Riceviamo da un nostro lettore che ha espressamente richiesto di restare anonimo questa replica all'intervento del Rappresentante dei D.S. Stefano Feri da noi pubblicato qualche giorno fa:
"Dall’analisi del voto prodotta dall’Assessore Stefano Feri, in qualità di rappresentante dei DS gigliesi, traggo liberamente spunto, e molto modestamente provo a portare alcune riflessioni personali frutto della mia esperienza grossetana, e del più recente interesse per la politica Regionale Toscana. Ammesso che le Elezioni Regionali hanno raggiunto oggi un connotato a sé stante, che le contraddistingue chiaramente sia dalle elezioni Politiche, sia dalle Amministrative così come le abbiamo conosciute fin’ora, bisogna comunque riconoscere che la politica nazionale le influenza e non poco (è successo oggi come accadde cinque anni fa), anche e soprattutto a causa della vicinanza alla fine dei cinque anni di Legislatura delle due Camere: sicuramente se fossero poste ad una scadenza più intermedia, risentirebbero molto meno della Campagna Elettorale Nazionale, e forse potremmo meglio apprezzare e conoscere quanto i nostri aspiranti Governatori Locali hanno da dirci. Lo stesso Assessore Feri, nel suo intervento, non fa il minimo accenno alla campagna elettorale svolta da Antichi e Martini, che è stata assolutamente inesistente, vuota (o svuotata che dir si voglia) di contenuto, invisibile sui media Nazionali e Regionali, tanto da dover fare riflettere sul presunto strapotere mediatico del Centrodestra Italiano. La sconfitta di Antichi in Toscana era comunque ampiamente preventivata, così come è facile concordare sul fatto che le sue capacità di amministrare una Regione sono, ad oggi, di scarsa rilevanza (come conferma il dato elettorale di Grosseto Città). Ciò che mi permetto di contestare all’analisi dell’Assessore Feri riguarda l’affermazione secondo cui, cito testualmente, “probabilmente la sensazione del “fare tanto”, senza voler togliere troppi meriti, è per molta parte solo una sensazione”.
Tale affermazione assomiglia molto alla piccola rivalsa di una Sinistra livorosa, che in Maremma ha dovuto tacere per quasi un decennio, schiacciata dal peso di un Sindaco che non soltanto l’ha umiliata sul campo, facendo in poco tempo ciò che altri non hanno saputo o voluto fare per oltre cinquanta anni, ma soprattutto ha fatto ciò che ogni buon Amministratore dovrebbe mettere in cima alla lista delle proprie priorità: il Sindaco Antichi ha avuto il coraggio di fare delle scelte, nette, precise, risolute, andando spesso molto più a Sinistra della Sinistra stessa, rischiando sul proprio consenso personale, e provando a trascinare un’intera provincia fuori da un ghetto in cui è stata costretta giocoforza da decisioni prese in altre sedi. Parlo di ghetto, e sicuramente esagero un po’ ma sono sicuro che mi perdonerete, per la sensazione che ho provato in passato di essere emarginato e chiuso, ogniqualvolta mi accingevo a percorre una Senese assassina che nessuno ha mai voluto sistemare, o quando percorro la “splendida” strada che ci collega alla Capitale d’Italia; ripenso a quando arrivai a Grosseto (primi anni ’80) ed ai lampioni non c’erano ancora le lampadine al neon, e l’unico avvenimento importante era la Festa dell’Unità… Ricompongo il puzzle e mi vado a guardare l’operato delle Giunte Regionali negli ultimi anni, e scopro un’amministrazione “Semaforo”, che scrive nelle sue leggi cosa si può fare e cosa non si può fare, e per il resto si limita a delegare i Comuni a loro piacimento, sobbarcando tra l’altro quelli più piccoli ad una mole di lavoro alla quale non sono preparati: zero iniziative economiche, zero impulsi all’economia stessa, zero prospettive di crescita se non vivi a Firenze, Siena, Livorno o Pisa, zero indirizzi politici, tranne l’imperativo di smontare i provvedimenti governativi quando vengono da Destra, alla faccia di un Martini Presidente di tutti…… O’ beninteso, tutto lecito e regolare, soprattutto se premiato in maniera così eclatante dall’elettorato; ma per uno come me, che ha imparato ad apprezzare il potere rigenerante dell'alternanza in Democrazia, ogni vittoria della Sinistra in Toscana rappresenta un’occasione persa, specialmente ripensando alla totale assenza di Provincia e Regione sulla nostra Isola. E sinceramente non mi va più tanto neanche di sperare in un cambio di rotta nei nostri confronti, anche se resta vivo l’augurio di sbagliarmi. Per concludere una provocazione: le ultime due tornate Amministrative (Provinciali ’04 – Regionali ’05) hanno visto un solo rappresentante Gigliese nelle Liste: come a dire, rimbocchiamoci le maniche, sia a destra sia a sinistra, perché non abbiamo una classe politica all’altezza."
(Lettera firmata)
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