TAR DELLA TOSCANA «Discarica, il Comune gigliese deve mostrare i documenti»
di Ivana Agostini, Il Tirreno
Il Tar ordina al Comune del Giglio di mostrare i documenti relativi alla questione della discarica delle Porte all‘associazione di promozione sociale Raggio Verde.
Quest'ultima, con un’istanza trasmessa il primo ottobre 2016, fece richiesta al Comune del Giglio di conoscere le iniziative messe in atto per impedire che venissero ulteriormente conferiti rifiuti nella discarica delle Porte, sulla quale è in atto una procedura d’infrazione da parte dell’Unione Europea.
La richiesta riguardava anche le misure intraprese per accertare le condizioni ambientali del sito e la verifica sul tipo di rifiuti conferiti. Non ottenendo nessuna risposta da parte dell'ente, l'associazione a dicembre dello scorso anno impugnò il silenzio del Comune isolano sulla richiesta.
L’ente, per scelta, non si è costituito in giudizio e il Tar considerando che la richiesta dell’associazione Raggio Verde ha ad oggetto informazioni di carattere ambientale che devono essere portate a conoscenza di chi ne fa richiesta, ha accolto il ricorso e condannato il Comune a mostrare le informazioni e i dati richiesti entro trenta giorni dalla comunicazione o dalla notificazione della sentenza.
La discarica delle Porte - per la cui bonifica il Giglio ha perso circa 3 milioni di euro incorrendo in una multa da parte dell’Europa - in queste settimane è oggetto di una messa in sicurezza che dovrà terminare ad aprile. Un appalto avvenuto in accordo con il ministero e la Regione Toscana che permetterà di uscire dalla procedura di infrazione. Il Comune sta poi lavorando per portare a termine la bonifica che non è ancora riuscita a fare e che spesso è stata oggetto di polemiche fra il sindaco Sergio Ortelli e le forze di opposizione. Al sindaco è stato spesso rimproverato di aver perso i 3 milioni di euro. Ortelli ha sempre sostenuto che la perdita del finanziamento fosse imputabile al fatto che «in quel periodo l’isola stava affrontando una grande emergenza che spesso molti dimenticano - E cioè il naufragio della Costa Concordia».
Proprio per questo Ortelli ha manifestato, in passato, l’intenzione di chiedere alla Costa i danni anche per questo: seguire le operazioni dopo il naufragio ha impegnato il Comune a tal punto che non è stato possibile pensare ad altro che non a superare l'emergenza e tutto quello che è seguito al disastro.
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