I contenuti dei post nella rubrica "Dite la Vostra" di questo giornale sono opinioni personali ed informazioni non verificate provenienti direttamente dai rispettivi autori che se ne assumono totalmente la propria responsabilità. La redazione GiglioNews si dissocia preventivamente dai contenuti che dovessero offendere o ledere la dignità di soggetti terzi, fermo restando il diritto di rettifica ai sensi della legge n. 47/1948. (n.d.r.)
Ancora sulla sentenza Concordia
Lo so che è chiedere troppo leggermi, ma chiedo di perdere un po’ di tempo a chiunque interessi realmente l’isola, al fine di capire quale momento, personalmente devastante, stiamo vivendo.
Nelle motivazioni della sentenza che non riconosce la provvisionale di 20 milioni di euro chiesti dal Comune di Isola del Giglio, sconvolgenti le interpretazioni che i giudici danno punto per punto a tutte le richieste.
Franca Melis mai banale. Un abbraccio.
Più che un grillo parlante, perché se così fosse sarebbe troppo essere la voce della coscienza di molti, mi piacerebbe essere considerata più Pasquino, non ho statue a cui attaccare le mie scritte a volte satiriche ma molto spesso fonte di dispiacere per me, visto come stanno andando le cose, non solo all'isola intendiamoci, ma nel BEL PAESE. Statue benché ve ne siano non mi permetterei mai di attaccarci qualcosa, alla madonnina gli si rompono le dita, non vorrei che cascasse l'uomo che guarda il mare con tutta la ruggine che ha già d'intorno.
MA QUALI SCUSE? … E PERCHE’ MAI DOVRESTI SCUSATI? Ma quali scuse? Perché mai dovresti scusarti (permettimi di rivolgermi a te in tono cordiale), mia cara Franca, quando non fai altro che scrivere, per altro con grande garbo, cose giuste e sensate, senza mai (almeno così a me sembra) avvalerti di qualche usbergo di “copertura”, tipo l’alibi d’un naturale eccesso di campanilismo, che pure potrebbe essere consentito e tollerato? Con il leggerti (t’assicuro che la mia non è affatto una “captatio benevolentiae”), mi sembra d’individuare in te una inusuale “coscienza critica”, al cospetto di tante opinioni, valutazioni, pareri che sanno tanto di “casa”. Coscienza critica che, con le dovute proporzioni, per esempio, hanno caratterizzato uomini politici d’alto rango quale fu, ad esempio, un certo Ugo La Malfa, di cui ho avuto l’onore d’essere, “pro tempore”, Segretario particolare. Mai, una volta che, dopo averti letta, non mi domandi: “Ma questa ci fa od è veramente diversa dagli altri paesani ” che, per metterla in “celia”, non fanno altro che lamentarsi, accampando ingiustizie e soprusi, subiti da chi sa quali potestà superiori, afferenti le pubbliche amministrazioni, “prese all’ingrosso”, e, magari, “adattandosi” a lucrare, dietro interessati consigli professionali, addirittura sulla tragedia della Concordia, chiedendo e ricevendo indennizzi per danni esistenziali, a mio parere, tutti da dimostrare e, soprattutto, in diversi casi, del tutto indebiti od indovuti, in quanto niente affatto subiti o “percepiti”. Così è stato anche, a meno che non sia affetto da “traveggole” e non ti abbia mal interpretato, con quest’ultima tua presa di posizione, relativa allo “scorno” inflitto al Comune, attraverso la concessione di “risarcimenti” ridicoli od irrisori rispetto a quelli oggettivamente “sesquipedali”, inoltrati al Tribunale di Grosseto, in veste di parte “lesa” di Schettino, Concordia, Costa Crociere, Assicurazioni e quant’altri responsabili, diretti ed indiretti, del naufragio. Consentimi, cara Franca, di inserire una mia considerazione all’interno della tua, che l’ha ispirata. Uno dei massimi problemi del nostro Paese è quello d’avere, come sovente si dice, “una Giustizia giusta”, ossia l’applicazioni di provvedimenti (mi pare così si dica) giurisprudenziali, atti a consentire la collimazione tra spirito, sostanza, essenza della leggi ed effettualità di quel che praticamente li evidenzia. Giustizia giusta che, invece, troppo spesso non c’è dato constatare, in quanto la si vede applicata in modo “discriminatorio” per non dire di peggio, quasi fosse affetta da strabismo di natura socio-economica, atto a determinare, da una parte, la rispondenza letterale alla volontà del legislatore e, dall’altra, l’interpretazione “ad personam”. In fondo, è come, con preciso riferimento a quanto è scritto nelle aule dei tribunali, leggere che “La Legge è uguale per tutti”, per poi, a sentenza emessa, doversi consolare con la constatazione che “Se pure la Legge è uguale per tutti, la Giustizia non lo è”. Per fortuna non sempre è così. Anzi, nella maggior parte dei casi, i Tribunali, corrispondendo in pieno alle prerogative di imparzialità che ne costituiscono il presupposto, emettono sentenze giuste e collimanti rispetto all’oggettività dei fatti, sottoposti alla loro valutazione. Sentenze come quella dei risarcimenti al Comune di Isola del Giglio che, sempre che non ti abbia mal interpretata, tu ed io condividiamo pienamente, rispetto ad una generalità di persone che, se pure la condividono, alla stregua di quelle che la ritengono, parzialmente o totalmente, inadeguata, si guardano però dal farlo sapere. Peccato, cara Franca, che i “Grilli parlanti”, rifacendosi a Pinocchio, rischino di fare una brutta fine!
Dall'elenco manca ...... il prolungarsi "sine die" delle servitù legate ai lavori di bonifica dei fondali e del panorama inguardabile e rifuggente da parte di "potenziali" turisti che arrivano e/o stazionano al porto ._ Tralascio le giuste proteste di coloro che hanno sollevato il problema della rumorosità del cantiere ( o meglio di quell'assemblea galleggiante di pontoni, motobarche, navi, navette gru e gruette.