In merito al nostro articolo del 21 Novembre u.s ., riceviamo da Giuseppe Modesti una nota con le risposte agli interrogativi che avevamo posto. Di seguito la pubblichiamo:
“Credo sia opportuno fare chiarezza una volta per sempre pertanto essendo a conoscenza di tutta la scandalosa vicenda mi permetto di dare una risposta sia all'articolo apparso su Giglio News ed a quanto scritto dall'ex Sindaco Giacomo Landini . Per quanto riguarda la prima domanda posta dall'articolo stesso relativo al finanziamento dell'opera, la risposta è che lo stato già dal 1994 aveva finanziato tale opera pertanto già da allora si poteva dare l'incarico per la progettazione del prolungamento del Molo di levante. Alla seconda domanda credo la più interessante , ( Perché si è appaltato un opera prima dell'approvazione dei progetti) penso che solo l'ex Sindaco Landini possa dare una risposta, per quanto invece riguarda la terza, non penso che ci sia alcuna perversa forma burocratica, poiché la Provincia ha per delega la competenza sulla salvaguardia dell'ambiente, pertanto proprio perché il mare quale proprietà dello stato e non solo; ma come bene pubblico, prima di immergere qualsiasi cosa si deve verificare se tale materiale possa o meno inquinare. Per quanto invece scritto e pubblicato dall'ex Sindaco Landini , in relazione a quanto apparso nella bacheca della Margherita, quello che più mi ha sorpreso è che neanche la batosta elettorale è riuscita a modificare il nostro ex Sindaco tale era tale è rimasto, pertanto un consiglio da accettare sarebbe quello di ritirarsi in silenzio a vita privata. Per entrare nel merito di quanto affermato dal Landini direi che tutto ciò è totalmente inesatto . Punto primo: l'unico Piano regolatore del Porto di Giglio Porto approvato risale al 1978 allora Sindaco Lubrani Girolamo, il quale prevedeva il prolungamento del molo di levante per circa 35 metri con apertura di 15 gradi. Secondo: l'unico ed il solo progetto approvato riguardante il prolungamento del molo di levante e comunque difforme dal piano regolatore, è quello curvilineo, guarda caso che solo dopo tutte le approvazioni di rito si sono accorti che l'opera era di difficile realizzazione proprio per difficoltà tecniche, pertanto il grande progettista Noli dopo aver progettato moli a destra ed a manca finalmente è arrivato alla giusta soluzione (secondo lui) prolungare per ottanta metri proseguendo in linea dritta dell'attuale braccio ed anche su questa scelta credo che qualche comandante delle navi abbia espresso forti dubbi.(anche questo progetto comunque non solo è difforme al piano regolatore ma non ha mai avuto le dovute approvazioni di tutti gli enti interessati) per fortuna avevamo scelto uno dei più quotati professionisti altrimenti chissà ? Non voglio poi parlare della delocalizazione del nuovo Porto alla Gabbianara , solo un accenno alla fantomatica Galleria. Il grande Ing. Noli , (cosi dice il Landini ) onde evitare un mostruoso impatto ambientale, voleva far credere di poter realizzare una galleria sul versante a mare della torre di Canossa, ma per chi conosce bene quel territorio, (ed i Gigliesi lo conoscono molto bene) sa perfettamente che per la conformazione stessa del territorio, l'unica galleria possibile potrebbe essere realizzata solo progettando un bel Viadotto.
Modesti Giuseppe ”
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