Arcipelago Toscano, il futuro delle sette isole sta nella condivisione
Grande partecipazione per la giornata con Comuni, studiosi, associazioni, produttori
Finalmente l'Arcipelago toscano non si considera più solo come un insieme di bellissime singole isole, ma come una comunità che interagisce, si confronta, condivide progetti e strategie per il suo futuro, in nome della sostenibilità e della consapevolezza: perché è l'unica strada per scrivere il futuro. E’ questo il messaggio più forte che è uscito oggi da @trazionesostenibilità, una intera giornata dedicata all’Arcipelago Toscano, per discutere e programmare i temi legati al turismo sostenibile e alle produzioni agricole tipiche del territorio. Un evento che per la prima volta ha coinvolto insieme sindaci, vertici regionali, associazioni, studiosi e produttori locali, per confrontarsi, rilanciare e valorizzare le sette meravigliose isole toscane; un'esperienza che ha registrato una grande partecipazione e che, come annunciato dal direttore di Anci Toscana Simone Gheri, si riproporrà ogni anno. E nascerà anche uno spazio dedicato “Sportello Isole”, sul modello dell’analogo “Sportello Montagna“ di Anci, per mettere in rete e tenere aperto il dialogo tra tutti i soggetti interessati.
Il programma si è articolato in due parti, legate dall’unico filo del turismo e dell’ambiente: al mattino gli Stati generali del turismo sostenibile dell’Arcipelago, con gli interventi degli attori del pubblico e del privato nell’ambito del Progetto europeo Interreg MED WINTER MED; nel pomeriggio, un nuovo appuntamento del ciclo di incontri territoriali “ConosciAmo la Toscana Rurale”, dedicati alla promozione e alla valorizzazione delle produzioni locali di eccellenza, molte delle quali poco conosciute, organizzati insieme all’Accademia dei Georgofili.
In mattinata, insieme a tecnici e dirigenti regionali (Ente Parco, Toscana Promozione, Università di Pisa, Confesercenti) sono intervenuti tra gli altri gli assessori regionali al Turismo Leonardo Marras e alle infrastrutture Stefano Baccelli; il primo ha detto come l'integrazione tra le imprese sia “uno dei temi sui quali dobbiamo lavorare in un sistema di promozione che non sia auto-referenziale e coinvolga gli operatori"; il secondo ha sottolineato l’importanza della mobilità sostenibile, aggiungendo che “all'Elba serve un cambiamento radicale, con mezzi a minor impatto ambientale”. Dopo gli altri interventi, tutti di grande interesse, a fine mattinata si sono tenuti i quattro tavoli di lavoro, da dove sono emerse indicazioni concrete su mobilità e connessione, competitività, governance e promozione. A chiudere il presidente di Anci Toscana Simone Gheri, che tra l’altro ha esortato i sindaci a continuare sulla strada della collaborazione e a rivolgersi all'Associazione per ogni problema o proposta.
Nel pomeriggio il tema della sostenibilità si è declinato con quello dell’agricoltura e dei prodotti tipici, oggi considerato fondamentale anche per la promozione turistica. Nella prima parte sono intervenuti sindaci e amministratori: Marida Bessi sindaco di Capraia; Angelo Zini sindaco di Portoferraio; Davide Montauti sindaco di Campo; Walter Rossi assessore del Giglio; Niccolò Censi consigliere di Portoferraio; Nivel Anselmi consigliera di Marciana. Da tutti la sottolineatura di come sia particolare e difficoltoso coltivare la terra sulle isole toscane, prevalentemente montuose e fatte di terrazzamenti, dove è impossibile utilizzare grandi macchine agricole. Ed anche qui è emersa la necessità di fare rete e collaborare per promuovere i prodotti tipici, proprio a partire dalla loro specificità. Poi gli interventi dei produttori, che hanno raccontato le loro esperienze nei vari settori, ciascuno dei quali inquadrato da un punto di vista nutraceutico dagli studiosi dei Georgofili: vino, filiera ittica, miele, orticoltura, ovini e caseifici, olio, liquori e cosmetici, pane e dolci. Si è parlato tra l'altro anche di nuove economie collaborative e organizzate, come quella del Centro di Economia circolare di Gorgona, l’isola che ospita dal 1869 una colonia penale agricola, e della Cooperativa di Comunità, che promuove sull’isola del Giglio le attività tradizionali legate all’olivicoltura e alla pesca.
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