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Ciao, Johannes
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Ciao, Johannes

Raramente mi è capitato di conoscere una coppia che si amasse di un amore più indistruttibile, che vivesse un’unione più profonda di Johannes e Maria Stam. Nel loro modo luminoso di sorridere traspariva tutta la gioia di aversi l’un l’altro. Stare in loro compagnia è sempre stato un grande piacere per me, e credo per molti altri. Ho anche sempre ammirato la dedizione, la cura, il gusto impeccabile con i quali hanno costruito, restaurato e arredato abitazioni splendide in diversi luoghi del Giglio coltivando sogni di sublime bellezza e di pace.

Il 16 luglio Johannes, che al Giglio si faceva chiamare Giovanni, se n’è andato all’improvviso. Due, forse tre giorni prima avevo incontrato Maria in porto davanti al “Margherita”. Dopo qualche parola tra noi mi ha detto: “Vai dentro a salutare il mio amore!” Giovanni era seduto a un tavolo guardando il mare. Appena mi ha vista ha sorriso con dolcezza come sapeva fare lui. Ci siamo stretti la mano quasi senza volerlo, viste le regole del distanziamento, e dati tre baci in aria. Poi si è riavvicinata Maria e siamo stati così, raccolti a parlare per qualche minuto. Sono molto grata a Maria per quel momento così intimo e affettuoso.

Ho avuto la fortuna di incrociare la strada di Giovanni e Maria vent’anni fa, quando ricominciai a frequentare il Giglio. Rimasi affascinata dalla loro storia, da tutte le isole del mondo che avevano visitato partendo dall’Olanda per poi scegliere proprio il Giglio come luogo dove mettere radici. Sentivo anche che nutrivano sincero affetto e stima per il mio Giovanni. Così, accolta dai loro sorrisi, dalla loro ospitalità, è nata un’amicizia che mi è sempre stata molto cara. D’estate e d’inverno abbiamo trovato momenti per rincontrarci e parlare con confidenza e fiducia reciproca, ma anche per ridere, perché Giovanni amava scherzare. Anche di questo sono molto grata a entrambi.

Cara Maria, ti siamo vicini e preghiamo Dio di proteggerti.

Ciao Johannes, è stato così bello incontrarti. Il tuo nome resterà scritto sull’acqua di questo mare.

Caterina