Buon giorno,
credo di potermi ritenere un amico del Giglio, come si usa dire lo frequento “since 1972”, e come tale quotidianamente leggo la vs testata e le sue rubriche.
Non poteva certo sfuggirmi la lamentela sui “bancomat” e sul loro scarso funzionamento.
Mi corre l’obbligo di premettere che non alcun senso di polemica con gli estensori delle lamentele ma, pur non essendo un mio campo specifico di lavoro, mi sono documentato e ritengo corretto che tutti i gigliesi conoscano meglio “la storia del pastore”.

* I terminali non gestiti direttamente dalla Filiale della Banca:
- debbono per legge essere approvvigionati di denaro contante proveniente esclusivamente da Banca D’Italia;
- il servizio di trasporto lo deve fare una società abilitata in tema di sicurezza;

* Al Giglio non ci sono società abilitate a questo servizio e, giocoforza debbono venire da fuori (o se meglio volete dal continente);

* Durante l’inverno forse è relativamente più semplice (le corse sono poche) ma in estate anche trovare posto (andata e ritorno) su una corsa di traghetti, che non implichi dormire sull’isola, è certamente più complicato;

La presente non vuol essere una scusante degli Istituti bancari presenti sull’isola, che dovranno attivarsi per migliorare quanto di loro competenza, ma una domanda mi sorge spontanea:

* Come mai se si va in vacanza (in Italia o all’Estero) in luoghi ad alta valenza turistica, come spero si voglia ritenere il Giglio, si può e si paga con Bancomat e con Carta di Credito in tutti, ma tutti veramente, gli esercizi commerciali?

Forse se anche il Giglio, per rispettare le ambite e meritate 5 vele, si portasse a questi livelli di servizi per il turista e non solo (il servizio è valido anche per gli abitanti), queste problematiche, pur sempre da eliminare, sarebbero meno evidenti e forse nessuno si accorgerebbe che il terminale della Banca è temporaneamente fuori uso, (tanto non no ho bisogno).

Forse però questo sistema, ripeto usuale specialmente all’estero, creerebbe un altro problema ... ma è meglio lasciar perdere.

Il Giglio è bello, va conservato e, ove facilmente possibile, migliorato.

Con l’occasione porgo cordiali saluti
Antonio Malanima