IL RE DEL RIPONE
Per ricordarTi caro Ilo, non si può non andare indietro di qualche anno e ripensare a quei meravigliosi pomeriggi estivi al Campese, quando, mentre il sole dipingeva una spada di fuoco sul golfo, gli scogli del Fondaccio si riempivano di gente in attesa del Tuo spettacolare "capolingiù" dal Ripone. Che Tu, da sapiente "attore" quale eri, ci facevi sospirare e desiderare con trepidazione e ansia. Tu, in attesa del momento propizio, magari dell'onda giusta vista la scarsità del fondale come i messicani ad Acapulco, con i piedi ben piantati su quel granito e con quel fisico statuario alla Johnny (Tarzan) Weissmuller che madre natura Ti aveva dato e che tanto piaceva alle ragazze dell'epoca.
Sei stato in questo, "esempio scellerato" per alcuni di noi, ragazzetti a quel tempo, all'insaputa dei nostri genitori che ci facevano invece, tranquilli e abbronzati sotto agli ombrelloni di Veo. Poi, all'improvviso, un sussurro inizió a circolare per i vicoli del Castello. Ilo ha "messo la testa a posto". Il motivo??? La stupenda storia d'amore sbocciata e coltivata nel tempo, con Maria Luisa, nostra meravigliosa insegnante alle scuole medie. Una storia, a quel tempo, quasi da "rotocalco gigliese". Roba quasi da far impallidire quella tra Liz e Richard. Ma che aveva invece radici così profonde da durare per tutta la vostra
vita. Ora, caro Ilo, in fondo a questo Tuo ultimo tuffo non troverai le calde e calme acque del Campese, ma Lei si, la troverai ad accoglierti a braccia aperte. E tu, di sicuro, non avrai problemi ad aprirle. Il Tuo "volo d'angelo" dal Ripone era fantastico.
Riposa in pace Ilo Danei, (di Panzallegra), amico mio.
Non si poteva ricordare Ilo meglio di così. Se io posso dire che il Giglio mi ha dato tutto, lo devo anche all' abbraccio gioioso con cui fui accolta, nel lontano 1956, dai miei nuovi compagni delle elementari. Fra tutti spiccava proprio Ilo, che trasformava l' ingresso a scuola in un avanspettacolo, con la sua intelligente ironia e la sua naturale allegria.