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News dal Giglio dell' 2 Novembre 2003

MARE "MOSSO" E COLLEGAMENTI INTERROTTI: CI RISIAMO!

Riceviamo da un nostro lettore questo sfogo-protesta che pubblichiamo con piacere invitandovi a dire la vostra su questo argomento nella nostra rubrica.

" Mi ero ripromesso di non intervenire anche perché il problema è vecchio e sembra non risolvibile, ma la rabbia e l’impossibilità di non poter fare nulla perché esiste una "entità" superiore, nel caso specifico il Comandante della nave, che possa decidere nel bene e nel male che un cittadino gigliese o non la sera del 30 ottobre sia dovuto rimanere a Porto S. Stefano, sulle spese, come si dice al Giglio, mi ha spinto a rivolgermi a voi perché questo sfogo possa essere sentito e magari anche condiviso dai nostri compaesani e dagli Italiani tutti.

Non so se qualcuno si è accorto che il giorno 30 ottobre u.s. i traghetti della Maregiglio e della Toremar si sono fermati nel pomeriggio per condizioni meteo-marine avverse o per lo meno questa è la motivazione edotta dalle agenzie d’imbarco interpellate. Su questo niente da dire se effettivamente corrispondesse alla realtà, sta di fatto che così non era ed anche se le condizioni meteo marine non erano state soddisfacenti nel corso della giornata (bisogna rendersi conto che da qui in avanti il tempo sarà sempre questo se non peggio!) intorno alle 17,00 - 17,15 il vento si era completamente calmato ed il mare avrebbe potuto permettere la traversata.

Senz’altro mi si risponderà nella vecchia maniera della marineria "chi è in terra giudica e chi è in mare naviga" ma non ci si può nascondere dietro un dito e continuare a dire che il porto è insicuro, che la nave non garantisce la sicurezza della navigazione e la salvaguardia della vita umana in mare o che l’orario delle ore 19,15 da Porto S. Stefano non serve a nessuno. (forse perché si effettua la navigazione al buio?).

Qualcuno deve intervenire o per lo meno garantire la possibilità di essere collegati con il Continente anche quando il mare non è completamente calmo. Purtroppo coloro che ci amministrano stanno zitti come sta zitta la minoranza e come sta zitta la maggioranza della popolazione gigliese che forse non avverte il problema o ne è investita solamente quando gli capita di trovarsi in quella situazione.

Dato per scontato che tutti i Comandanti sono bravi e che quindi non esistono problemi di professionalità l’unico handicap è la nave. Parliamo chiaramente della M/Ntr. Aegilium della Società di Navigazione Toremar che tanto ha investito sulla Linea A4 Porto S. Stefano - Isola del Giglio, si avete capito bene "investito" nel senso che si è servita dell’Isola del Giglio (vedi ultimo Piano Quinquennale) per costruire le navi e poi dirottarle sull’Isola d’Elba o le altre isole dell’Arcipelago. Possibile essendo ormai arrivati alla soglia del 2004 ancora non si sia deciso che tipo di programma si vuol fare per potenziare i collegamenti con la nostra splendida Isola? Eppure il privato dovrebbe dare l’esempio vedi la Soc. Navarma operante sull’Isola d’Elba e non da ultimo la Soc. Maregiglio che sul Giglio ci crede e ha messo in cantiere la costruzione di un nuovo traghetto che andrà in funzione la prossima estate.

Avevamo anche provato ad accennare ad una timida forma di protesta creando l’Associazione "Una nave nuova per il Giglio" rappresentativa di tutta la popolazione gigliese e di supporto all’Amministrazione Comunale perché potesse tutelare i diritti ed il benessere sociale ed economico della comunità e soprattutto di quei cittadini che, nonostante tutte le problematiche legate all’insularità continuano caparbiamente e vivere sull’Isola. Bellissime parole che di fatto sono rimaste sulla carta perché dopo la prima riunione dove eravamo un centinaio e la prima manifestazione a Grosseto dove incontrammo anche il Prefetto ed il Presidente della Provincia che chiaramente ci dettero ragione, la protesta andò via via scemando e nell’organizzare le altre manifestazioni a Roma presso la Soc. Tirrenia ed il Ministero dei Trasporti non si riuscì a formare un cospicuo gruppo di persone e tutto svanì nel nulla. I nostri Amministratori furono convocati al Ministero, fra l’altro senza nessun rappresentante dell’Associazione che aveva organizzato la protesta, che promise un suo intervento che di fatto non si è mai concretizzato. Sto parlando del 27 gennaio 2003 è trascorso quasi un anno e della nave nuova non si è sentito più parlare! Il nostro Assessore ai Trasporti interrogato sull’argomento "brancola nel buio" mentre invece potrebbe benissimo incominciare a lavorare su quanto fra l’altro era già stato stabilito all’unanimità con la delibera n° 18 in data 14.02.2000 del Consiglio Comunale: " di chiedere al Ministero dei Trasporti, qualora la Toremar, così come ha fatto fino ad oggi, si mostri incapace di risolvere il problema, di togliere la sovvenzione alla suddetta società (per la frazione riguardante la Linea A4) e trasferirla quindi al comune di Isola del Giglio che a sua volta provvederà ad emanare apposito bando di gara per individuare un nuovo soggetto che voglia davvero servire dignitosamente il trasporto marittimo della popolazione di Isola del Giglio"

. Cari Gigliesi è ora di reagire, dobbiamo finirla di brontolare sul pontile e far seguire alle parole i fatti. La nave nuova è un nostro diritto perché l’Isola non vive soltanto in estate ma anche nel resto dell’anno. Tanti a quest’Isola ci tengono e vogliono rimanerci, diamoci da fare per noi e per i nostri figli perché nelle aspettative bisogna anche crederci. Grazie.

(Alvaro Andolfi)

P.S.: quasi mi dimenticavo complimenti vivissimi per il sito era quello che mancava! "


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