Centrale elettrica: S.I.E. risponde all'on. Basilio
On.le Sig.ra Tatiana Basilio,
la “S.I.E. S.r.l.”, preso atto del “messaggio” riportato su “Giglio News” del 15/7/15, concernente la Centrale Elettrica di Isola del Giglio, nonché di quanto successivamente pubblicato su Facebook, si limita ad osservare che le notizie e/o i commenti che vengono esplicitati non dovrebbero prescindere da una cognizione di ben precise realtà fattuali nonché di quel quadro normativo che disciplina la materia. Comunque, ed indipendentemente da ciò, ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero.
Nello specifico, e per Sua opportuna conoscenza, Le faremo pervenire copia del “Protocollo d’Intesa concernente un’ipotesi di realizzazione del progetto Smart Island”, sottoscritto presso i locali del Comune di Isola del Giglio in data 8/6/2015, con l’intervento del Sindaco, della “S.I.E. S.r.l.”, dell’Ente Parco dell’Arcipelago Toscano e dell’Acquedotto del Fiora (quali soggetti interessati), nonché di “Terna Plus S.r.l.” e di” IBM Italia S.p.a.” (quali soggetti realizzatori).
Le assicuriamo che la scrivente Società è molto sensibile ed attenta alle problematiche, inevitabilmente originate e connesse al funzionamento di una Centrale Elettrica alimentata a gasolio (peraltro a basso tenore di zolfo) e che essa si adopera per garantire e migliorare, così come ha sempre fatto, la qualità del servizio offerto. Non ultimo il rispetto dei limiti delle emissioni (fumi e rumori) che, costantemente monitorati, rientrano in quelli imposti dalle vigenti disposizioni.
Ove ritenesse utile un incontro con i nostri responsabili, mirato ad un sereno e costruttivo confronto su quanto in oggetto, manifestiamo la nostra disponibilità a raggiungerLa anche a Roma, o in luogo diverso da concordare, per compiutamente illustrarLe quel “modus operandi” a cui si è sempre attenuta la” S.I.E. S.r.l. “, a far tempo dal suo insediamento nell’Isola.
Ossequiosamente, S.I.E. S.r.l. (Il Presidente del C.d.A. Enzo Benucci)
COSE DELL’ALTRO MONDO! Cose dell’altro mondo! Quandomai, il Presidente d’una società, che fa regolarmente e legittimamente il mestiere per il quale è stata creata, sente il bisogno di, per così dire, dichiararsi disposto, quasi volesse giustificarsi, ad incontrare nella sede parlamentare che le è propria, un’onorevole “rampante” che, nel corso d’un’occasionale visita al Giglio, ha scoperto l’”acqua calda”, ossia un paio di sbuffi di fumo nero uscire dal “comignolo” d’una centrale elettrica di sua pertinenza, che funziona a gasolio a più o meno basso tenore di zolfo? C’è un’antico detto latino che recita letteralmente “excusatio non petita, accusatio manifesta”, che insinua in noi, che siamo un po’ maliziosi, un dubbio. Non e’ che, per caso, la S.I.E., si sia sentita chiamata in causa per una questione che, oggettivamente, politicamente e quant’altro, riguarda, con tutte le responsabilità che ne derivano la sola Amministrazione comunale? Non è che, per caso, la S.I.E., che fa il lavoro per il quale è convenzionata e che sta sul mercato (un mercato che, per il momento, non dovrebbe mancargli, viste le posizioni di molte Sopraintendenze, sostanzialmente contrarie all’installazione di centrali di produzione elettrica funzionanti a pannelli solari, di cui quella competente per il Giglio, non solo è all’avanguardia, ma avrà le sulle belle gatte da pelare al momento in cui diverranno operative le intese recentemente sottoscritte dall’Amministrazione isolana con TERNA), si senta “tirata per la giacca”, in quanto, per così dire, abbia lobbysticamente influenzato, nel corso degli anni, in via diretta od indiretta, le scelte della Comunità, in materia di prosecuzione tradizionale, "sic et sempliciter" delle forniture? Questo soprattutto perché, di fronte a molteplici sollecitazioni, rivolte, appunto, all’Amministrazione, da altri soggetti, meno autorevoli dell’onorevole Basilio, cui, immancabilmente, il Comune ha sempre fatto “orecchie da mercante”, mai mi risulta che la S.I.E. si sia pronunciata o abbia preso posizione in proposito, ovvero abbia indetto una conferenza stampa, magari ai “Lombi”, per spiegare le ragioni per le quali. logisticamente, paesaggisticamente, ecologicamente parlando, produrre o portare , al Giglio, energia alternativa, rispetto a quella “fabbricata” usando gasolio, sia economicamente sconsigliabile. Un’ultima domanda maliziosa per chiudere. Non è che, di fatto, senza formalizzazioni di sorta, sia “subliminalmente” o “telepaticamente” intercorsa, tra le parti, un’intesa cordiale”, per cui, in fondo, siccome il problema relativo alla “rottura di scatole” dovuta al rumore (inquinamento acustico) ed alla dispersione di residui da idrocarburi ed anidride carbonica nel contesto del territorio limitrofo (inquinamento ambientale) andava ad interessare la parte meno abitata e per meno tempo, nel corso dell’anno (Campese), poteva ben essere applicata la regola aurea ,che, poi, ha presieduto anche alla scelta della localiizzazione della palestra,ossia quella che dice che il danno procurato a pochi può giovare a molti (alla faccia della parità dei diritti fra i cittadini e fra gli uomini, intesi in senso più generale) ?