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A RICORDO DI PIETRO BROTHEL (L’ULTIMO DEI MINATORI)
DA POCO, APPENA QUALCHE GIORNO, SE N’E’ ANDATO, L’ULTIMO MINATORE “ACCREDITATO”, DA TUTTI DEFINITO IL “GRAN MENTORE”, CHE’ RICORDAVA, A MENADITO, QUANDO IL GIGLIO, “POVERELLO”, DOPO LA PASTORIZIA, LA VITE, I CONIGLI LA PESCA E IL CAMPICELLO, AVEA, AL FIN, PERCORSO, LO “STRADELLO” DELLA PIRITE, CHE, DA RICCO MINERAL LUCENTE E BELLO, AVEA RESO MEN PESO E “STENTERELLO”, DEGLI ISOLANI IL GRAVIDO FARDELLO.
DALLA FOTOGRAFIA, CHE LO RITRAE, SICCOME SEMBRA, OVVERO APPARE A ME CHE NON L’EBBI A FREQUENTARE, SEDUTO ALLO SCALIN DELLA “SCALIA” CHE, SOTTOSTA’ AL TRIONE DELLA VIA, HA LO SGUARDO AGGROTTATO, OVVEROSIA, CON IL “BORDONE” FOSCO E PRONUNCIATO, TIPICO DEL MINATORE, CHE, ADDESTRATO, A NON RISCHIAR LA MORTE, SICCOME GLI CONVIENE, DI VOLTA IN VOLTA, TIENE BEN SOTT’OCCHIO CON L’ORECCHIO TESO AD OGNI “SCROCCHIO” FALSO ED INATTESO, IL COLMO DELLA VOLTA CHE PREME SULLE “VENE”, DA CUI SI SFALDA E SFOGLIA E SPOGLIA, CIO’ CHE VIENE, DI FAGLIA IN FAGLIA, SPICCONATO, FRANTUMATO E PORTATO VIA ACCIOCCHE’ DIO NON VOGLIA E COSI’ SIA! NON GLI CROLLI ADDOSSO A PIU’ NON POSSO, FACENDOGLI “ANGHERIA” E LASCIANDOLO FERITO E INTRAPPOLATO IN UN RIDOSSO, DELL’ORRIDO MEATO.
HA PURE L’OCCHIO, UMIDO E ARROSSATO, OVVERO MALANDATO, TIPICO DELLO SCAVATORE CHE, PER ORE E ORE, STA COI RESPIRI ANSIOSI, FINCHE’ NON SI “RITIRI” (DA QUI IL MAL DI SILICOSI) TRA SITI POLVEROSI E POCO ARIOSI, CHE, PER LA VISTA, FANNO ”APOTEOSI”, DI NUVOLE PUNGENTI, COI LAMENTI, I FASTIDI E I MANCAMENTI A QUESTO, CONSEGUENTI.
CIO’ NON OSTANTE, A DETTA DELLA GENTE, CHE, A LUI, E’ STATA “CONSEGUENTE”, E LA “SILVESTRA” PALMA, CUI S’ADDICE, ESSENDONE BEN DEGNA, TOSTO “IMPEGNA” A SCRIVERNE I RICORDI, NON SEMPRE TRISTI E NON SEMPRE “BALORDI”, CON IL MESTIERE, CHE CONSEGUI’ ALL’APRIR DELLE MINIERE, COME PIETRO STESSO AMAVA, SPESSO, RIMARCARE, GIUNSE UN CERTO BENESTARE, CHE, RENDENDO MEN POVERO E PIU’ VARIO IL “DESINARE” E IL VIVERE ORDINARIO, NESSUNO PIU,’ COL MISERO “LUNARIO”, EBBE A CHE FARE.
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