Assemblea lavoratori SIE: in programma uno sciopero
L’assemblea dei lavoratori della SIE ha deciso di intraprendere tutte le azioni necessarie per far fronte a quello che si ritiene un ulteriore ingiustificato passo verso la diminuizione di posti di lavoro e dà mandato alle Organizzazioni sindacali di categoria FILCTEM-CGIL, FLAEI-CISL, UILTEC-UIL di proclamare uno SCIOPERO di tutto il personale.
Acque agitate in casa SIE, azienda produttrice dell'energia elettrica all'Isola del Giglio, i cui dipendenti hanno deciso di non sottostare più alle decisioni unilaterali della società cercando di coinvolgere, attraverso le organizzazioni sindacali, la cittadinanza e l'amministrazione gigliese. Il Sindaco, interpellato, si è dichiarato disponibile fin da subito a qualsiasi tipo di mediazione nella vicenda.
"Dal 1947 la SIE produce e gestisce l’energia elettrica sull’isola - scrivono i sindacati di categoria - ed è di questi giorni la notizia annunciata dall’azienda, di voler esternalizzare a partire dall’8 gennaio 2018 la conduzione elettrica e meccanica della Centrale elettrica di Giglio Campese appaltandola ad una ditta esterna.
Tutto questo motivato da ragioni economiche che a nostro giudizio non hanno ragione di esistere.
La SIE in questo modo dà un altro colpo all’occupazione sull’Isola del Giglio perdendo in un solo colpo altri 4 posti di lavoro che si aggiungono ai quelli persi negli ultimi 10 anni, 11 in totale.
Dopo aver chiuso la ENNELLE, aver ridotto il personale a turno, abbandonato la gestione dell'illuminazione pubblica, aver trasferito l’ufficio commerciale a Campese con mille disagi per i cittadini, non aver reintegrato i recenti pensionamenti ed aver fallito e negato per propria responsabilità il passaggio di competenze e professionalità presente fra i lavoratori, 4 lavoratori lasceranno la SIE (più altri 2 nel corso del 2018) e non saranno reintegrati.
La SIE detiene praticamente il monopolio della produzione dell’energia elettrica all’isola del Giglio ed opera in regime di concessione pubblica per quanto riguarda la distribuzione di energia elettrica.
L’AEEG riconosce alla SIE una integrazione tariffaria sulla produzione del Kilovattora che si riversa sulla bolletta di tutti i cittadini italiani come oneri generali di sistema, e per questo è insostenibile che si faccia della produzione locale il propulsore di un obiettivo societario finalizzato solo alla produzione di utili aziendali.
La SIE non è un azienda in crisi, gli obiettivi devono essere anche sociali e occupazionali.
L’appalto che verrà affidato, aprirà una crepa nella struttura organizzativa della SIE e allontanerà la società dalle attività distintive ed esclusive, che ha ed ha avuto sull’isola.
Il privarsi di competenze eccellenti presenti all’ interno della centrale purtroppo dà il segnale anche di una incapacità gestionale e di visione prospettica di dirigenti e responsabili, ed il progressivo depauperamento delle professionalità impedirà anche per il futuro una possibile occasione occupazionale per i giovani del posto.
I dipendenti, la comunità Gigliese, le Istituzioni locali devono essere a conoscenza dello scenario che si sta prefigurando in una azienda che fino a pochi anni fa dava lavoro locale a 30 dipendenti diretti e anche ad alcuni indiretti.
A tal proposito riteniamo fondamentale il coinvolgimento attivo dei cittadini, e dell’Amministrazione Comunale, alla quale richiederemo subito un incontro ufficiale.
Gli accordi di programma recenti per un’Isola del Giglio “smart”, potranno essere un'occasione per tutti; arrivarci con una Società forte ed efficiente è una sfida che evidentemente non interessa e appassiona chi ha la guida attuale.
C’è bisogno di una capacità imprenditoriale in grado di garantire continuità di occupazione e sviluppo per la comunità e i dipendenti e le organizzazioni sindacali saranno come sempre disponibili a condividere progetti seri che non sappiano solo tirare a campare, iniziando l’anno nuovo con uno spezzatino dal futuro improbabile".
La disponibilità dell'Amministrazione comunale - Il sindaco Ortelli, fuori sede perché impegnato con le esequie in forma privata del sen. Altero Matteoli, informato direttamente dai sindacati di settore, si è subito attivato non solo per incontrarli ma soprattutto per chiedere all'azienda un confronto urgente per fare chiarezza sulla vicenda.
Trovo assolutamente vergognoso questo comportamento, da parte di un'azienda che da anni ha lavorato e prosperato, sull'isola. Sappiamo tutti quanto costa agli isolani l'energia elettrica. Non credo nella crisi della SIE, poichè non avendo altri gestori che avrebbero potuto fare concorrenza sull'isola, ha potuto tranquillamente lavorare senza sentire alcun disagio. La richiesta di un'ulteriore diminuzione del personale, senza contare coloro che sono andati in pensione e non più sostituiti, oggi l'azienda vorrebbe chiudere baracca e burattini lasciando l'isola e a casa persone con famiglia, impegni economici e altro.