Ritenendo di aver fornito informazioni totalmente vere e non solo a metà, invito chi fosse interessato a leggere il sito dello sportello energia della Regione Toscana (VISUALIZZA LINK) da cui cito "in caso di impianto sottoposto a DIA da realizzarsi in area con un vincolo paesaggistico, a norma del Dlgs 42/2004, dovrà comunque essere acquisita la relativa autorizzazione paesaggistica".
Pertanto il cittadino commissiona e paga il tecnico, aspetta i tempi tecnici e solo poi scoprirà se "Siena" ritiene l'impatto del pannello sul suo tetto autorizzabile. Perché, Sig. Buzzichelli, il punto che forse non le è stato ben chiarito non è se "Siena" si oppone o meno, ma che "Siena" DEVE proprio AUTORIZZARE!
Un'ultima precisazione: l'impatto ambientale cui si fa riferimento ha solo un punto di vista paesaggistico non ecologico, per cui la solita "Siena" non è tenuta a curarsi della differenza di inquinamento tra un tetto fotovoltaico e una centrale a gasolio.
Questo per ulteriore chiarezza
Alessandro Centurioni
Assessore Lavori Pubblici
Alessandro Centurioni, Assessore
Autore: Alessandro Centurioni, Assessore
1 Commenti
Rifletto sulle su ultime parole ed aggiungo:
ma "Siena" ha mai potuto vedere quano è "ben inserita nel paesaggio del giglio" la centrale elettrica??? Questo naturalmente senza doversi occupare dell'inquinamento che produce perchè questo è un problema del Ministero dell'Ambiente.
Mi viene da riflettre anche sul fatto che le Soprintendenze sono sotto l'egida del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e nella loro carta intestata troviamo " Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico, artistico ed ETNOANTROPOLOGICO per le province di .....
Ora, sotto l'Aspetto Etnoantropologico, non dovrebbero tutelare anche l'ambiente in cui vivono le le persone??????
Sempre senza polemica ma costruttivamente.
Antonio Malanima