E' iniziato
tutto nella serata del 30 giugno, verso le 19.00 si è
sviluppato un incendio tutto intorno al "Vecchio faro"
delle Vaccarecce, ma è stato dato in poco più di un'ora
anche grazie alle spericolate evoluzioni del pilota dell'elicottero
della Guardia Forestale, che sfidando il forte vento di
Libeccio ha aiutato i volontari della Protezione Civile
e le Guardie Provinciali accorse sul luogo. Poco più tardi,
però, alle 21.00 circa, un altro incendio è partito in
maniera veemente dal versante ovest del "Poggio della
Pagana", raggiungendo in fretta la cima e scollinando
fino a "scoprire il Porto" dal versante opposto. La situazione
è apparsa subito drammatica: con un vento fortissimo ad
alimentare le fiamme sotto la folta pineta, con i mezzi
aerei impossibilitati ad intervenire fino all'alba del
giorno successivo, e soprattutto senza la "necessaria"
presenza dei Vigili del Fuoco sull'isola, le fiamme sono
divenute in breve incontrollabili, tanto da pensare di
evacuare alcune case del vicino borgo di Giglio Castello.
Gli uomini ed i mezzi antincendio di Vigili del Fuoco,
Guardia Forestale e Protezione Civile, sono giunti in
tarda serata approfittando delle gite straordinarie, effettuate
dalle motonavi Aegilium ed Oceania, ordinate dalla Prefettura
di Grosseto proprio per far fronte alla totale assenza
di uomini e mezzi idonei a domare un incendio di tali
proporzioni. Solo alle luci dell'alba le fiamme hanno
smesso di ardere, ma il giorno successivo, nonostante
l'intervento dei mezzi aerei a "bonificare" la zona, i
tanti piccoli focolai hanno tenuto impegnati fino alle
19.30 uomini e mezzi dell'A.L.A. e della Guardia Forestale:
e siamo al 1 luglio!. Il giorno successivo stessa musica,
con tanto d'intervento di tre elicotteri durante l'arco
della giornata, uomini e mezzi impegnati fino a tarda
sera a spegnere gli incontrollabili focolai, e Guardie
Forestali a vegliare tutta la notte la sciagurata pineta.
Solo la giornata del 3 luglio ha visto la situazione finalmente
tranquillizzarsi, tanto che nessun fumo si è levato dalla
pineta ormai martoriata da tre giorni di fuoco.
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