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Alluvione Campese: una difesa sterile tipica di una minoranza, ora al governo dell'isola

Comunicato della Minoranza Consiliare
"ORGOGLIO GIGLIESE"

ALLUVIONE CAMPESE: UNA DIFESA STERILE
TIPICA DI UNA
MINORANZA, ORA AL GOVERNO DELL'ISOLA

Osservo con grande stupore come le critiche rivolte all'attuale maggioranza, nate dal comune sentimento della maggior parte dei cittadini di Campese, non vengano accettate. La maggioranza continua a esprimersi con toni e termini propri dell'opposizione, dimenticando che da circa otto mesi i ruoli si sono invertiti. Oggi, le stesse azioni che in passato contestavano alla precedente amministrazione sono una loro piena responsabilità, mentre il mio ruolo è quello di vigilanza, controllo e proposta, come ho sempre fatto.

Per dieci anni - e non quindici, come falsamente affermato, poiché sono stato eletto nel 2014 - ho avuto l'onore di far parte di una maggioranza operativa e concreta. Dopo l'alluvione del 2012, ho maturato il desiderio di risolvere definitivamente il problema delle esondazioni del "Fosso della Botte".

Oggi, a otto mesi dall'insediamento della giunta Schiaffino, non si sa ancora nulla del progetto. Non c'è stato alcun incontro con i nuovi vertici del Consorzio di Bonifica, né risultano contatti con i precedenti, con cui avevamo gettato le basi per quella che sarebbe stata la più importante opera per l'Isola del Giglio: il progetto di messa in sicurezza idraulica del Fosso della Botte, con il rifacimento del ponte sulla Strada Provinciale e l'allargamento dello scatolare di contenimento del fosso in località Giglio Campese. Il percorso è arrivato allo stadio finale: ora l'opera deve solo essere finanziata.

Se in passato non sono riuscito a concretizzarla, non è certo stato per demerito. Ora tocca a voi, e questo mi preoccupa, perché nell'attuale maggioranza non è minimamente rappresentata la frazione di Campese. Con profondo rammarico noto inoltre che, nel giorno dell'alluvione, il sindaco - responsabile della Protezione Civile Comunale - non si è nemmeno recato sul posto, un gesto che sarebbe stato doveroso per rispetto verso i cittadini gigliesi colpiti.

Mi fermo qui, ma la questione non finisce qui. Chi mi conosce sa che alle parole scritte preferisco sempre quelle dette in faccia, di persona.

Il Consigliere
Cosimo Riccardo Pini