"Non abbandonate i lavatoi ..."
Prendiamo spunto da un'immagine che Romana Tomè, una nostra lettrice, ha inviato alla rubrica "Una foto ... un ricordo" per aprire una riflessione e lanciare una proposta.
Nella foto si vede sullo sfondo la vecchia palma della cui caduta, vittima dello scorrere inesorabile del tempo, avevamo dato notizia lo scorso 23 Febbraio (LEGGI).
In primo piano nello scatto notiamo invece una parte dei vecchi lavatoi di Giglio Porto, i "pozzetti", luogo di fondamentale rilevanza nello scorrere della vita sociale della nostra isola. Qui si sono ritrovate quasi quotidianamente nel passato le nostre mamme e nonne per "fare il bucato", quando l'acqua corrente nelle case gigliesi era una chimera. Ai "pozzetti" invece, anche se mancava l'acqua pubblica, si potevano comunque lavare i panni usufruendo dell'acqua sorgiva della vicina fonte di San Giorgio.
Un luogo che tutti i gigliesi conoscono ma che la maggior parte dei turisti ignora, difficile da scorgere affacciandosi ad un cancellino per quei pochi che si avventurano al confine tra via San Lorenzo e via del Castello.
Sfruttando l'occasione di questa foto lanciamo la proposta di rivalorizzazione di questo antico centro di aggregazione sociale, quali erano i lavatoi nel passato, così come fatto a Giglio Castello con l'antica struttura adiacente alla fontana dell'"Acqua Selvaggia".
A chi di competenza chiediamo quindi di pensare ad un progetto di recupero. Come primo passo si potrebbe, quasi a costo zero, abbassare il muro di confine tra i lavatoi e la strada pubblica in modo da rendere visibile la struttura a chi passa per la via ed in modo che detto muro possa diventare una seduta per chi è in attesa di prendere l'acqua alla vicina fonte di San Giorgio.
I pozzetti erano le "docce" di noi Gigliesi quando al Giglio, nel periodo estivo, l'acqua veniva trasportata dalle cisterne e si sa che al Castello, specialmente nei piani più alti, l'acqua arrivava col contagocce o addirittura mai, così ci si armava di sapone, sciampo e asciugamani e si andava a lavarsi ai pozzetti! Se venissero ripristinati sarebbe una bellissima iniziativa e sicuramente a tanta gente verrebbero in mente quegli anni anche con un pò di nostalgia! CARLO CENTURIONI
Quante volte,da piccolo,mi sono lavato li' dopo il mare. Che ricordi belli. Sarebbe carino se si riuscisse nell'intento di renderle una bella attrazione. Speriamo bene. STEFANO ANSALDO di VENDELLOVA
E' una buona idea da prendere in considerazione. Brava Redazione, ma una residente della zona me l'aveva già segnalata. Avevo già parlato con l'ing. che si occupa delle riqualificazioni. E' il tempo che manca non la volontà di contribuire. Lo prendo come impegno personale.
Bravi! Mi sembra proprio una piccola-grande idea. Le "radici" sono la nostra storia, da ritrovare e conservare. Peccato per la palma caduta. Palma che i patrioti del Risorgimento e post Risorgimento (al riguardo è sintomatico il libro, centrato sulla Rivoluzione Napoletana del 1799, di Raffaele Del Rosso, "Il dottor Ambrogio") equiparavano all'Albero della Libertà della Rivoluzione Francese.