Non capita tutti i giorni di dover dare una notizia del genere. La diamo con piacere attraverso le parole che Don Michele ci ha inviato. Non possiamo far altro che associarci alla gioia della famiglia ed augurare, credendoci interpreti della volontà di tutta la popolazione gigliese, a Fra Giuseppe Maria il miglior cammino lungo la strada che ha deciso di intraprendere.
"Forse al lettore meno pratico di argomenti “religiosi” questo titolo apparirà un po' troppo altisonante, ma vi assicuro che invece ha in sé tutta la carica di cui è foriero.
Sabato 2 ottobre alle ore 17,00 presso il convento dei Frati Minori di S.Romano (PI),
un figlio della nostra bella isola emetterà la professione perpetua…ovvero sarà frate per sempre!
Questo è un evento che coinvolge tutta la Santa Chiesa, perché si arricchisce di una vita totalmente dedicata al servizio del Vangelo e dei fratelli.
Fra Giuseppe Maria (al secolo Marcello Modesti) diventa così un “segno” per tutti, e in modo particolare per noi isolani, perché alla luce dell'insegnamento di Gesù sarà uno strumento della divina provvidenza, un modo, per dirlo con le parole dell'Apocalisse, “di vedere nuove tutte le cose”.
Un ragazzo sano, intelligente, bello, con “buonissime” aspettative per il futuro che sceglie di lasciare “tutto” per vivere la libertà che solo il vangelo può dare, deve dirci per forza qualcosa!
Ci impone di fermarci un attimo e fare il punto della nostra esistenza, ci interroga sui nostri obbiettivi, denunzia il grigiore di tante vite (permettetemi di dirlo…) spese alla rincorsa del possedere più che dell'essere, del godere più che dell'amare, del guardare sempre in terra senza mai fissare il cielo…
Termini come povertà, castità, obbedienza, oggi come oggi suonano come antiquati, desueti, deboli, ma siamo onesti, per costruire una vita su questi tre “pilastri” ci vuole coraggio, tanto tanto coraggio!
Un coraggio che si trova solo con Gesù, solo fidandosi di Gesù, tenendo sempre lo sguardo fisso su di Lui…lo fece S. Francesco allora e lo ripete Fra Giuseppe Maria oggi, per ricordarci solamente che una vita eroica, originale, che va controcorrente (che poi è la vita di ogni cristiano “serio” )la si può trovare solamente nel Vangelo e nutrendoci dal seno della Santa Chiesa.
Allora onoriamoci di questo dono del cielo, vantiamoci del fatto che il Giglio non “sforna” solo bravi affaristi o validi operatori turistici, ma sa ancora dimostrare di possedere una comunità cristiana, che pur nella sua esiguità, dona volentieri un figlio alla Chiesa e dunque al mondo intero!
Abbiamo pregato spesso per questo nostro fratello e pregheremo ancora per lui e perché qualcun altro, pur in mezzo a tanta “confusione” e “distrazione” possa intraprendere una strada di speciale consacrazione…impossibile?
La risposta ce la darà il Signore e il cuore di qualche “coraggioso”, altro non aggiungo se non
AUGURI FRA “PACCHERETTO”!!!
Don Michele" |