IL TAR DA’ RAGIONE AD AIT
Il ricorso dei proprietari di Giannutri è stato respinto dal TAR. I cittadini dovranno adeguarsi alle richieste del gestore
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Toscana ha respinto il ricorso di alcuni proprietari di abitazione dell'isola di Giannutri che si erano riuniti in una class action amministrativa, con l’intento di dimostrare che le richieste di pagamento della tariffa idrica non erano dovute, e che il pessimo stato delle condutture idriche dell’isola dipendeva dalla cattiva manutenzione pubblica.
I ricorrenti, che si dichiaravano vessati dalla Pubblica Amministrazione, sono stati giudicati inadempienti nei pagamenti e il TAR ha riconosciuto la bontà dell'azione di mediazione portata avanti dal Comune di Isola del Giglio e da AIT tra cittadini e gestore (Acquedotto del Fiora), precedente al ricorso dei cittadini e, successivamente, efficace la linea difensiva degli Enti pubblici (per conto di AIT svolta dall’avvocatura interna).
Due anni fa fu stilato un protocollo d'intesa per risolvere la questione delle tubazioni idriche a Giannutri, in cui si dava la possibilità ai cittadini di pagare al gestore, in maniera dilazionata e in tempi accettabili, gli oltre 100mila euro di debiti accumulati fino a quel momento. Ma molti cittadini e il loro Consorzio Isola di Giannutri non accettarono la mediazione e anzi, fecero ricorso.
Oggi quel ricorso si ritorce contro di loro, poiché i giudici del TAR hanno riconosciuto, come sostenuto da Comune, AIT e gestore, che le conduttore sull’isola di Giannutri sono private e quindi la loro manutenzione e il relativo costo spetta ai proprietari.
Ad oggi resta comunque aperto il tavolo di discussione presso la prefettura di Grosseto per risolvere il problema dei servizi idrici (acquedotto e fognatura) dell'isola di Giannutri. Grazie a questo tavolo, si potrà riprendere il dialogo tra i soggetti privati e gli enti pubblici, rappresentati dal direttore di AIT, Alessandro Mazzei, dal sindaco di Isola del Giglio, Sergio Ortelli, dal presidente di Acquedotto del Fiora, Emilio Landi e dall’ad Aldo Stracqualursi, i quali hanno sempre ribadito la volontà di ripartire dal Protocollo di Intesa, opportunamente aggiornato in base alla sentenza del TAR e a quelle attese per i prossimi giorni da parte del Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche.
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