Riceviamo dall' Agenzia Freelance, nella persona di Agnese Fanfani, il seguente comunicato stampa che di seguito pubblichiamo:

ACQUEDOTTO DEL FIORA SPA

Comunicato stampa 29 settembre 2004

L'impianto, che produrrà 1.700 metri cubi di acqua al giorno, costituisce un tassello fondamentale per l'autonomia idrica della popolazione

Un nuovo dissalatore per l'Isola del Giglio

Soluzione innovativa per la remineralizzazione dell'acqua, con un netto miglioramento delle proprietà organolettiche e un drastico abbattimento dell'impatto ambientale

Un nuovo dissalatore per l'Isola del Giglio. L'impianto, realizzato da Acquedotto del Fiora Spa, gestore unico del servizio idrico integrato dell'Ato n. 6 Ombrone, e inaugurato oggi (29 settembre), costituisce un tassello fondamentale per garantire all'isola l'autonomia idrica, oltre a migliorare nettamente le proprietà organolettiche dell'acqua e ad abbattere drasticamente l'impatto ambientale.

Il progetto, nato nel 1993, è stato portato avanti sinergicamente dalla Regione Toscana, dall'Autorità di Ambito, dalle amministrazioni comunali dell'Isola del Giglio che si sono succedute nel corso degli anni e dallo stesso Acquedotto del Fiora Spa.

Il nuovo dissalatore situato in località Bonsere (Giglio porto), costato circa un milione di euro e finanziato al 50% dalla Regione Toscana, è stato realizzato in un anno ed è in grado di produrre 1.700 metri cubi di acqua al giorno. L'acqua viene aspirata dal mare tramite una pompa, decantata in due apposite vasche e microfiltrata per eliminare ogni residuo solido e biologico. Viene poi dissalata grazie a speciali moduli ad osmosi inversa: una pompa ad alta pressione la spinge contro alcune membrane che trattengono il sale, lasciando passare solo le molecole di acqua. Una apposita vasca raccoglie il concentrato residuo, mentre l'acqua dissalata viene remineralizzata, resa potabile e immessa nella rete idrica.

“Il nuovo impianto presenta una serie di soluzioni orientate all'ottimizzazione delle caratteristiche qualitative della risorsa idrica – afferma Oscar Galli, direttore generale di area tecnica dell'Acquedotto del Fiora Spa – Il sistema di remineralizzazione che abbiamo progettato è altamente innovativo e consente di migliorare nettamente le proprietà organolettiche dell'acqua, che viene arricchita di sali minerali e ha un gusto particolarmente gradevole. Inoltre, le sue caratteristiche qualitative sono tali da ridurre drasticamente la frequenza di manutenzioni straordinarie alle tubazioni”.

“Con l'inaugurazione del dissalatore di Giglio-Bonsere abbiamo messo un tassello fondamentale per il raggiungimento dell'autonomia idrica dell'isola, che sarà effettiva a brevissima scadenza, una volta entrato in funzione l'altro impianto del Giglio, quello di Campese – dice l'assessore regionale all'ambiente Tommaso Franci - Questo comporta la fine della sofferenza idrica e la garanzia di approvvigionamento di acqua per gli abitanti dell'isola anche nei momenti di maggiore presenza turistica, indipendentemente dalle condizioni marine, che in passato hanno creato non pochi problemi per il rifornimento idrico dell'isola. Abbiamo dunque centrato l'obiettivo a cui ha mirato l'impegno regionale degli ultimi anni, garantendo adeguate dotazioni idriche alla popolazione di territori svantaggiati, in questo caso attraverso la costruzione di dissalatori di nuova generazione, che hanno posto fine al costoso trasporto dell'acqua mediante le navi-cisterna. Un tema di grande attualità, quello della dissalazione, su cui faremo il punto nel seminario “La tutela delle acque con tecnologie di dissalazione” che abbiamo organizzato a Firenze il prossimo 15 ottobre. A brevissima scadenza nell'isola del Giglio, grazie alla fattiva collaborazione instauratasi tra l'Autorità di Ambito territoriale Ottimale n. 6, il gestore Fiora Spa e la Regione Toscana, si arriverà dunque alla totale autosufficienza idrica nell'isola, prima delle tre dell'arcipelago toscano a raggiungere questo risultato di grande rilievo”. “L'efficienza tecnologica e energetica dell'impianto del Giglio, che consente di dimezzare il consumo di energia elettrica a fronte di una produzione triplicata di acqua potabile – prosegue l'assessore - è un'altra caratteristica che ci preme di sottolineare, in piena coerenza sia con la strategia di ecoefficienza del Piano regionale di azione ambientale che con un tipo di sviluppo rispettoso dell'ambiente e compatibile con un parco nazionale. Siamo convinti che i nuovi impianti siano un grande investimento per il futuro del Parco dell'Arcipelago”.

Grazie alle caratteristiche tecniche di questo tipo di impianti, i costi del processo di dissalazione risultano comparabili con quelli sostenuti per l'approvvigionamento idrico di tipo tradizionale. “La dissalazione ha però il vantaggio di essere una metodologia a bassissimo impatto ambientale – spiega Rossano Teglielli, presidente dell'Acquedotto del Fiora Spa – Lungo i litorali infatti, l'eccessivo emungimento delle falde acquifere e il loro conseguente abbassamento attira acqua salata dal mare. Un cuneo salino si insinua sotto il terreno, peggiorando notevolmente la qualità delle acque”. “Grazie ai dissalatori è possibile quindi ridurre lo sfruttamento delle falde acquifere, e non solo di quelle vicine alla costa – continua Teglielli – Questo tipo di impianti infatti permette anche di attingere acqua di origine termale, di cui la nostra zona è assai ricca, rendendola di ottima qualità per l'uso potabile”. “Il dissalatore dell'Isola del Giglio coglie appieno lo spirito della Legge Galli e rappresenta la punta di eccellenza dell'applicazione della tariffa solidale – conclude il presidente dell'Acquedotto del Fiora Spa – Infatti è proprio tale principio che consente di effettuare investimenti consistenti come quello per l'impianto di Bonsere in aree marginali, che in assenza del gestore unico non sarebbero in grado di sopportare costi così elevati”.