Egregio Signor Sindaco,
sono Andrea Lorenzetti un ragazzo di diciotto anni che vive a Marlia, un paese nella provincia di Lucca.
Ogni anno mi trovo a passare assieme alla mia famiglia le vacanze estive in quest' isola e più precisamente in località Campese e come ogni anno quando giunge il momento di partire me ne dispiaccio e vorrei che quelle due settimane fossero passate più lentamente.
Devo ammettere che sono più di dodici anni che io vengo qua, diciamo tranquillamente che ci sono cresciuto, e che questo mi ha permesso di osservare, giustamente con occhi da vacanziere, tutti i cambiamenti sociali, economici e edili che ci sono stati in itinere fino ad oggi.
Potrei parlare di evoluzione per gli edifici che sono stati recentemente terminati nella zona di Campese e per i nuovi che si stanno tenendo al Porto ma più che di questo, la mia attenzione si vorrebbe concentrare sugli altri due ambiti che ho citato a cui più che evoluzione addurrei il termine "involuzione".
Credo che il settore sociale e economico si implichino a vicenda, nella fattispecie che se i turisti sono molti l'economia gira e che se i prezzi sono gradevoli il "classico vacanziere" va dove il costo della vita è minore. Da poi a questa parte ho visto un drastico calo di turisti e purtroppo di giovani ragazzi come me. Credo che i resopnsabili di tutto ciò siano i prezzi e la mancanza di strutture per i giovani.
Per quanto mi riguarda il costo della vita al Giglio è alto almeno per me, e anche quest'anno la nostra macchina era carica di "viveri" al punto tale che era pressochè impossibile vedere col retrovisore, e che se non era per merito della "secunda sorte" potevamo andare incontro ad una multa.
Tutto sommato capisco il perchè dell'elevato prezzo (la materia prima, il trasporto) ma credo che, anche tenendo presente questo, rimanga comunque eccessivo e per esempio, una famiglia che per la prima volta viene qua priva come si suol dire della spesa, ignara di questo, se mi permette "problema", si trova a spendere la maggior parte dei risparmi nei generi alimentari. Inoltre, credo saldamente che, come si sente dai giornali e dalla televisione, i giovani siano il settore dove un'istituzione preferisca investire maggiormente.
L' Isola del Giglio manca completamente di divertimenti per i ragazzi; a Campese c'erano un pub e una salagiochi che, non so per quali cause sono stati chiusi e a rimetterci fondamentalmente siamo noi che ogni sera come quella precedente e del resto la successiva, dobbiamo ingegnarci sul da farsi. Lei forse penserà che c'è una discoteca a Castello ma io le domando: "E poi?". Molti ragazzi anche più piccoli di me non hanno la possibilità di tornare col pullman delle 02.15 e sono costretti a rimanere a Campese che come ho già detto, è priva di divertimenti; o meglio dopo mezzanotte il poco che c'era è terminato e si parla del così detto "coprifuoco": tutti ritornano nel proprio appartamento e addormentandosi, calano nel sonno il nostro silente Campese.
I ragazzi hanno bisogno di movimento, di animazione, di strutture dove possano divertirsi che vengano incontro a grandi e piccoli e il turista necessita di comfort, di benessere ma anche di relax che qua al Giglio non manca affatto. Quest'Isola è bellissima per il mare e la tranquillità ma da una parte deve essere anche più efficiente e per un buon fine talvolta è necessario rischiare.

Voglio che abbia preso questa e-mail a titolo informativo e perchè no, anche con la volontà di spronare a realizzare qualcosa in più.
In attesa di una risponsta le mando i mie più cordiali saluti.