Don Lorenzo lascia il Giglio, nuovi incarichi per don Carlo e don Stefano
Alla riunione del clero, convocata ieri dal vescovo Giovanni Roncari, sono state rese note le nuove nomine che riguardano diversi parroci e parrocchie della diocesi.
"Si è trattato di una lunga e paziente gestazione - scrive la diocesi in un comunicato - che ha permesso, senza grossi strappi e polemiche, di risolvere alcune situazioni non più procrastinabili".
Alcuni dei cambiamenti coinvolgono proprio la nostra isola che, seppur preparata, saluta a malincuore don Lorenzo Pasquotti che lascia la parrocchia di Giglio Porto per salire sull’Amiata, precisamente a Bagnolo con l’incarico anche di Bagnore. "Don Lido - si legge nel comunicato - proverà a gestire le due parrocchie isolane, magari con l’aiuto festivo e soprattutto estivo, di qualche sacerdote che studia a Roma".
Nuovi incarichi anche per i gigliesi don Stefano Scotto e don Carlo Brizzi:
- don Stefano, in arrivo da Manciano dove era vice parroco, si trasferirà ad Orbetello per gestire, assieme al pitiglianese don Gianluca Emidi, proveniente da Piancastagnaio, l’unità pastorale delle tre parrocchie orbetellane (Duomo, Neghelli e Scalo). Saranno aiutati dai padri passionisti del Monte Argentario e da don Mariano Landini, che abita ad Orbetello da diversi anni e che, comunque, continuerà a guidare Polverosa. L’attuale parroco di Orbetello, don Pietro Natali, lascia l’incarico per limiti di età e si trasferirà ad Albinia a supporto di quella realtà pastorale che comprende anche San Donato.
- don Carlo invece, da vice parroco diviene coparroco di Fonteblanda ed assume l'incarico in diocesi di direttore dell’Ufficio catechistico (al posto di don Roberto Cracco).
In questo «organetto» fra mare e montagna rientrano anche due preti molto amati in zona ed in diocesi, don Tito Testi, che giocherà in casa trasferendosi da Neghelli nella sua Castell’Azzara (e Montevitozzo) e don Gino Governi che, anche e soprattutto per motivi familiari, da vice parroco di Porto Santo Stefano salirà a parroco di Santa Fiora e La Selva.
A Porto Santo Stefano si trasferirà invece, come coparroco, don Sebastian Palakkattu, lasciando Giardino a don Mulenga Bavu (amministratore parrocchiale) che lascerà Orbetello dove era vice parroco.
Novità anche a Pitigliano, dove arriverà da Santa Fiora don Giacomo Boriolo ad affiancare, come coparroco, don Luca Caprini Don John invece, da vice parroco di Pitigliano, diverrà amministratore parrocchiale di Murci e Santa Caterina.
Rimane Piancastagnaio, che sarà servita come parroco da don Gian Pietro Guerrini, che continuerà ad essere parroco anche di Saragiolo e, finchè il vescovo non provvederà diversamente, San Giovanni delle Contee, avvalendosi dell’aiuto di don Jomon, attuale vice parroco di Piancastagnaio e del diacono Lucio Sabatini.
Ci sono poi diverse novità a livello diocesano. In particolare don Luca Caprini è nominato Assistente diocesano di Azione Cattolica (al posto del vescovo Giovanni); don Mariano Landini canonico penitenziere del duomo di Orbetello; don Alessandro Baglioni vicario episcopale per la Caritas; don Carlo Brizzi, come già detto, direttore dell’Ufficio catechistico (al posto di don Roberto Cracco); don Giacomo Boriolo è nominato vice economo diocesano; suor Giovanna Magni delegata vescovile per la vita consacrata (al posto di don Antonio Scolesi).
"Una rivoluzione d’ottobre soft, quindi, che rivela - scrivono dalla diocesi - una dote finora sconosciuta del vescovo Giovanni che, con calma e pazienza, senza strappi e rimpianti, è stato capace, nell’estate del covid, di risolvere alcuni problemi impellenti e, al contempo, di cambiare il volto a molte zone della diocesi che potranno così beneficiare di una ventata di entusiasmo e freschezza pastorale".
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