All'inizio
sembra un normale soccorso di emergenza. L'ambulanza della
Misericordia con medico a bordo viene inviata dalla C.A.L.
del 118 su una crisi cardiaca; il medico valuta le condizioni
del paziente e ne dispone il trasferimento in ospedale
tramite traghetto di linea. Non appena il Cardiomobile
sale sulla nave la situzione clinica evolve però verso
un infarto acuto. Non c'è tempo da perdere: viene chiesto
l'intervento dell'eliambulanza "Pegaso 2" che dopo pochi
minuti è sui cieli dell'isola. La prassi avrebbe imposto
l'atterraggio nell'apposito spazio di Giglio Castello
ed il trasferimento del personale sanitario a Giglio Porto
visto che il paziente non poteva essere mosso finchè non
fossero stati stabili i suoi parametri vitali. Ma quei
7 Km. tra il Castello ed il Porto sono sembrati un'assurda
perdita di tempo a chi è solito operare con i minuti contati.
A questo punto quindi gli schemi sono saltati: i piloti
di Pegaso non ci hanno pensato due volte; il velivolo
si è abbassato sul Porto e, poggiando una sola ruota sul
molo Rosso, ha sceso al volo medico e paramedico rialzandosi
poi tra un applauso spontaneo dei turisti estasiati! I
sanitari dell'elicottero si sono poi precipitati sul luogo
dell'evento e, dopo aver stabilizzato il paziente, lo
hanno trasferito nell'Unità di Terapia Intensiva Cardiaca
dell'Ospedale "Misericordia" di Grosseto. La prognosi
è riservata.
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