Nuova creazione artistica del poeta gigliese Tonino Ansaldo. Dopo gli emozionanti versi di "Figlio del Giglio", scritti nel turbinio emozionale dei giorni successivi al naufragio Costa Concordia e "Gabbianara Cara", poesia in omaggio di uno scoglio tanto amato dagli isolani, Tonino aveva voluto concedere un saluto particolare a Costantino Fanciulli in occasione della sua scomparsa con "Costantino Vive".
Oggi il poeta sceglie ancora le nostre pagine, e di questo lo ringraziamo con orgoglio, per descriverci a suo modo una delle punte e della cale tanto care alla gente del Giglio ed ai suoi innamorati turisti.
Divina Torricella Pare siano stati dal Padre dal cielo gettati. Lì posti, divini scogli e scomposti. Come debole diga. Chiudono un ridosso appena. Nel fermo chiarore colonie di sgroncilli qui campano numero maggiore. Fresco ed ombra fanno marittimi ombrelli, sulla villa che adorna. Verdemmersa sale poco in punta. Incanta lo scrivente Questa più d’ogn’altra sogna. L’antica cava candida cade, truzzola divini sassi più quadri che tondi, tra un magico stradello giungono al bagno. Qui… Più tondi che quadri Dal mar limati, s’inventano quel briciolo d’approdo. D’un fascino che mai finisce. Serpeggia, stracquata galleggia, vecchia una cima. Riva stanca sulla barbuta boa. Poco sotto quasi tocco il ferro, àncora, di ruggine malata. Il mare pare non esista traspare. Stagna e regna poco più là. Largo carchione e come leone re di questi. Ecco Cignolonbuco. Lì, prigioniero, immacolato, levigato un tronco incornicia Sopra esso alza il capo al sole piccolo rettile nel torpore. Poggia il tutto sul pinto pelago celeste. Celestiale. Dimmi Dio dimmi: “E’ questo lassù il gemello posto dove Ti riposi?”. Tonino, Ottobre 2012
Mentre leggi chiudi gli occhi e vedi tutto. Grande Tonino, grazie. STEFANO ANSALDO di VENDELLOVA