"Un sonetto del 1898 dedicato all'isola del Giglio iniziava con i versi Sei sterile e sassosa e d'ogni lato dei Toschi il mar ti lambe e ti circonda...
Che l'isola, a un primo impatto visivo, possa suscitare una tale impressione può essere facilmente comprensibile, soprattutto se si considera la sua natura fisica, praticamente un ellissoide di roccia granitica emergente dal mare, con un aggetto di natura calcarea a occidente, il promontorio del Franco. Quindi altrettanto condivisibile che, chiunque si sia interessato allo studio delle vicende isolane, non ne abbia mai considerata, come caratteristica principale, qualsiasi tipo di produzione agricola su vasta scala." ...
... "Un attento e più meditato esame di varie fonti potrebbe invece essere indicativo di una chiave di lettura totalmente opposta, ovvero che, nonostante lo scosceso, scarso e apparentemente improduttivo suolo gigliese, il principale motivo che ha determinato la continua presenza umana nell'isola sia stato proprio uno spiccato interesse per le produzioni agrarie."
Con l'articolo che vi proponiamo (vedi sotto), pubblicato sulla rivista "Argentariana" del Centro Studi Don Pietro Fanciulli di Porto Santo Stefano (numero 26 – Anno VII – Giugno 2023), Armando Schiaffino ci propone una ricostruzione dell'economia isolana nei secoli passati legata fondamentalmente al suo vino ed al suo granito.
Un'antropologia tutta da scoprire e da capire. Illuminante, su questo percorso, il saggio appena letto. Solo chi sa regredire nello spirito dei nostri avi può farci con-vivere con loro. E bere nello stesso calice di saggezza. Grazie Armando. Fiorella