Proprio in questi giorni si osserva un risveglio della natura e non solo gli appassionati avranno apprezzato le fioriture ed i profumi sull'isola, forse più tardi, per una stagione primaverile particolarmente secca, ma certamente gradevole.

Il G.I.R.O.S. – Gruppo Italiano Ricerca per le Orchidee Spontanee,  ha proseguito il lavoro di censimento delle specie e degli ibridi presenti sul territorio con riferimento a  quelle “precoci” (fine di marzo) e “tardive” (maggio).

Un fiore dalle forme spesso fantasiose e dai colori particolari che, pur ammiccando agli insetti impollinatori, ci attrae per il fascino misterioso che un po' di spirito di osservazione ed una buona macchina fotografica può rendere ancora più evidente.

In realtà la stagione per osservare la fioritura delle orchidee spontanee è molto più ampia, da dicembre a settembre per passare poi ad osservare le piccole foglie delle rosette basali o le piccole spighe con i semi e ricominciare presto la loro ricerca. Un piccolo tesoro del continente Natura che può ancora donarci sorprese e nuove scoperte.

Molte specie possono risentire della scarsa piovosità e della ventilazione caratteristica delle piccole isole e così ritrovarsi in anfratti fra le rocce o sotto piccoli cespugli spesso inosservate  per le dimensioni ridotte o per la colorazione che in alcune specie le mimetizza nell'ambiente naturale.

Il Gruppo, proveniente dalle Sezioni di Livorno e Firenze, si occupa di ricerca nell'Arcipelago Toscano dal 2002 e munito di macchine fotografiche e taccuini (su supporto informatico) ha completato la fase della ricerca sul territorio iniziato nell'aprile dello scorso anno.

Parte della ricerca, oggetto di una prima pubblicazione sul bollettino dell'associazione,  ha già fornito importanti risultati sul piano delle specie presenti sull'isola e presto saranno disponibili i dati definitivi del censimento.

Un ringraziamento per i soci del GIROS che nel corso delle loro attività non hanno lesinato nei contributi di geologia, botanica, entomologia e più in generale dimostrando competenza e professionalità, curiosità e passione che si è trasmessa a chi, come me, ha avuto l'opportunità di conoscerli.

Con l'occasione ringrazio il Comune di Isola del Giglio e la Proloco di Isola del Giglio e Giannutri per l'impulso dato alla fruizione dei sentieri storici che ha consentito di ampliare le zone di ricerca e studio anche in aree abbandonate da tempo e Sandro Brizzi per la cura e l'attenzione che dimostra nel proprio lavoro e per la capacità di utilizzare la vegetazione spontanea rendendola protagonista nelle sue “installazioni su strada”.