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Isola del Giglio - 15 Dicembre 2004

PROLOCO: LA RISPOSTA DEL COMUNE

Riceviamo dal comune il seguente articolo che di seguito pubblichiamo:

COMUNE DI ISOLA DEL GIGLIO
PROVINCIA DI GROSSETO

Prot.n. 8735
Addì ,lì 13.12.2004
Al Signor Ortelli Sergio
Capogruppo di Minoranza Consiliare

E,p.c.
Ill.mi Sigg.
Consiglieri del Direttivo
della Associazione Pro Loco di
ISOLA DEL GIGLIO

OGGETTO: Associazione Pro Loco di Isola del Giglio. Riunione dell'8 novembre u.s. – Precisazioni.

In relazione alla Sua lettera del 7 dicembre scorso, relativa all'oggetto, pubblicata integralmente su Giglionews, comunico la totale condivisione dell'iniziativa assunta dell'Ass.Feri in ordine alla riunione di cui all'oggetto, soprattutto per la particolare e difficile situazione in cui versa l'Associazione Pro Loco , con alcuni membri dimissionari e la disaffezione, in gran parte, di molti associati (albergatori, esercenti, operatori economici, ecc.) nei confronti degli organi statutari della stessa.
Aggiungo di condividere pienamente il contenuto della risposta dell'Assessore Feri che segue,
Detto questo, mi sia consentito aggiungere che quanto ad illegittimità il Consigliere Ortelli non può insegnare niente a nessuno, se è vero, come è vero, che proprio lo stesso Ortelli, già consigliere comunale in passato, ha rappresentato l'Amministrazione Comunale nell'Associazione Pro Loco in una situazione di perfetta INCOMPATIBILITÀ , in virtù di una norma del Testo Unico n.267 del 2000 e successive modifiche (art.63) che stabilisce : “Non può ricoprire la carica di sindaco, presidente della provincia, consigliere comunale , provinciale, circoscrizionale l'amministratore o il dipendente CON POTERI DI RAPPRESENTANZA O DI COORDINAMENTO di ente, istituto, azienda SOGGETTI A VIGILANZA ( che lo stesso Ortelli ammette nel terz'ultimo capoverso della nota cui si risponde), rispettivamente da parte del Comune o della Provincia o che, DAGLI STESSI RICEVA, IN VIA CONTINUATIVA, UNA SOVVENZIONE IN TUTTO O IN PARTE FACOLTATIVA, quando la parte SUPERI NELL'ANNO il 10% del totale delle entrate dell'ente”.
E' fuor di dubbio che l'Associazione Pro Loco riceva dall'Amministrazione Comunale , da diversi anni ormai, un contributo annuo di circa 15.000,00 euro che è ben superiore al “10% del totale delle entrate della Pro Loco.
Di conseguenza, non sembra ci possano essere dubbi sulla prospettata situazione di incompatibilità nella duplice veste di consigliere comunale e di componente del consiglio direttivo della Pro Loco negli anni passati.

Non credo nemmeno che la S.V. sia uno sprovveduto o, peggio ancora , ignorante nella materia dell'Amministrazione locale, ritengo al contrario, che sia persona molto preparata, competente, che conosce bene la normativa , per cui rimane difficile capire come possa essere “caduto” in una tal situazione di incompatibilità tra la carica pubblica ( consigliere comunale) e quella di componente del direttivo dell'Associazione che, francamente , è di forte disagio e di grande imbarazzo.
Del resto anche una considerazione ed una riflessione semplice ed elementare avrebbe potuto portare alla conclusione che una stessa persona con una duplice veste pubblica ( con la mano destra del consigliere concede sovvenzione, cioè i quattrini e con la sinistra, quella di componente del direttivo della Pro Loco, li prende).
Aggiungo poi che la Cassazione con apposita sentenza ha ritenuto che la Pro Loco rientra nella definizione di ente di cui parla la norma ed ha accertato l'incompatibilità a ricoprire le due cariche, proprio in relazione al previsto controllo di vigilanza.
E mi fermo qui evitando ogni commento, lasciando però ogni valutazione e riflessione alla S.V. e, per ragioni di trasparenza e correttezza, all'opinione pubblica.

IL SINDACO
ATTILIO BROTHEL

Spett.le Cons. Ortelli,
ha perfettamente ragione e quindi Le risparmio la fatica di una successiva denuncia a qualunque altro organo o ente, annullando per quanto mi riguarda la seduta in oggetto ed invitando il direttivo uscente della Proloco ad indire una nuova assemblea per l' elezione corretta;
inizio con quella che doveva essere la fine del discorso in modo che capisca meglio il senso di ciò che voglio dirLe e di quello che è avvenuto; infatti, non essendo Lei presente e non avendo prima chiesto chiarimenti a tutti gli interessati, me compreso, ha semplicemente sfruttato l' ennesima occasione per gettare “fango” su questa Amministrazione Comunale.
I fatti:
In un incontro nel mese di ottobre con il direttivo della Proloco mi è stato comunicato dal Presidente attuale e dal Segretario della stessa la volontà di dimettersi, con circa un anno e mezzo di anticipo rispetto allo scadere ufficiale dei termini.
Oltre a questo, il meccanismo elettivo della Proloco prevede che al loro posto sarebbero dovuti entrare i primi due membri non eletti nell' ultima votazione, che però non c' erano per il semplice fatto che gli unici candidati erano tutti e soli i componenti dell' attuale direttivo.
In più mi è stato fatto notare che, ormai da tempo, l' interesse di moltissimi isolani, alla Proloco è pressoché nullo, in modo particolare per molte attività di Giglio Castello.
In completo accordo con il direttivo Proloco, abbiamo deciso di convocare una assemblea generale, indetta a nome del Comune, per cercare di attrarre l' attenzione di un pubblico maggiore rispetto a quello presente nelle ultime precedenti riunioni della Proloco.
L' assemblea è stata pubblicizzata tramite i canali standard del Comune e quindi con l' affissione in moltissimi luoghi pubblici e tramite l' invio di una lettera alle varie attività commerciali.
L' ordine del giorno di quella riunione, reperibile da una di quelle lettere, includeva le dimissioni degli elementi uscenti e l' elezione dei nuovi candidati.
Per il sottoscritto poteva intervenire una persona come mille, non ero minimamente a conoscenza di chi sarebbe venuto, ne tanto meno di chi si sarebbe proposto come candidato; certamente, avendo indetto una riunione, ho cercato di stimolare al massimo le persone nell' interessarsi.
Il fatto è che sono intervenute una cinquantina di persone, compresi ben 5 (cinque) membri del direttivo Proloco, compreso il Presidente ed il Segretario, che hanno partecipato attivamente alla riunione, tra l' altro molto interessante, ed hanno preso parte anche alla votazione che c' è stata.
Il tutto si è concluso nel migliore dei modi in quanto la preoccupazione maggiore era quella di vedere abbandonare la Proloco prima del tempo da alcuni suoi dirigenti e non veder ripresentarsi nessuno, in quanto, non so se lo sa, ormai da mesi l' ufficio è chiuso e l' ente è pressoché fermo.
I garanti della regolarità e del rispetto dei canoni e della forma, per il sottoscritto, erano gli stessi membri della Proloco che hanno seguito passo passo l' evolversi degli eventi ed i quali, solo in un secondo momento, alcuni giorni dopo, mi hanno informato che forse non erano state rispettate tutte le regole.
La cosa mi ha lasciato perplesso in quanto, gli stessi che fino a poco prima hanno camminato lungo questo percorso con me, ad un certo punto hanno inteso annullare il tutto per “piccoli problemi di forma” (dei quali non si erano accorti prima?);
ho raccolto l' invito e li ho invitati a loro volta a comunicarmi per scritto ciò che intendono fare;
sa perché?
Perché per me la cosa più importante tra tutte queste belle parole è la gente . E lo spiego meglio.
E' stato chiesto l' aiuto del Comune per avere più gente interessata alla Proloco , il Comune, tramite l' assessore al turismo ha risposto immediatamente, in cooperazione e trasparenza, convocando una assemblea popolare, solo successivamente ci si è accorti che qualche cosa non andava bene e si è preteso che il Comune comunicasse alla stessa gente che quel giorno ha dedicato due ore all' assemblea, di far finta di niente, di azzerare il tutto come se niente fosse.
(esco dai fatti e deduco: E' fin troppo chiaro che l' appello al non rispetto della procedura induce a pensare che probabilmente gli esiti delle votazioni non sono piaciuti a qualcuno, che nell' ombra, si è dato da fare con il solito doppio gioco,cercando di far ripetere l' operazione ed ha trovato pronto il consigliere di opposizione di turno che invece di costruire attende le occasioni per demolire,
ma queste sono solo delle piccole deduzioni di un povero assessore di periferia).
Torniamo ai fatti:
ho preteso che il Presidente della Proloco o il direttivo o qualche suo membro scrivesse la lettera che invece ha scritto Lei, in modo da prendersi parte della responsabilità, oppure che, nei limiti della regolarità si ratificasse quanto avvenuto.
Avevamo appena concordato con due membri anziani della Proloco, di convocare una assemblea di tutti i soci nella quale si spiegava il fatto, in modo da renderlo ufficiale oppure annullarlo, ma Lei con questa interrogazione ha raso al suolo tutto.
Che dire, mi dispiace, ma come Comune e come Assessore al Turismo ho cercato solo di prodigarmi per aiutare un ente in difficoltà e se ho sbagliato l' ho fatto in totale buona fede, per cui La invito a non insinuare più tentativi di ingerenza da parte mia (ed anche questa è una diffida se Le piace di più la parola) o della Amministrazione tutta, in quanto sono completamente fuori luogo.
Oltre tutto mi devo anche sentire accusato di ingerenza con una frase da Lei scritta: “ Vogliamo pensare che ciò non rappresenti un'ingerenza calcolata o una intromissione politica nei confronti di una libera organizzazione del volontariato, bensì frutto di un errore dettato dall'inesperienza che quanto prima si vorrà riparare”
Ed ancora, citando le Sue parole : “ Diffido, nelle duplici vesti di Consigliere Comunale e Socio della Proloco , chiunque a sostituirsi ai legali e regolari organi costitutivi dell'organizzazione che è sì partecipata dall'Amministrazione Comunale (che vigila sul suo funzionamento) ma che deve vivere di propria autonomia e indipendenza.”
Questo vuol dire che Lei, in passato, è stato talmente bravo che pur rivestendo il duplice ruolo (o triplice) di Socio, Consigliere Comunale (e quindi controllore) e membro del direttivo (cioè controllato), riusciva a garantire la autonomia e l' indipendenza dell' ente.
Lei si è trovato nell' imbarazzante ruolo di vigilante e vigilato (di elargitore di contributi e di fruitore degli stessi), che al di là di ogni norma scritta, è moralmente scorretto ed inaccettabile; ed al tempo stesso pretende che gli attuali amministratori non svolgano nemmeno un ruolo di minima vigilanza.
Per finire, prendo quello che c'è di buono nelle poche righe velenose che mi ha scritto, pur ritenendo che forse , non doveva essere il Comune, il destinatario della Sua protesta.
Ribadisco in fine l' obbligo morale, ora, della Proloco ad indire al più presto una nuova assemblea per ricostituire l' ente e renderlo funzionante e, oltre ad augurarLe Buon Natale, spero che il 2004, che non Le ha riservato nemmeno una elezione fortunata, sia sostituito da un 2005 pieno di gioia e di maggiori soddisfazioni,
Cordiali saluti,

Stefano Feri


 



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