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Concessioni demaniali: il Consiglio di Stato a favore di un'impresa grossetana

Concessioni demaniali: il Consiglio di Stato conferma il principio del legittimo affidamento a partire dal ricorso di un’impresa grossetana

La nuova sentenza conferma quello che Cna sostiene da anni: che ai rapporti di concessione instaurati prima del 2010 non può essere applicata la direttiva Bolkestein

Una nuova sentenza del Consiglio di Stato ribalta la situazione delle concessioni demaniali. E lo fa a partire dal ricorso presentato, circa 10 anni fa, dai titolari di una concessione della provincia di Grosseto. “Il Consiglio di Stato, chiamato ad esprimersi sulla situazione di un’impresa balneare nostra associata sulla base del ricorso fatto dall’agenzia del demanio - spiega Adalberto Sabbatini, presidente dei Balneari di Cna Grosseto - conferma quanto noi sosteniamo da tempo: che la direttiva Bolkestein non può essere applicata ai rapporti concessori instaurati prima del 2009, anno in cui la direttiva è stata recepita dall’ordinamento italiano con decreto”.

Il Tar, infatti, aveva accettato il ricorso dei titolari della concessione demaniale marittima e l’Agenzia del demanio si era rivolta al Consiglio di Stato, che si è espresso, il 13 gennaio scorso, confermando quanto già stabilito dal Tar e ribaltando, di fatto, quanto affermato dallo stesso Consiglio di Stato lo scorso autunno: “È una decisione - continua Sabbatini - finalmente in linea con le nostre osservazioni, perché da anni ci battiamo affinché siano riconosciuti i diritti ai titolari delle concessioni demaniali marittime. Si tratta di una vittoria non solo per l’impresa nostra associata, chiaramente, ma per tutto il settore balneare, che dà speranza verso una soluzione diversa di questa controversia che dura ormai da oltre un decennio”. Adesso Cna chiede al Governo e al Parlamento di tenere conto, nei prossimi lavori del tavolo tecnico istituito dall’Esecutivo, dell’orientamento del Consiglio di Stato.