Leggo sulla Nazione, con qualche ritardo, l'articolo “GIGLIO – parla il Sen.Mugnai – Isole minori va in discussione la nuova legge”.
Il 12 luglio scorso la Camera di Commercio di Grosseto, in collaborazione con quella di Livorno, organizzò con puntualità ed intelligenza, un seminario per analizzare i possibili effetti del d.d.l. approvato dalla 13^ Commissione del Senato e dalla stessa licenziato all'aula “interventi per lo sviluppo delle isole minori”. Io fui uno dei relatori. Molti di quelli che avrebbero dovuto esserci non c'erano. Ma alcuni si. E c'era ovviamente il Senatore Mugnai che ho conosciuto per la prima volta e che ha destato in me sentimenti di stima per la sua dedizione di rappresentante della Maremma nella Camera Alta e per l'attenzione alle isole in specie del Giglio. Difese naturalmente la proposta di legge di cui è cofirmatario, ma non contestò alcuna delle obiezioni che alla stessa elevavo.
Il Senatore Mugnai aveva ragione quando parlava dei principi ispiratori del disegno di legge (difendere la realtà ambientale, culturale e antropologica delle isole minori riconosciute dallo Stato come poli di sviluppo sostenibile nell'area mediterranea e quindi tutelate nella loro specificità e aiutate nei loro bisogni e del proprio divenire).
Ma aveva torto, il Sen. Mugnai, a respingere le richieste che tutti i sindaci, appartenenti e alla maggioranza e alla opposizione, espressero sia in una loro assemblea generale sia in un convegno ad hoc dell'A.N.C.I.M. (Associazione Nazionale Comuni Isole Minori) svoltosi a Ponza il 2 e 3 maggio scorso , presente il Senatore Emidio Novi (Presidente della 13^ Commissione del Senato) dal quale il d.d.l .prende il nome e presenti senatori e deputati sia della maggioranza che dell'opposizione. Il Sen. Novi è il cireneo che ha dovuto sopportare la fatica di unificare ben cinque disegni di legge: i numeri 470 – 813 – 12222 – 1446 -1450 (Il Sen. Mugnai è coofirmatario del n.813 e n.1222). Bravo mediatore il Sen.Novi: ma è sempre un mix che ne è nato. E quindi si capisce il guazzabuglio!
Il Senatore Mugnai ha le sue ragioni per plaudire alla prossima discussione in aula del Senato del disegno di legge Novi. Ed io rispetto queste ragioni. Ma a me, isolano, farebbe molto più piacere se accogliesse e sostenesse gli emendamenti che i sindaci insulari hanno proposto.
Sarebbe opportuno, per esempio, il rafforzamento dell'attuale “ accordo di programma quadro sullo sviluppo locale ” sottoscritto a suo tempo dal Presidente del Consiglio dei Ministri e dai Presidenti delle Regioni interessate ( Campania, Lazio, Puglia, Toscana , Sardegna e Sicilia) alle quali andrebbe aggiunta la Liguria ( per Palmaria) e del quale hanno usufruito tutte le isole (DUPIM-PIST).
Sarebbe opportuna la costituzione presso la Presidenza del Consiglio di un “fondo unico” in cui per confluire tutti i finanziamenti anche di leggi settoriali e che il fondo stesso fosse ripartito tra le sette Regioni che lo erogherebbero ai comuni delle isole minori in base ad efficaci impegni programmatici.
Sarebbe opportuno altresì modificare la composizione del Comitato Paritetico che , sebbene già ridotto da un emendamento, è ancora pletorico e non è per niente paritetico. Anzi!
Sarebbe opportuno un più ampio respiro comunitario Santo cielo! Non c'è spazio immagino per dire di più.
Ma il Sen. Mugnai, che stimo torno a dire, non può far finta di nulla, come sembra apparire sull'articolo della Nazione per concludere “il testo di legge, se approvato, avrà immediate ripercussioni su Giglio e Giannutri, inseriti nell'elenco speciale allegato al disegno di legge, insieme ad altre 38”.
No senatore, a parte che le isole come le abbiamo sempre considerate sempre sono 4 o 5 di più, il disegno di legge ne conta più di 70, perché aggiunge le seguenti
- Isola S. Giulio (Novara)
- Isola Madre (Verbania)
- Isola Superiore (Verbania)
- Isola Bella (Verbania)
- Isolino Virginia (Varese)
- Isola dei Cipressi (Como)
- Isola del Garda (Brescia)
- Montisola (Brescia)
- Isola Polvere (Perugina)
- Isola Maggiore (Perugina)
- Torcello (Venezia)
- Burano (Venezia)
- S. Francesco del Deserto (Venezia)
- S. Erasmo (Venezia)
- Murano (Venezia)
- Le Vignole (Venezia)
- S.Michele (Venezia)
- S.Giorgio Maggiore (Venezia)
- La Giudecca (Venezia)
- Lido (Venezia)
- S.Servolo (Venezia)
- S.Clemente (Venezia)
- Pellestrina –S.Pietro (Venezia)
Paragoniamo Isola Bella a Lampedusa, all'Isolino Virginia a Ginostra oppure Ustica all'Isola dei Cipressi?
Allora il disegno di legge da o sottrae alle isole vere?
Per un tributo a chi?
Giuseppe ULIVI
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