Faccio riferimento all'articolo del 07/10/23 intitolato 'Un operatore sub alla Guardia Costiera: "revocate l'ordinanza per la gara di pesca"'
Nella mia qualità di Presidente della A.S.D. organizzatrice della gara di pesca RICCIOLA CUP, a nome della Direzione Organizzativa mi corre l'obbligo di replicare alle affermazioni del Sig. Aldo Baffigi, il quale, ergendosi a paladino non solo dei diritti (sacrosanti) dei bagnanti e dei subacquei, ma addirittura della Carta Costituzionale, sembra in realtà anteporre il proprio portafoglio agli interessi economici dell'Isola.
In primo luogo vorremmo precisare che Ricciola Cup non ha, nè potrà mai avere, alcuna facoltà di indirizzare il contenuto della ordinanza autorizzativa emessa da Circomare Porto Santo Stefano, il cui tenore è peraltro il medesimo delle ordinanze emesse negli ultimi 15 anni. Osserviamo inoltre che, nonostante i divieti imposti dal suddetto provvedimento, Ricciola Cup ha sempre consentito a tutti i Diving, bagnanti, turisti, ecc. di continuare normalmente le loro attività con l'unica accortezza di usare una maggiore prudenza per evitare incidenti.
Ora leggiamo che si accusa la Ricciola Cup di danneggiare alcune imprese locali "per soddisfare il mero divertimento degli iscritti alla gara che vi partecipano per semplici motivi ludico ricreativi e non per necessità economiche o di altra natura". Ebbene, vorremmo segnalare che se oggi dalla Ricciola Cup non è derivato per il singolo esercizio commerciale/impresa un immediato vantaggio economico, non significa che non gliene deriverà in futuro, anche in ragione del fatto che dei 77 Equipaggi iscritti alla gara ben 30 non conoscevano l'Isola e con ogni probabilità torneranno, magari con la propria famiglia, magari prenotando casa o albergo, magari spendendo soldi in bar, ristoranti o diving. Ma purtroppo evidentemente l'interesse del proprio orticello personale sembra destinato a prevalere su quello relativo alla economia dell'intera isola. Senza contare che a fronte di una singola persona che non ha tratto ricavi immediati ve ne sono state altre 100 che hanno lavorato e guadagnato in periodo di bassa stagione.
Venendo poi alla richiesta inoltrata alla Capitaneria di Porto di revocare la autorizzazione o di modificare l'ordinanza vietando la traina entro un miglio dalla costa, facciamo presente che, se tale richiesta fosse stata accolta, la gara, trattandosi di traina costiera, non si sarebbe potuta disputare, con buona pace delle decine di esercizi/imprese/lavoratori che hanno potuto restare aperti e lavorare in periodo di bassa stagione.
Rammentiamo inoltre a noi stessi che, sebbene la Ricciola Cup si svolga da 39 anni all'Isola del Giglio, nessun medico ha prescritto l'obbligo di farla disputare nelle acque del Giglio e che l'intera Direzione Organizzativa sta seriamente valutando l'ipotesi di trasferire la Ricciola Cup presso una località diversa dalla nostra amata isola.
Non possiamo infine concludere questo nostro intervento senza fare menzione dell'increscioso episodio relativo all'esaurimento del carburante su tutta l'isola, verificatosi la mattina del secondo giorno di Gara. Riuscire a darsi ragione di come sia stato possibile che il distributore monopolista, ben sapendo che sarebbero giunte al Giglio oltre 75 barche, non abbia avuto l'accortezza di approvvigionarsi di un quantitativo di carburante superiore alle normali esigenze di periodi di scarsa affluenza, è impresa che sfugge alla umana comprensione. Senza considerare che, se la Direzione Gara non si fosse industriata facendo pervenire sull'Isola, nell'arco di un'ora, 350 litri di carburante, la metà degli equipaggi non avrebbe potuto partecipare alla seconda giornata di gara, né avrebbe potuto salpare per raggiungere i propri Porti di partenza. Si aggiunga, infine, che tale inconveniente ha costretto la Direzione Gara a sobbarcarsi tutti i rischi connessi al trasporto del carburante, e che, a prescindere dalla gara, l'intera Isola (quindi, non soltanto barche ma ogni mezzo di locomozione) è ancora oggi senza carburante, con una interruzione di servizio che ormai dura da 4 giorni.
ASD LE RUGHE UNITED - RICCIOLA CUP
Il Presidente
Avv. Massimiliano Baroni
Cercherò di condensare le risposte ai vari commenti in questo unico scritto. Evidentemente mi sono spiegato male e di questo chiedo scusa: con lo scrivere che abbiamo sempre "consentito" le normali attività di balneazione, diving ecc. non intendevo certo ergere la Ricciola Cup ad autorità superiore alla Capitaneria di Porto ma semplicemente intendevo affermare che, nonostante i divieti, ogni volta che qualche barca in gara ci segnalava la presenza di diving o barche diportiste non ci siamo mai neppure sognati di invocare l'intervento della Capitaneria di Porto per far rispettare l'ordinanza bensì abbiamo raccomandato alle barche iscritte alla gara di usare prudenza e di rispettare il lavoro altrui. Segnalo altresì che prima della gara abbiamo incontrato alcuni esercenti ai quali abbiamo riferito che per quanto era in facoltà della Direzione Gara potevano tranquillamente continuare le loro normali attività. Questo ovviamente non significa volersi arrogare il diritto di consentire o vietare ma semplicemente volontà di collaborare per il bene dell'isola. Non sono affatto permaloso ma consentitemi di respingere al mittente tutte le accuse infondate che ci sono state rivolte, non tanto per iscritto bensì con il "parlare dietro". Quanto alla proposta di riservare alle attività subacquee e di balneazione degli spazi, questa mi trova perfettamente d'accordo, ma ovviamente non in punti strategici per la pesca come ad esempio la secca della Croce o l'area di Capel Rosso, perché non possiamo interdire alla pesca gli spot migliori. Lo ripeterò fino alla noia, stiamo parlando di tre giorni di bassa stagione, durante i quali portiamo sull'isola oltre 800 persone tra partecipanti, familiari e spettatori. Eh già, forse non sapete che vi sono diverse persone che vengono appositamente sull'isola semplicemente per godersi lo spettacolo dello Start della gara da Giglio Porto e quest'anno anche dal Campese, o per godersi la porchettata del venerdì o la cena del sabato, che, da sempre, offriamo indistintamente a tutti gli avventori, chiunque essi siano, non facendo alcuna distinzione tra iscritti alla gara, (ovviamente gli unici paganti i quali potrebbero anche aver qualcosa da ridire ma non ciò non è mai accaduto), semplici curiosi, turisti, velisti, anziani, badanti, ormeggiatori, subacquei e, soprattutto, gigliesi. Faccio poi presente in merito a quest'ultima fattispecie, che noi siamo felicissimi di questo, accogliendo tutti a braccia aperte. Ma bisognerebbe che qualcuno si prendesse finalmente il disturbo di leggere anche l'altro lato della medaglia, che rivela che per far sì che ciò possa accadere ogni anno acquistiamo il triplo del necessario tra cibarie, bevande, piatti, bicchieri, posate. Spese che potremmo tranquillamente dimezzare, ma che sosteniamo invece con somma gioia perché vedere quella che prima era una semplice gara di pesca essersi trasformata in una vera e propria festa di paese è per noi motivo di grande orgoglio. Venendo poi al contenuto della ordinanza emessa dalla Capitaneria di Porto ed al consiglio rivoltoci di chiedere l'emissione di un provvedimento meno restrittivo, mi vedo costretto a ripetermi nel ribadire che non abbiamo alcuna facoltà di influire sul contenuto del la Ordinanza. Passando infine alla questione delle difficoltà causate dalla Ricciola Cup alle attività locali, abbiamo avuto la netta impressione che vi sia stata una forte strumentalizzazione del problema poiché sappiamo tutti perfettamente che mai è successo (e mai succederà) che la Capitaneria di Porto abbia irrogato una sanzione a chi ha continuato le proprie attività anche in presenza dei divieti. Spero di aver chiarito tutti i punti, per chi volesse confrontarsi o anche solo dare consigli questi sono i miei recapiti: info@ricciolacup.it - 334/3771391. Un saluto a tutti. Ricciola Cup Il Presidente Avv. Massimiliano Baroni
Penso che le manifestazioni come la Ricciola Cup possano essere buone occasioni per lo sviluppo turistico dell' Isola del Giglio, trovo però che anche le lamentele del sig. Baffigi verso l'ordinanza della Capitaneria (e mi sembra chiaro non verso gli organizzarori della manifestazione) siano degne di considerazione poiche' se un turista avesse prenotato un soggiorno sull'isola in quei giorni non penso sarebbe molto contento di non poter entrare in acqua... Basterebbe un compromesso che possa salvaguardare l'interesse di tutti.
Da turista e amante dell'isola non posso non essere d'accordo con il signor Aldo Baffigi. Ho letto l'ordinanza della guardia costiera che vieta qualsiasi tipo di attività per i tre giorni della gara , questo sicuramente nega la possibilità di lavorare a tutti coloro che hanno attività legate al mare e nega anche ai turisti di usufruire le opportunità che tali attività offrono. Nemmeno il bagno in mare!!! Quindi ben venga la " Ricciola cup" ma l'ordinanza va sicuramente rivista e modificata.
Leggo con curiosità i commenti dove, come da abitudine tutta italiana, ci si concentra più sui colpevoli che non sulle possibili soluzioni di un problema. E' evidente che l'Ordinanza, a prescindere dalla sua legittimità, sia stata scritta male, anche perché si pone in contrasto con leggi dello Stato che dubito possano essere essere derogate da un atto amministrativo, considerata anche la gerarchia prevista per le fonti del diritto. Ma, a prescindere da questo, visto che i Diving sono indubbiamente una risorsa per l'Isola, così come lo è anche la Ricciola Cup, sarà il caso di sedersi a tavolino durante il prossimo inverno e concordare alcune zone dove durante i giorni della Ricciola Cup i sub possano immergersi con serenità e dove sia interdetta la pesca? ...magari tenendo conto delle caratteristiche dei fondali e delle rispettive esigenze?. Basterebbe, forse, un po' di collaborazione per evitare curiose Ordinanze che se applicate alla lettera avrebbero scontentato tutti.
Egregio sig. Massimiliano Baroni rispondendo al suo commento sulla mia richiesta di revoca dell’ordinanza per la ricciola Cup le voglio far notare che io non mi sono eretto a paladino dei diritti dei bagnanti ai quali comunque durante i giorni dello svolgimento della gara è stato negato il diritto di fare il bagno così come è stato negato ai subacquei il diritto di fare immersioni ed ai pescatori di andare a pesca su tutto il “periplo dell’Isola del Giglio” Spiagge comprese, ma mi sono fatto portavoce di un diffuso malcontento che l’ordinanza della Guardia Costiera ha generato fra gli abitanti i turisti ed i subacquei presenti sull’Isola durante i giorni della gara. Le confermo inoltre senza ombra di dubbio che io al mio portafoglio ci tengo e sfido chiunque ad asserire che non tiene al proprio portafoglio. Per quanto riguarda gli interessi economici dell’Isola ci tengo a farle sapere che organizzerei una Ricciola Cup ogni settimana (magari qualche edizione anche a Giglio Campese). Quando lei afferma che Ricciola Cup ha sempre consentito a tutti i Diving, bagnanti, turisti, ecc. di continuare normalmente le loro attività con l'unica accortezza di usare una maggiore prudenza per evitare incidenti le voglio contestare il fatto che non spetta a lei consentire di svolgere le attività di cui sopra ma alla Guardia Costiera, attività che con l’Ordinanza di cui sopra ha negato. Forse credo che sia necessario ricordarle cosa c’è scritto nell’ Ordinanza suddetta: Il Capo del Circondario Marittimo di Porto Santo Stefano RENDE NOTO che dalle ore 07.00 alle ore 20.00 dei giorni 05,06 e 07 Ottobre 2023 (riserva 26,27 e 28 ottobre 2023), la zona di mare distante un miglio dalla costa per tutto il periplo dell’Isola del Giglio sarà interessata da una gara di pesca in mare. O R D I N A Articolo 1 Interdizione del campo di gara Durante lo svolgimento della gara nel periodo e nelle zone di mare di cui al rende noto, sono vietate le seguenti attività: • praticare la balneazione e comunque accedervi; • effettuare attività di immersioni subacquee; • svolgere attività di pesca; • ogni attività connessa all’uso del mare non espressamente autorizzata. Per terminare questo commento le voglio dire che non ho nulla da eccepire all’organizzazione della Ricciola Cup all’Isola del Giglio e sono convinto che non siete stati voi a chiedere delle disposizioni così restrittive da diventare inaccettabili ma per il prossimo anno mi raccomando chiedete alla Guardia Costiera di emettere un’Ordinanza che non leda i diritti di nessuno. Aldo Baffigi
Però, permaloso e mica poco il responsabile dell'organizzazione della gara. "....... ricciola Cup ha sempre consentito......"!!! Ma le sembra normale scrivere questo??? Manco foste voi gli organi di controllo deputati a far rispettare l'ordinanza. La posizione di Aldo Baffigi altro non è che quella di decine di operatori economici che vuoi per l'ubicazione della propria attività, vuoi per la tipologia, risentono in maniera marginale dei benefici economici, immediati e futuri, derivanti dalla manifestazione da voi organizzata. Che pure ci sono e tutti credo abbiamo ben presenti. Mi sembra un concetto molto elementare e facile da capire. Pensi un po' se tale ordinanza fosse stata fatta rispettare alla lettera che frotte di turisti avrebbero scelto di venire al Giglio, sapendolo, nel week end appena trascorso. Come avvocato le pongo poi una domanda. Ma se, in presenza di una simile ordinanza di divieto, accadesse un serio incidente ad una imbarcazione sia di proprietà che a noleggio, che non avrebbe titolo per uscire in mare, cosa succederebbe??? Siamo sicuri ad esempio che le assicurazioni si farebbero carico di quanto dovuto. Per non parlare poi delle eventuali responsabilità penali. Mi creda, nessuno vuole che vi trovate un altro posto dove svolgere questa manifestazione. Chi scrive non è un facinoroso ecologista contrario a prescindere a questo tipo di manifestazioni, avendo praticato per molti anni attività di pesca subacquea al Giglio e con risultati tutt'altro che disprezzabili. Si tratta solo di trovare un equilibrio tra le esigenze dei partecipanti alla gara e quello che è il normale svolgersi di tutte le attività turistiche che al mare sono legate. Perché non prendere in considerazione, ad esempio, di spostare la gara di qualche settimana in avanti in un periodo nel quale tutte quelle attività sono in pratica terminate? Oppure, come ho già scritto a commento del post di Aldo Baffigi, delimitando e alternando nei due giorni, il campo di gara. Con un po' di buona volontà e con la collaborazione di tutti le soluzioni si trovano. Non conosco invece il perché si sia verificato il problema della mancanza di carburante. Così, a pelle, mi sentirei di darle ragione in tutto e per tutto su questo. Però, ripeto, non so quale possa essere stato il problema e, per natura, prima di farmi un'idea precisa, le campane mi piace sentirle suonare tutte.
Rispondo a Franca Melis: ciò che ci ha maggiormente delusi è il fatto che il confronto da lei auspicato vi è stato tra me è l'autore della richiesta di revocare la autorizzazione della gara, e vi è stato prima che venisse inviata la suddetta richiesta. Ho spiegato chiarissimamente che Ricciola Cup ha semplicemente presentato la domanda di autorizzazione e che nel presentare la domanda non aveva alcun potere di mettere bocca sui contenuti della autorizzazione eventualmente concessa. Nonostante le mie esaudienti spiegazioni la richiesta di revocare la autorizzazione è stata inviata lo stesso, quindi il confronto è stato perfettamente inutile. Per quanto riguarda l' invocato incontro con tutti gli esercenti locali, noi siamo a disposizione.Ci tengo comunque a precisare che d'ora in poi, nel caso decidessimo di continuare ad organizzare la Ricciola Cup al Giglio, non accetteremo contributi volontari da nessuno, in modo tale da asciugare il più possibile le malelingue. Concludo per ribadire un concetto a noi molto caro: aiutarci ad organizzare questo evento deve essere un piacere, non una costrizione o un "sentirsi obbligato" o un do ut des con pretese sempre più pressanti. Chi vorrà darci una mano sarà sempre accolto a braccia aperte ma chi lo volesse fao solo per tornaconto personale con noi non troverà sponda. Lieto dello scambio di vedute la saluto cordialmente. RICCIOLA CUP Il Presidente Avv. Massimiliano Baroni
Ho letto con amarezza l'articolo del presidente della Ricciola Cup. Forse un approfondimento delle questioni trattate, con i diretti interessati, avrebbe potuto chiarire molte cose. Che il medico non abbia prescritto l'obbligatorietà di svolgere la Cup al Giglio, è scontato, ma non mi è sembrato carino il modo. Credo che abbiamo ricevuto versioni in contrasto, sia noi che voi, oppure ci sono situazioni che non conosciamo. Credo che un confronto tra le parti sia più che consigliato. Propongo una riunione che permetta al direttivo della Cup e ai commercianti, di trovare i punti oscuri e quelli chiari al fine di migliorare una manifestazione che è un simbolo, da anni, dell'isola.