Come parte chiamata in causa dalla Signora Paracchini nell’intervento del 27 ottobre 2009, approfitto di questo spazio che gentilmente Giglionews ci mette a disposizione, per riferire quanto segue:

Tralasciando gli altri punti, che non è mio compito controbattere, vorrei portare a conoscenza della Signora e degli altri Lettori che la sede della Autolinee Brizzi è circoscritta dalle mura del proprio edificio; additarci di aver reso la zona, una discarica è un’accusa un po’ troppo pesante però, credo che la Signora, per un mero errore dattilografico avrebbe voluto scrivere: “Dove la sede della Autolinee Brizzi”.

Nella zona anzidetta ci sono altre aziende che esercitano e che dovranno esercitare la propria attività, ma, l’Autolinee Brizzi, è l’unica che ha un cartello che mostra la propria identità.

Effettivamente, anche se con profondo rammarico, condivido quanto riscontrato dalla Signora ma credo che la causa di tutto si possa trovare nel fatto che, trattandosi di spazio destinato a futura zona industriale e non essendo ancora stabilito come deve essere organizzata, oltre al fatto che l’attuale strada sterrata non garantisce un punto di riferimento per le varie zone, autorizza chiunque a utilizzare lo spazio come “terra di nessuno”.

Per quanto riguarda le zone a noi limitrofe, è già attiva da tempo una procedura di riordino, ancora prima delle Sue osservazioni, è certo però, che non possiamo rimuovere gli oggetti a noi non appartenenti.

Mi fa piacere che la Signora abbia reso pubbliche le sue osservazioni sperando che, chi di dovere, possa contribuire a far mantenere la zona dell’Allume, un ambiente ordinato e decoroso.

Invito la Signora, come accade in una nota trasmissione televisiva, a fare un nodo al fazzoletto e, al suo ritorno sull’isola, di ripassare da queste zone per vedere quanto è stato fatto e magari, suonare il campanello per darci la possibilità di offrirle un caffè!

Cordiali saluti, Alessandro Brizzi.