Il giorno 11 agosto scorso, alle ore 19, è stata inaugurata la mostra mineralogica permanente dell'isola del Giglio. La mostra è in gran parte formata da campioni di minerali dell'isola facenti parte della collezione privata del prof: Alessandro Fei di Firenze, generosamente donata al Comune.
Due importanti musei di Firenze e di Livorno erano interessati alla donazione, ma il professor Fei, frequentatore del Giglio fin da bambino, ha preferito che i minerali “tornassero a casa”, chiedendo come unica contropartita che fossero decorosamente conservati. Purtroppo, come noto, le sedi naturalmente vocate per tali iniziative (la Rocca del Castello e la torre del Porto) sono a tutt'oggi indisponibili, per cui, grazie ad una idea di Alvaro Andolfi di sfruttare l'ex locale pompe sotto l'ufficio della Pro-loco (e di conseguenza, nei limiti del possibile, il relativo personale) eccoci giunti, in tempo record, all'attuale realizzazione. Effettivamente questo risultato, incredibile se rapportato ai tempi ed alla realtà dell'isola, è stato reso possibile solo grazie alla collaborazione totale e generosa di tante persone (dal prof. Fei in primis, amministratori comunali vecchi e nuovi, sponsor privati, la società SIE ed in particolare il capo centrale Alfiero Da Ros, la società Omega, la società Maregiglio, singole persone (Giudo Cossu che il giorno di S.Lorenzo (!) è partito per Montalto di Castro per prendere il proiettore, l'eclettico Piero Romagnoli curatore di ogni ultimo dettaglio, i titolari del negozio di fiori del Porto che gentilmente hanno prestato le piante per il giorno dell'inaugurazione) e, naturalmente, il Direttivo della Pro-loco.
Anche le forze dell'ordine hanno dato il loro determinante contributo.Il comandante dei Vigili Urbani che si era recato personalmente a Firenze per prendere i minerali della collezione Fei. I Carabinieri del Giglio che alcuni mesi fa avevano portato a termine una brillante operazione di sequestro di minerali che alcuni clandestini stavano asportando nella galleria di Pietralta, addirittura con martelli pneumatici azionati da un gruppo elettrogeno. Alcuni di quei minerali sequestrati e poi consegnati al Comune, fanno ora bella mostra di sé nelle vetrine del piccolo museo.
Alla prima fase dell'inaugurazione, svoltasi con grande concorso di pubblico nei locali della Scuola Media , il religioso silenzio e l'assoluta attenzione con cui è stata seguita, per oltre venti minuti, la proiezione delle diapositive, ha dato l'esatta misura della riuscita e dell'interesse suscitato dall'iniziativa.
Successivamente le persone, in corteo, si sono recate alla sede della Pro-loco dove il prof. Fei ha consegnato simbolicamente le chiavi al Sindaco, uno degli ultimi minatori (“Beppe di Bugia”) ha strappato il drappo che copriva l'insegna ed il parroco, don Michele, ha benedetto le vetrine.
La mostra è divisa concettualmente in tre settori (la nascita dell'isola,i minerali, la miniera e la sua storia). La sera successiva all'inaugurazione, il prof. Fei ha voluto personalmente tenere, nel locale della mostra stessa, una piccola ed apprezzata conferenza seguita con interesse dai presenti, soprattutto nella fase della nascita dell'isola (anzi nelle due fasi della nascita, avvenuta cinque milioni di anni fa, con il magma incandescente di granito fuso, solidificatosi in due distinti momenti –“facies dell'Arenella” e “facies di Pietrabona”- , con un terzo piccolo “vagito” della “neonata” isola, costituito dalla “facies delle Scole”).
La mostra dovrà essere organizzata sia per gli orari che per la custodia e la manutenzione ed avrà quindi ancora bisogno della collaborazione di volontari. La partenza sembra comunque essere stata buona e valgano per tutti due commenti scritti sul registro delle presenze, uno di una maestra gigliese “ Questo dono unico e prezioso è stato per noi un'occasione per conoscere la parte più nascosta della nostra isola” e l'altro, di una coppia di turisti “ In un mondo pieno di cose stupide e banali, meglio soffermarsi sui .....minerali!” .
Armando Schiaffino
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