negativo nei confronti del popolo amministrato; pertanto sarebbe opportuno mettere a conoscenza, come già detto, il perché di certi comportamenti affinché gli stessi elettori potranno essere in grado di giudicare e comportarsi di conseguenza.
La storia dell’ambulatorio di Giglio Porto:
l’ambulatorio così chiamato della Cassa Marittima (forse ai più giovani potrebbe sfuggire il significato di tale denominazione, ma i meno giovani sanno benissimo perché lo chiamavano in quel modo) fu acquistato ed attrezzato con i soldi dei versamenti previdenziali dei marittimi, soldi guadagnati alle botte del mare, lontani anche per anni dalle proprie famiglie con sacrifici che oggi forse in pochi riescono a capire. Nel Settembre dell’anno 2000 venne messo in vendita, nonostante le varie pressioni di cittadini e dei consiglieri di minoranza. La Giunta Landini negò addirittura l’esistenza di tale notizia. A seguito poi di ulteriori pressioni, finalmente ricredendosi, l’Amministrazione Comunale, pur arrivando all’ultimo minuto, riuscì a partecipare all’asta pubblica ed essendo poi risultata come unica partecipante le fu aggiudicato l'ambulatorio. Proprio per tale negligenza si dovette pagare una cifra molto superiore a quella fissata inizialmente. Tutto questo succedeva nel 2001; da allora, come tutti hanno visto e possono vedere, tali locali sono rimasti come allora anzi direi proprio peggiorati e pensare che in quei locali si curano i cittadini tutti, Gigliesi e non. Solo grazie ad un energico intervento del Direttore Generale della A.S.L. Dott Ricci che, nell’Aprile del 2003 in una riunione tenutasi nella stanza del Sindaco presenti il Sindaco, altri componenti della Giunta Comunale, qualche consigliere personale del Sindaco, lo staff del Direttore Generale, il sottoscritto in qualità di Presidente della Confraternita, riuscì a smuovere le coscienze degli amministratori si poté firmare un protocollo d’intesa finalizzato alla nascita di un poliambulatorio multifunzionale, con i seguenti ruoli ed impegni. Il Comune doveva mettere a disposizione della A.S.L. i locali, i tecnici della A.S.L. realizzare la progettazione e la Confraternita realizzare tale progetto con i propri fondi. A seguito di tale riunione ripeto 16 Aprile 2003 e nonostante svariati solleciti fatti dal sottoscritto e dagli uffici della A.S.L., (ed il Segretario Generale Dott. Cucinotta ne è testimone), finalmente alla fine di Gennaio 2004 i solerti amministratori Sindaco Landini ed assessore Mibelli, in una riunione tenutasi a Grosseto presso il Direttore Generale Dott. Ricci, decidono di mantenere la promessa sottoscritta mettendo così i locali a disposizione della A.S.L.; dimenticandosi stranamente di invitare o comunque comunicare ciò a chi dovrebbe fare la parte da Leone sborsando i quattrini, anche perché penso che avere a disposizione circa 50.000 € per la ristrutturazione non sia cosa semplice. Tirando le conclusioni c’è da fare solo una considerazione, se i nostri amministratori per scrivere una delibera di Giunta hanno impiegato quasi un anno, per eseguire il progetto, farlo approvare dai vari enti interessati, trovare i soldi, effettuare i lavori, arredarlo ecc. quanto tempo ancora occorrerà perché i cittadini gigliesi abbiano a disposizione, come tutti i cittadini di questa Italia, un sacro santo ambulatorio in grado di assicurarne una sanità al passo con i tempi che sia degna di questo paese? Con la speranza che in tutti nella considerazione dei fatti avvenga quella presa di coscienza, per una partecipazione più attiva ed un maggiore interessamento a quelli che sono i problemi di tutti. Il Mondo, l’Italia stessa vanno avanti velocemente e non possiamo più permetterci di viaggiare con una marcia inferiore.

Modesti Giuseppe

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03 Marzo 2004 - Attilio Brothel

IMPIANTO DI FRANTUMAZIONE DEGLI INERTI - DA REALIZZARE SUBITO:

Avuta notizia dell'incontro tra il Signor Prefetto ed i rappersentanti della Confartigianato di Grosseto in merito alla ricerca di una soluzione sul "problema degli inerti al Giglio" apparso nella cronaca del 2 marzo scorso, intendiamo manifestare la nostra solidarietà , che è poi quella della gente del Giglio , ai rappresentanti della Confartigianato ed alle imprese locali su un problema serio , che è sotto gli occhi di tutti e che genera forti malumori e critiche - a nostro avviso - fondate e giustificate.
Ciò detto preme ribadire che la tutela dell'ambiente sarà impegno prioritario della Lista Civica che si va costituendo e che punta ad una politica di sensibilizzazione e di crescita sulle tematiche ambientali in stretto rapporto di collaborazione con Enti, Istituzioni e Associazioni del territorio.
La discarica delle "Porte" da riconvertire in "isola ecologica", l'impianto di frantumazione di inerti, la tutela delle coste e degli arenili : su questi temi la coalizione sarà impegnata a realizzare una seria ed attenta politica che sappia coniugare la salvaguardia dell'ambiente e della salute pubblica con le ragioni e le esigenze di uno sviluppo sostenibile del territorio.
La conversione della ex Discarica Le Porte mediante la realizzazione di una "Isola ecologica" in piena sintonia con le disposizioni di legge e in base alla normativa regionale e provinciale, è impegno primario da attuare al più presto.
In questo quadro saranno necessariamente riconsiderate subito le decisioni e le scelte intorno alla localizzazione e realizzazione di un impianto per la frantumazione degli inerti. Ciò, naturalmente, in linea con la politica di salvaguardia della salute pubblica , di tutela dell'ambiente e del contenimento degli attuali elevatissimi costi dei trasporti marittimi degli stessi inerti che gravano, in definitiva, sui cittadini, per risolvere un serio e annoso problema che affligge le imprese del settore edilizio e non solo.
L'attuale amministrazione non sembra aver recepito le esigenze ( che sono di tutta evidenza) di interesse generale che una simile iniziativa , se realizzata , può generare con riflessi positivi in termini di creazione di nuovi posti di lavoro , per le imprese edili che non saranno più costrette ad operare con rischi elevati derivanti da sanzioni pecuniarie ed anche di natura penale e, per i cittadini i quali, in definitiva , non dovranno più sopportare i costi rilevantissimi (dei trasporti marittimi), evitando il protrarsi di una situazione estremamente negativa ed insoddisfacente , tanto più che l'opera al Comune non costa proprio nulla.
Certamente è di tutta evidenza la posizione assurda e incomprensibile degli amministratori comunali che non hanno consentito la realizzazione di tale impianto e che, per di più, non risulta aver mai fornito motivazioni fondate tali da giustificare tale comportamento che è lontano dalle aspettative delle imprese e dei cittadini che, come sempre, sono gli unici a pagare.
Per tutte queste ragioni, possiamo assicurare i cittadini, le imprese edili, la Confartigianato di Grosseto che se le consultazioni amministrative del prossimo giugno andranno nel senso da noi auspicato , l'impianto di frantumazione degli inerti , con un pò di buona volontà, sarà realizzato all'Isola del Giglio nel pieno rispetto della normativa vigente, sentite le istituzioni interessate, nell'esclusivo interesse pubblico.

ATTILIO BROTHEL

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23 Febbraio 2004 - Stefano Feri

Spettabile redazione di Giglionews,
Inizio facendovi i miei complimenti per la realizzazione del sito, visto che è la prima volta che intervengo. Vi scrivo in merito alle prossime elezioni amministrative; ho letto con interesse gli articoli pubblicati fino ad ora, sia quelli su Internet che quelli di giornale, il tutto arricchito dall' osservazione della vita quotidiana sull' isola. E' ora iniziato il periodo pre-elettorale in cui tutti cercano di accreditarsi i meriti dei progetti andati a buon fine o cercano di dare la colpa agli avversari politici per quelli falliti; dove nel ruolo di accusatore si scambiano di volta in volta maggioranza ed opposizione. Casualmente vediamo aprirsi dei cantieri proprio in tempo utile per le elezioni ed allora cosa dobbiamo pensare? I commenti della gente si dividono in genere in pro-totali e contro-totali: I favorevoli dicono che l' Amministrazione ha sempre lavorato duro per entrambe i mandati (9 anni in tutto fino ad ora se non sbaglio) e propio ora riesce a concretizzare qualche cosa per tutta una serie di motivi tra cui prevale il boicottaggio politico da parte dell' opposizione. I contrari dicono che si è fatto poco o nulla e quel poco si è portato a termine per avere una possibilità ulteriore di ricandidarsi. Penso che la verità sia una via di mezzo tra le due posizioni: l' Amminiztrazione ha effetivamente svolto quello che riteneva necessario svolgere, tanto che ascoltandone qualche rappresentante possiamo effettivamente riscontrare un senso di piena soddisfazione nelle sue parole, ma la sensazione che rimane è quella che si poteva e doveva fare di più. D' altro canto l' opposizione è stata talvolta molto e troppo dura nella cosiddetta "guerra degli atti" , anche se abbiamo tutti capito che una Amministrazione ha tutti gli strumenti e le professionalità per poter portare avanti le proprie idee senza troppi intralci.

Per "fare di più" intendo argomenti importanti come:

1. la realizzazione del Piano Strutturale che doveva essere già definito da molto tempo e per il quale non si sa ancora nulla se non che si sono già spese diverse decine di milioni delle vecchie lire; teniamo anche in considerazione che essendo il vero strumento che decide il futuro dell' isola, alla sua stesura doveva prendere parte in modo più importante tutta la popolazione, anzichè vederlo una volta terminato.
2. la gestione dei rifiuti intesa come situazione della discarica, stato di pulizia dei tre paesi e dell' isola in generale, raccolta differenziata.
3. gestione degli inerti provenienti da lavori edili, CALCINACCI per farla breve.
4. cimiteri di Porto e Castello, dovevano essere ampliati e messi a norma, ma attualmente risulta tutto fermo.
5. rete fognaria in cui in alcune località siamo al collasso e situazione del depuratore di Castello.
6. PIP, realizzazione della zona industriale artigianale in cui ogni persona potrebbe esercitare la propria professione artigianale in un contesto di legittimità, sicurezza e comodità.
7. Parco, nessuno ne ha più saputo nulla, ma ultimamente è stato varato un "Piano del Parco" che gestisce il territorio all' interno dello stesso ed alla stesura del quale non so se la nostra Amministrazione abbia partecipato. Per la cronaca, invito tutti a cercarne informazioni su Internet ed invito anche voi di giglionews a farne vostra la diffusione perchè è uno strumento importantissimo che possiamo immaginare come l' equivalente del Piano Regolatore relativamente però alla zona parco, per cui sarebbe interessante sapere se prevede dei vincoli ferrei o meno (sono tutti documenti scaricabili da Internet o ricavabili dall' Ente Parco).
8. Traffico auto estivo: tutti aspettiamo la realizzazione del Porto II che toglierà il caos dal Porto I e lo trasferirà dalle parti della Gabbianara, ma nel frattempo si potrebbe anche gestirlo meglio,penso, anche perchè ci ricordiamo tutti, 5 anni fa, che la costruzione del Porto II sarebbe stata imminente, ma ad oggi non se ne sa ancora nulla. "Inizieremo ad allungare un molo del Porto I" ci sembra di aver sentito, ma il progetto intero e finale quando sarà terminato?
9.e 10. Campese e Castello praticamente caduti nel dimenticatoio.
11. Giglio d' estate: gestione efficace dei flussi turistici con aumento della qualità e della diversificazione dei servizi, pressochè inesistente
12. Giglio d' inverno: problematiche relative alla popolazione residente, servizi permantenti, spopolamento etc.
13. Nave nuova, no comment.

e qui mi fermo senza allungare la lista con problemi giudiziari pendenti e problemi di carattere più tecnico.

Penso che sia giusto cambiare Amministrazione per dare la possibilità ad altre persone, con nuove energie, nuove e diverse capacità di rimpiazzare chi fino ad ora si è adoperato, in modo da garantire un impegno sempre costante verso il Giglio ed i gigliesi. Voltare pagina dopo questi nove anni passati tra mille diversi problemi vorrebbe dire poter guardare i prossimi cinque con la speranza; e con il distacco necessario per poter intervenire là dove ormai ci sono problemi incancreniti, diventati apparentemente irrisolvibili perchè affrontati sempre dalle stesse persone, nello stesso modo.

Al di là di 1000 parole valgono i fatti, per cui chi vive al Giglio sà; sà cosa si è fatto o meno, sà cosa manca oppure no, per cui la lista delle cose fatte che viene presentata al momento delle elezioni conta e non conta.

Il requisito più importante di questa nuova Amministrazione dovrà essere l' impegno totale del Sindaco e di un suo Vice che si alterneranno per non lasciare mai scoperto il ruolo, perchè tutti ormai abbiamo capito che non è più possibile fare il Sindaco se non a tempo pieno; le necessità sono sempre maggiori, i problemi e i pericoli anche, per cui tutti dobbiamo poter dormire tranquilli pensando che chi si è proposto di guidarci è sempre lì, attento. Questa persona dovrà aver vissuto fino ad ora al Giglio perchè solo chi ha scelto di viverci riesce a cogliere profondamente ogni sfaccettatura di ogni singola gioia o problema, visto che comunque ci vive ogni giorno, indipendenntemente se è Sindaco, Consilgere, Assessore o Semplice Cittadino.

Una Amministrazione che parte con questa voglia ha intenzione di riposizionare il Comune al centro della vita di tutti, porlo a servizio della popolazione in modo funzionale e farlo essere protagonista delle decisioni che si prendono sul proprio territorio per poi applicare il programma che si è posta, che segue chiaramente il senso di questo intervento, nonchè i problemi elencati, ma che sarà oggetto di un prossimo articolo. Per concludere, tengo a precisare il mio rispetto per tutte le persone coinvolte nella Amministrazione Comunale attuale e sottolineo che la mia è una critica costruttiva alla gestione della vita gigliese, visto che vivo sull' isola e che ho deciso di candidarmi nella lista Civica in cui appare Attilio Brothel candidato Sindaco, per cui colgo l' occasione per fare gli "imbocca al lupo" a tutti i coinvolti nelle prossime Amministrative consigliando a tutti di carpire l' interesse della gente per ciò che si propone o per la capacità di individuazione e risoluzione dei problemi e non attraverso i soliti metodi di basso stile che creano sempre tentazione.

Stefano Feri

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22 Febbraio 2004 - Guido Cossu

Il Circolo della Margherita di Isola del Giglio sta lavorando a pieno ritmo per la formazione di una lista da presentare alle prossime Amministrative.
Dopo una serie di incontri tenutisi con tutte le forze politiche isolane e vista la vicinanza di vedute su gran parte dei punti programmatici, abbiamo raggiunto un accordo di massima con i D.S. gigliesi. L’unione di queste due forze porterà alla formazione di una lista che, comunque, sarà una Lista Civica aperta a tutti coloro che hanno a cuore il futuro dell’Isola del Giglio.
Sono in ballottaggio per la candidatura a Sindaco:
Attilio Brothel, ex funzionario del Comune di Isola del Giglio, proposto dai D.S.;
Guido Cossu, presidente del locale Circolo della Margherita.
Qualunque sarà la scelta definitiva entrambi si impegneranno, assieme agli altri candidati consiglieri, per una rinascita sociale e culturale dell’isola per troppo tempo abbandonata dalla latitanza dell’attuale amministrazione

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17 Febbraio 2004 - Armando chiaffino

A pochi mesi dalla prossima scadenza elettorale, ritengo doveroso sottoporre le seguenti considerazioni a tutti coloro i quali sono in qualche modo interessati al buon andamento del governo dell’Isola del Giglio. L’aspetto che prenderò quasi esclusivamente in considerazione sarà l’economia turistica, essendo, allo stato attuale dei fatti, la principale fonte di lavoro e di reddito per gli isolani. Al fine di rendere più chiari i concetti, prima di affrontare problematiche gigliesi è opportuno richiamare alcune fondamentali, anche se ovvie, definizioni.
L’economia è, in generale, la scienza che studia lo scambio di merci e servizi. Concetto fondamentale di tale scienza è il PREZZO. Per “prezzo” si intende di norma il valore, espresso in denaro, di una cosa o di un servizio, cioè il denaro occorrente per acquistare una determinata cosa o compensare un determinato servizio.
La peculiarità delle attività turistiche, che ogni saggio amministratore dovrebbe sempre aver presente, è che in questa particolare branca dell’economia vige il “prezzo d’affezione”, più alto del reale valore della cosa o dei servizi prestati, commisurato invece alla gratificazione psicologica, all’affezione, all’ interesse di chi compra (il turista).
La differenza di prezzo, cioè il plus-valore fra il prezzo reale e il prezzo d’affezione, è dato da quello che negli studi di settore è definito il parametro QA, cioè la Qualità Ambientale in tutte le sue possibili accezioni (paesaggio, tranquillità, pulizia, contesto sociale ecc.).
L’economia turistica risulta da un delicato gioco di equilibri fra la componente del valore aggiunto QA, cioè della qualità dell’ambiente, e la componente del valore reale BS (cioè fornitura di Beni e Servizi). Queste due componenti, non necessariamente in contrasto fra di loro, sono state in realtà inversamente proporzionali durante lo sviluppo della maggior parte dei luoghi di villeggiatura, cioè il miglioramento della fornitura di beni e servizi è stata spesso ottenuta a prezzo di una riduzione delle bellezze naturali (nel caso di Giglio Porto l’acquisizione di spazi portuali idonei all’attracco dei traghetti e per le manovre di imbarco-sbarco di automezzi e di altri mezzi meccanici ha comportato il dover sacrificare, nell’arco degli ultimi cinquant’anni, una componente paesaggistica di enorme rilievo, l’arcuata spiaggia antistante le case del porto, con sabbia dorata a media granulometria, che non trovava paragone sulla costa italiana della terraferma dalla Liguria alla Calabria). Purtroppo ho la convinzione che nelle recenti e prossime scelte amministrative si corra il rischio di non dover attentamente valutare e tutelare il nostro patrimonio ambientale e i privilegi che per tutti ne conseguono. Una persona forestiera ebbe tempo fa a commentare: “Molti Gigliesi godono di privilegi economici assolutamente non commisurati alle proprie capacità individuali. Possono permettersi tale tenore di vita solo grazie all’ambiente in cui hanno avuto la fortuna di nascere. Ciò nonostante non passa giorno che non fanno qualcosa per rovinare ciò che costituisce la fonte del loro benessere”. Lo stesso concetto veniva autorevolmente sostenuto in un memorabile articolo a tutta pagina pubblicato sulla Nazione del 18 maggio 1975 e intitolato “Un Giglio sfiorito” dal compianto Mauro Mancini, che nell’occasione si scagliò contro la costruzione del residence delle Cannelle e contro i lavori per rendere transitabile agli automezzi l’antica mulattiera Porto-Monticello. A quasi trent’anni di distanza è veramente deprimente constatare non solo quanto si è continuato a sbagliare, ma quanto ci si ostini a perseverare nell’errore. Si legge su siti Internet di argomento locale di “sognatori” che volevano un porto turistico alla Torricella con opere a terra e tutto ciò che avrebbe comportato per la spiaggia delle Caldane; si assiste, addirittura a livello istituzionale, a progetti di allargamento dell’attuale porto con cementificazione fino alla Gabbianara. Al di là delle assurdità tecniche legate a tale proposta (che lascio rilevare ad altre persone più esperte in materia), non capisco come non si possa provare sconcerto solo ad ipotizzare la scomparsa della spiaggetta del Demo’s, dell’isoletta, dello Scalettino, della costiera della Ficaiaccia e del Lazzaretto, che costituiscono il primo incantevole biglietto da visita dell’isola per chi arriva con il traghetto; come non si possa provare avvilimento solo a pensare alla scomparsa dello scoglio della Gabbianara, simbolo, per ogni Gigliese, di una sacralità sovrapponibile solo a quello che rappresentano i faraglioni di Capri o gli scogli di Acitrezza del romanzo verghiano dei Malavoglia. In una lettera del 1947 (quindi in epoca pre-turistica) scritta dall’architetto ravennate Enrico Galassi, restauratore e primo proprietario della torre del Lazzaretto ed indirizzata a Rum Armando e Paolino, si auspicava di non continuare a devastare, con i lavori di una cava di granito, la scogliera della Ficaiaccia. Per il suo tono accorato in difesa del paesaggio, la lettera potrebbe essere stata scritta 50 anni dopo dall’architetto Bruno Begnotti. Evidentemente persone con giusta capacità di analisi sono esistite in tutte le epoche. Altre persone invece non riescono ancora oggi a capire come la realizzazione di un porto alla Gabbianara potrebbe comportare gravi conseguenze per l’economia turistica (la storiella dei cento posti di lavoro me la sono già sentita raccontare agli inizi degli anni ’70 quando mi opponevo alla costruzione dell’allora cosiddetto “complesso turistico-alberghiero” della Marina del Giglio al Campese). I danni all’economia turistica si avrebbero ovviamente sia per il danneggiamento del parametro QA (bene ambientale) sia per quello BS, ovvero per il possibile collasso della fornitura dei servizi. Preme ricordare agli eventuali contestatori di queste affermazioni che il Comune di isola del Giglio non dispone ancora, come invece dispone la maggior parte dei Comuni italiani, di una zona artigianale (PIP) dove, per esempio, organizzare il rimessaggio barche; che siamo penultimi in provincia di Grosseto (che è ultima in Toscana) per la raccolta differenziata dei rifiuti.
La mancanza di capacità di analisi ha raggiunto al Giglio, in termini drammatici, il suo apice con l’opposizione all’istituzione del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. La legge 394 istitutrice del Parco conteneva infatti tutti i requisiti per tutelare il parametro QA (qualità ambientale). Tale legge, se non fosse esistita, sarebbe dovuta essere invece auspicata dai Gigliesi che, se fossero stati veramente consapevoli degli enormi privilegi legati al valore aggiunto del parametro QA sulla loro economia e sulla loro qualità della vita, avrebbero dovuto invocare la pena di morte per un forestiero che avesse colto in zona parco un ramo di rosmarino o staccato una lampada dagli scogli (scherzo sulla pena di morte, non sul concetto).
Si disse invece che la legge 394 era contro gli interessi degli isolani e si sprecarono enormi quantità di pubblico denaro in inutili e farneticanti ricorsi amministrativi. Si disse che tale legge era anticostituzionale perché espropriava le popolazioni locali dei loro poteri. Ma il tempo, che è galantuomo, dimostrò poi che era anticostituzionale ma a favore degli isolani ( vedi la vicenda di quando si autorizzarono, ai sensi della suddetta legge, le sole scuole sub di Capraia a fare immersioni in zona Parco e le conseguenti proteste delle scuole sub forestiere della terraferma).
Sarebbe stato opportuno che l’amministrazione comunale avesse gestito con spirito di collaborazione l’applicazione della normativa e la conseguente stesura del regolamento del Parco, garantendo ai cittadini residenti ed alle colture tradizionali tutte le agevolazioni espressamente previste dalla legge stessa, cercando di limitare al massimo, e solo per i residenti, i pochi e marginali sacrifici. Per tutti questi motivi, nei limiti in cui i miei sempre maggiori impegni professionali me lo consentiranno, ritengo doveroso ipotizzare nuovamente un mio impegno amministrativo, magari solo a livello di consigliere comunale, in una compagine che concordi su questi principali temi di fondo e che preveda, come punto qualificante del proprio programma, la realizzazione del PIP (piano insediamenti produttivi), seguendo una logica già da me sostenuta nel mio precedente mandato amministrativo e di cui sono oggi più che mai convinto, che sia ispirata ad un serio lavoro di “razionalizzazione dell’esistente”.

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