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13 anni dopo: memoria, solidarietà e orgoglio nel ricordo di quella notte

Il ricordo di quella notte non mi ha mai abbandonato. Ogni anno, quando il giorno dell'anniversario si avvicina, la mente va a quanto accaduto con grande intensità. Solo il pensiero alla mia gente, alla sua generosità, e alla solidarietà dimostrata in quei terribili momenti mi ha dato conforto e speranza. L'angoscia per la perdita di vite umane ci ha profondamente provato, ma abbiamo trovato la forza nell'unità e nella solidarietà per superare anche l'impossibile.

Con grande orgoglio, ricordo l'impeccabile organizzazione per soccorrere migliaia di persone e l'eccezionale capacità di risolvere una delle operazioni tecnologiche più difficili al mondo. La nostra capacità di superare questo evento traumatico ha illuminato la nostra via e ci ha permesso di ripartire più forti di prima. Questi momenti di orgoglio italiano ci ricordano chi siamo realmente.

Per questo, il naufragio e le operazioni successive di ripristino dell'area rimarranno impresse nella memoria di ognuno di noi, come simbolo di resilienza e determinazione.

Oggi, dopo 13 anni, ci troviamo a ricordare l'anniversario del naufragio. È doveroso da parte nostra rivolgere un pensiero alle 32 vittime e ai loro familiari lontani dall'isola. A chi ha perso la vita durante i lavori, alle persone che hanno lavorato sul "cantiere Concordia" e a tutti coloro che, direttamente o indirettamente coinvolti, oggi non ci sono più.

A tutti loro, una preghiera dal profondo del cuore. Non dimentichiamo mai le lezioni apprese e l'umanità dimostrata nei momenti più difficili.