Incredibile a Giglio Porto: la nave se ne va!
Un fatto incredibile è accaduto ieri sera a Giglio Porto: il traghetto Toremar, in arrivo alle 20, ha sbarcato i passeggeri e, quale uso da qualche tempo a questa parte, è ripartito per la sosta notturna a Porto Santo Stefano forse considerando il porto gigliese non sicuro in base alle annunciate previsioni meteo (l’avviso di Protezione Civile annuncia codice giallo per pioggia, vento e mare mosso).
L'episodio ha scatenato reazioni di sdegno da parte della popolazione e delle istituzioni locali. «Sono letteralmente basito - dichiara il Sindaco Sergio Ortelli - perché per molti anni la nave (o le navi), in tutte le condizioni di tempo, hanno sempre ormeggiato nel nostro porto senza eccezionali difficoltà e per oggi era atteso un allerta codice Giallo quindi un avviso tra i cosiddetti “non problematici”. Una decisione, questa, che non accettiamo e che ci induce a fare le doverose interlocuzioni istituzionali. Il traghetto non ha sostato sull’isola e quindi sono molto preoccupato perché l’isola è rimasta senza il vettore tra i pochi mezzi di collegamento, a parte l’elisoccorso che di notte ha le sue criticità, indispensabili in caso di emergenza sanitaria.
Sono molto irritato – chiosa il Sindaco – perché non ero stato informato preventivamente della decisione tanto che, appena venuto a conoscenza, ho sentito telefonicamente il Prefetto per informarla sul fatto e sui rischi che i cittadini hanno corso e possono correre anche in futuro, qualora l'episodio dovesse ripetersi. Il porto è sempre lo stesso di 10 anni fa e se qualcosa è cambiato per la sicurezza dell’ormeggio la compagnia e/o l’Autorità Marittima sono obbligati a segnalarlo nei modi e nei termini consentiti. Ma la scelta di pernottare a Porto S. Stefano non può essere accettata e/o diventare una prassi anche in caso di allerta minore. La mia responsabilità di fronte alla tutela della salute dei cittadini mi obbliga ad intervenire naturalmente nei limiti del mio ruolo.
Per questo motivo - conclude il Sindaco - ho chiesto un tavolo urgente sui collegamenti marittimi al Prefetto al quale convocare Autorità Marittima, Compagnie, Autorità Portuale, Regione Toscana e naturalmente il Comune.»
Ho visto più di una volta le imbarcazioni porta-turisti scaricare i vacanzieri al pontile o al molo rosso per poi riuscire dal porto e cercare, per qualche ora, un ridosso dal maestrale nella baia delle Cannelle. UN’ISOLA OFFRE SEMPRE UN RIDOSSO da vento e mare grosso, forse più di un porto-rifugio (come spesso appellano quello Gigliese) ……… e poi basta pensare all’Elba e anche a Giannutri dove le imbarcazioni (mini crociere, taxi-boat ed altro) scelgono l’accosto a cala Maestra o cala Spalmatoi a seconda che ci sia mare grosso di scirocco-ostro o di maestrale-tramontana. Mi chiedo come mai, in giornate di forte scirocco come quelle di queste ultime settimane di novembre, un traghetto non possa trascorrere una nottata “al sicuro” nella baia del Campese, magari mettendo le cime di poppa al pilone della vecchia miniera. Per poi presentarsi al pontile del porto nell’orario della prima partenza del giorno dopo e/o restare a disposizione nei casi in cui, durante la notte, si presentasse una situazione di “EMERGENZA” . E, se la vogliamo dire tutta, perché mai non si mette in campo la proposta di realizzare finalmente un pontile bene attrezzato per far sbarcare persone e mezzi anche al Campese (dove non ci sono più poche abitazioni ma è diventata una frazione del Comune bella, buona e nutrita). In quest’ultimo caso risolvendo, una volta per tutte, tutti i problemi di intasamento e di traffico che nascono al porto nei periodi estivi e non solo.