"Chiave di Violino": nuova poesia di Tonino Ansaldo
Una nuova poesia di Tonino Ansaldo che ancora una volta sceglie GiglioNews per presentarla ufficialmente ai gigliesi ed agli amanti della nostra isola. Per chi volesse leggere i versi pubblicati negli ultimi anni, può visitare l’apposita pagina LE POESIE DI TONINO ANSALDO.
Oggi, attraverso i versi scritti nel 2013, Tonino omaggia il cugino Alvino: "A mio cugino Pini Alvino -scrive il poeta nella dedica che precede i versi - Principe al comando di navi di ferro. Principe nocchiero di barche di legno, ma soprattutto musicista e anima della banda di Bacco".
CHIAVE DI VIOLINO
Riecheggia dalla notte dei tempi di colui il nome che porta l'allegria.
L'eterna fisarmonica le sue note musicando suo un mondo in mare. Una sinfonia.
Costui d'ognun fratello mai poi mai a questi contro liberò l'alterco. Straniero a lui di voce l'alto tono. Pacifico, singolo, irreale.
Di regate principe nocchiero al virar colla barra largo apriva un varco, “luce”sempre ponendo tra lancia e lancia.
L'isola sappia... tutti di Bacco tutti saremmo stati ottimi violini senza costui però privi di ogni armonia.
Tonino, Aprile 2013
Quell'eterna Fisarmonica, mi ricorda la vecchia Ariston che ho in soffitta che mi comprò mia Madre Esterina (cugina di Gavina, mamma di Alvino Pini) che (a Civitavecchia) mi mando a lezione da una maestra di musica. Fino a 15-16 anni era il mio preferito strumento musicale, poi sostituito con la chitarra classica. Nei Gigliesi, evidentemente, la Fisarmonica doveva essere uno strumento molto amato, se è vero che anche Pacarito, mio Zio carnale (papà di Alvino Bartoli) la suonava discretamente._ Le strofe della Tua Poesia mi hanno fatto volare velocemente su questi ricordi ancora molto vivi e belli. Così come, quando le hai pubblicate, le Tue poesie sui Fratelli RUM (sangue parente mestiandosi da sempre) risalendo ai nostri (riferendomi a Alvino Pini) sbinonni Giovanni Rum e Cavero Maria e, forse, a tua Nonna Apollonia.