Comune di Isola del Giglio Provincia di Grosseto
CONSIGLIO COMUNALE IL PROSSIMO 6 OTTOBRE
Si comunica che, in relazione al disposto del titolo III del D. Lgs. 267/2000 e smi, il Consiglio Comunale è convocato in seduta ordinaria nella sede consiliare, in prima convocazione per le ore 18:00 del giorno 6 Ottobre 2014, in seconda convocazione per le ore 18:00 del giorno 7 ottobre 2014, per trattare gli oggetti segnati come da elenco seguente:
- Approvazione verbali delle precedenti sedute consiliari del 9 e 18 settembre 2014;
- Eventuali comunicazioni del Sindaco;
- Mozione per il potenziamento dell'organico della caserma dei Carabinieri di Isola del Giglio
- Convenzione con i comuni o unione dei comuni componenti il coordinamento degli sportelli unici per le attività produttive per lo sviluppo dei servizi SUAP (sistema gestionale Jesyre Work Flow). Determinazioni.
- Modifiche al regolamento TASI. Approvazione;
- Regolamento per la disciplina della tassa sui rifiuti TARI. Approvazione;
- Determinazione aliquote e detrazioni per l'applicazione della tassa sui rifiuti TARI - Anno 2014.
- Determinazione aliquote e detrazioni per l'applicazione dell'imposta municipale propria IMU - anno 2014.
- Istituzione dell'addizionale comunale IRPEF - approvazione del regolamento e determinazione delle aliquote per l'anno 2014.
- Programma triennale delle opere pubbliche 2014-2016 ed elenco annuale lavori 2014. Approvazione;
- Bilancio di previsione dell'esercizio 2014, bilancio pluriennale 2014/2016 e Relazione previsionale e programmatica. Determinazioni
Si richiamano, al riguardo, le disposizioni del Decreto Legislativo 18.08.2000, n. 267, dello Statuto Comunale e del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale.
IL SINDACO Sergio Ortelli
Ripeto la domanda di un precedente post. Parlando di seconda casa. In base alla percentuale di possesso. Esiste un limite minimo, in euro, sotto il quale l’imposta non è dovuta?
Q U A N T O A L L A C O N V O C A Z I O N E D E I C O N S I G L I C O M U N A L I: “F E S T I N A L E N T E !”, O D “A D E L A N T E, P E D R O, C O N J U I C I O!” Egregio signor Sindaco, in base alla mia età ed alle prime esperienze giornalistiche, che ebbi a “coltivare” in quel d’Orbetello, seguendo regolarmente le sedute dei Consigli comunali, mi sono fatto un'idea abbastanza precisa di cosa voglia dire amministrare correttamente e democraticamente, ovvero di cosa significhi trattare nel giusto modo gli argomenti all'ordine del giorno, facendo sì che, non solo gli addetti ai lavori, ma tutti i cittadini possano avere piena contezza di ciò che viene sottoposto all'attenzione dei Consiglieri per essere approvato o ricusato. Ebbene, ad essere franchi, non mi sembra congruo, in base a quanto testé accennato, che, per il giorno 6 p.v., Lei preannunci un Consiglio comunale con ben 11 punti all’Ordine del giorno, della portata di quelli elencati. E questo perché, se pure addivenisse alla decisione di risparmiarci sue eventuali “comunicazioni” e l’approvazione del verbale del Consiglio precedente andasse via “de plano” (quasi mai è così, perché, qualcuno dei consiglieri, ripensando a quel che ha detto od ha creduto di dire, magari pretende integrazioni, correzioni e, comunque, modifiche del testo) rimangono sempre da esaminare e discutere ben 9 punti. Nove punti, così importanti, corposi e degni di attentissimo esame che, a mio modesto parere, se fossero trattati come si conviene, implicherebbero almeno una settimana di discussione meditata e responsabile. Al cospetto di una così fitta congerie di problematiche, tutte implicanti interessi sostanziali e generali del contribuente, non può accadere che si proceda con tempo a dispozione, per così dire contingentato, ed a colpi di votazione in cui, prefigurando lo sperequato rapporto numerico tra maggioranza e minoranza, ci si possa disinvoltamente consentire disinvolture procedurali che, se attuate, sono sempre d’ostacolo alla chiarezza ed alla democratica discussione. Inoltre, è risaputo che eventuali “aggiornamenti” o rinvii, al momento in cui le argomentazioni, accennate ovvero non discusse “a caldo” od a fondo, vengono ad essere, come si usa dire, “riprese in mano”, determinano inevitabili cali d’attenzione, nonché difficili ripristini dei giusti livelli di trattazionee. Per il fururo, non si usi, quindi, la lesina nell’indizione dei Consigli, bensì li si “faccia” più spesso, con pochi punti (a parte le urgenze) da illustrare a fondo, discutere a fondo ed approvare o bocciare dopo attenta meditazione. Un’ultima cosa, signor Sindaco. Se al privato (al riguardo, il sottoscritto è un tipico esempio) è consentito (ognuno, purtroppo, ha le sue pecche) sfoggiare un po’ di saccenza, indulgendo in citazioni latine o d’altra lingua, antica o moderna, questo “vezzo” non è affatto consentito ad una pubblica amministrazione, il cui ordine del giorno, come accennato poco sopra, non è materia riservata ai consiglieri, bensì soprattutto “preannuncio” informativo alla cittadinanza di ciò che il Consesso consigliare è, via via, chiamato a trattare. Ragion per cui, veda un po’ che non abbiano a ripetersi casi quali quello relativo al n° 4 dell’Ordine del giorno, nel quale sono previste “determinazioni” in merito ad una “Convenzione con …… per lo sviluppo dei servizi S.U.A.P.”, acronimo spiegato quale “Sistema gestionale [fin qui tutti sono in grado di capire; n.d.r.] Jesyre work flow [qui, invece,”casca, l’asino” perché se uno non conosce l’Inglese non capisce un bel niente! n.d.r]. Non credo sia difficile “replicare”in Italiano il significato dell’acronimo, anche perché la spiegazione non sarebbe altro che il soddisfacimento d’un preciso diritto del comune cittadino.