Sono parecchi
i gigliesi nel mondo, qualcuno di loro ogni tanto torna
al Giglio e racconta le sue vicende. Di altri invece abbiamo
notizie solo dai parenti. Alcuni trascorrono una vita
semplice, alcuni stanno studiando e lavorando altri addirittura
hanno fatto fortuna. Senz'altro tutti loro portano in
giro per il mondo un pezzo della nostra isola. Le loro
vite sono segnate dai ricordi del Giglio. Riteniamo che
Internet sia la forma più facile e rapida per entrare
in contatto con loro. Il nostro vuole essere un appello
a tutti coloro che leggono questa pagina dalle più svariate
parti del globo: vogliamo che vi facciate vivi e daremo
a tutti la possibilità di raccontare ciò che vorrete magari
con una nuova rubrica "Gigliesi nel Mondo". Per adesso
riceviamo questo articolo de "Il Tirreno" di Valerio Volpini
che ci racconta cosa sta facendo in Lettonia Jacopo Falleni.
Lo pubblichiamo con immenso piacere con l'auspicio che
Jacopo, come tutti gli altri (Pierluigi, Davide, Velia,
..... etc.), entrino in contatto con noi e ci raccontino
qualcosa delle loro esperienze di "emigrati"!
E' partito con una sola certezza, lavorare. Non si
è intimorito dai tanti chilometri di distanza dall'Italia
ed ha raggiunto la Lettonia, ex repubblica sovietica,
paese freddissimo del nord Europa che si affaccia sul
Mar Baltico. Quando gli hanno offerto di lavorare in un
ristorante a Riga, Jacopo Falleni, non si è lasciato scappare
l'occasione offertagli ed ora è il più giovane responsabile
di sala italiano che abbia mai lavorato in Lettonia. Jacopo,
23 anni, di Livorno, diplomato presso l'Istituto alberghiero
"Marco Polo" di Rosignano, non è nuovo a trasferimenti
all'estero per lavoro. Ha già lavorato a Londra e alle
Isole Canarie, poi: "Mi hanno dato questa possibilità
- racconta - ed ora mi trovo a Riga con un compito gratificante,
vale a dire responsabile di sala in un ristorante italiano".
In Lettonia ci sono al momento solo tre ristoranti italiani
ed è alle porte l'inaugurazione del ristorante dove lavorerà
Jacopo che tiene a precisare: "I ristoranti italiani al
momento presenti , vengono definiti tali anche se effettivamente
sono gestiti da ragazzi del luogo, che non conoscono a
fondo la cultura ristorativa italiana. Quello che verrà
inaugurato a breve, invece, sarà il primo ristorante-pizzeria
gestito da italiani". Rispetto alle altre precedenti esperienze,
per Jacopo, questa ha tutto un altro sapore: "Si è proprio
così - dice il livornese - questa nuova avventura è del
tutto diversa da quelle che ho avuto perchè in questo
Paese non c'è ancora una cultura multirazziale e quindi
dovrò essere io, in prima persona, ad integrarmi nella
loro cultura. Questa terra - aggiunge - è ricca di risorse
e molto ospitale, ma si nota ancora come il popolo lettone
non si sia ancora liberato dall'influenza della Russia
e stia facendo di tutto per vivere di luce propria". Jacopo,
anche se molto giovane, di esperienze lavorative ormai
ne ha diverse, basta guardare il suo curriculum. La partenza
è avvenuta al ristorante "La Barcarola" di Livorno con
compiti di commis de rang, per poi passare al "Saraceno"
dell'Isola del Giglio, dove, dopo cinque anni, ha raggiunto
il grado di Chef de rang con compiti di 2° maitre. Adesso
questa esperienza in Lettonia con uno scopo ben preciso:
"Dovrò cercare di mettere la mia esperienza lavorativa
a disposizione dei ragazzi lettoni, per far conoscere
loro le nostre tecniche di lavoro". La vita lavorativa
di Jacopo ormai sembra non avere punti di riferimento.
Vuole girare il mondo per apprendere nuove tecniche, per
conoscere culture diverse ma con un sogno nel cassetto:
raggiungere gli Stati Uniti o l'Australia. E per uno che
a soli 23 anni risulta essere il più giovane italiano
responsabile di sala in Lettonia, il sogno può velocemente
avverarsi. ( di Valerio Volpini da "Il Tirreno")
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