Gentilmente ospitato dalla redazione di GiglioNews, mi è venuta l'idea di scrivere, di getto e dal cuore, alcune considerazioni sulla splendida giornata di calcio giovanile che si è svolta domenica 5 maggio, al Campo Sportivo G. Mibelli, tra le rappresentative calcio Misericordia Isola del Giglio e ASD Alberese. Scrivo in forma anonima non perché mi vergogni né tantomeno per altri motivi, non sono Gigliese ma è 13 anni che "sono" al Giglio per una buona parte dell'anno.
Vorrei rendere il giusto tributo, oltre che un ringraziamento, a tutti i dirigenti, collaboratori, allenatori e addetti ai lavori che si sono adoperati affinché la giornata di domenica sia riuscita alla perfezione. Più in particolare, ma solo perché lo conosco da tantissimo tempo, ancor prima di venire al Giglio, volevo spendere due ulteriori parole nei confronti di Marcello Brothel, che è riuscito a trasmettere la passione "calcistica" che lo contraddistingue, con serietà, piccoli sacrifici e dedizione, ai ragazzi dell'Isola.
Io domenica sono stato presente una manciata di minuti al campo, insieme a tanti genitori, parenti e amici, a guardare i ragazzi giocare e devo dire che ho fatto un tuffo nel passato e sono tornato bambino. Ho notato negli occhi dei ragazzi Gigliesi sfumature di emozione, competizione, tensione, fierezza e tanta voglia di giocare e far vedere a tutti che anche "loro ci sono". Magari hanno meno opportunità delle scuole calcio in terraferma, in provincia di Grosseto, meno emozioni, meno abitudini da spendere, sopratutto per un fattore logistico.
Domenica però questo Gap logistico è stato ampiamente colmato dalla bravura dei ragazzi sul campo ma sopratutto dalla bravura del gruppo di istruttori/dirigenti che hanno fatto lampare negli occhi dei bimbi tenacia, allegria, tensione, sudore, ardore, tutto trasformato poi in "gioco istintuale liberatorio" riconducibile al gioco del calcio, con estrema allegria e felicità.
Occasione rara e unica per i bimbi gigliesi, di esibirsi con allegria e concentrazione davanti a genitori, parenti e amici, con addirittura la musica della Champions League all'entrata in campo che ha fatto scorrere un brivido sulla pelle sia ai ragazzi che ai presenti. Guardate che questa cosa non è facile, né da ottenere né da realizzare, con un lavoro sul campo svolto il più delle volte in condizioni poco favorevoli.
Per cui volevo rivolgere il mio ringraziamento a Marcello Brothel e a tutti i collaboratori che con bravura, pazienza, dedizione e piccoli sacrifici mi hanno fatto ritornare bambino sul campo; con questa bella attività ludico motoria, sono riusciti a trasformare per una giornata, e speriamo per tante altre ancora, i bambini Gigliesi in Supereroi.
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