Costa Crociere, via da Genova per Amburgo. A rischio centinaia di dipendenti A trasferirsi sarebbero gli uffici della dirigenza, quelli tecnici e il call center. La Filt-Cgil chiede un incontro urgente con il management
La data che circola ufficiosamente nei corridoi della palazzina di Piccapietra è quella del 29 gennaio. Quel giorno i vertici di Costa Crociere dovrebbero annunciare il trasferimento nelle sedi di Amburgo e Rostock di una considerevole parte degli organici genovesi della compagnia. Potrebbero "salpare" dal capoluogo ligure gli uffici della dirigenza, quelli tecnici e il call center.
Le voci che si diffondono con sempre maggior insistenza, nonostante la politica assai rigida della società in tema di riservatezza, ha spinto Giacomo Santoro responsabile della Filt Cgil genovese a chiedere un incontro formale con il management Costa per sapere quale sia realmente la situazione. "L'incontro dovrebbe essere fissato a breve" fanno sapere dalla Camera del Lavoro.
Se le indiscrezioni si dovessero concretizzare interamente, oltre al danno economico, Genova perderebbe un altro simbolo storico. Un marchio già in parte privato delle sue radici da quando la società è passata sotto il controllo del colosso statunitense Carnival.
A queste voci che avevano iniziato a circolare prima di Natale (si era parlato in particolare del trasferimento del ramo Marine Operation), e di cui aveva già dato conto Repubblica, la compagnia aveva risposto con un comunicato che non scioglieva il dubbio: "Costa è una delle compagnie leader nel mondo. Operiamo globalmente attraverso 12 uffici in tre continenti. La sede principale è a Genova ed impiega mille persone. Negli ultimi due anni sono state assunte 200 persone a Genova. La nostra strategia aziendale finalizzata alla continua crescita, ci impone di adeguare costantemente le nostre strutture organizzative. I risultati della nostra ultima analisi saranno disponibili tra alcuni mesi".
L'"adeguamento delle strutture organizzative" sembrerebbe essere giunto a una svolta. Difficile dire quanti saranno i lavoratori coinvolti, ma potrebbero essere alcune centinaia dei circa mille che lavorano per Costa.
Separatamente, alcuni dei predestinati hanno già ricevuto proposte per il loro trasferimento in Germania. Si parla di incentivi che prevedono un aumento dello stipendio tra il 5 e il 10%. A Rostock, cittadina di 200mila abitanti sul Baltico, distante neppure 200 chilometri da Amburgo, ha sede la Aida Cruises la principale compagnia del ramo nel mercato tedesco, inglobata in Costa Crociere e quindi nella Carnival Corporation.
Ad Amburgo si trovano gli uffici della dirigenza e di altri comparti della Carnival e, in parte, oggi, anche di Costa. La scelta di concentrare alcune delle attività principali della compagnia in Germania può essere frutto di varie ragioni, e non solo di un mercato croceristico in espansione nei mari del nord Europa.
E non si può non ricordare che il nuovo amministratore delegato di Costa Crociere, Michael Tamm è un tedesco. Tamm, ex presidente di Aida Cruises, è arrivato a Genova dopo l'uscita dai vertici di Pierluigi Foschi e Gianni Onorato, ex presidente e direttore generale all'epoca della vicenda Concordia.
E, sempre a livello di indiscrezioni, c'è chi racconta che il nuovo management non sia rimasto affatto bene impressionato da alcuni aspetti e retroscena della tragedia del Giglio e della tragicommedia del comandante Schettino. Ciononostante nel periodo di dirigenza Tamm, la Costa Crociere ha potenziato la sede genovese con l'ampliamento e la ristrutturazione di un'ala della palazzina di Piccapietra, dove hanno trovato posto duecento nuovi assunti. Ma ora il futuro di molti di loro potrebbe essere oltre confine.
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