Costa Concordia. Esclusione associazioni Ambientaliste parti offese. Legambiente: "Schettino ha paura di noi? Il danno ambientale è sotto gli occhi di tutti”

La procura della Repubblica ha deciso di contestare un nuovo reato al comandante della Costa Concordia Francesco Schettino, quello di “distruzione o deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto” (articolo 733 bis del codice penale) introdotto dal governo Berlusconi nel luglio 2011. Ma il Gip ha escluso Legambiente, la altre Associazioni ambientaliste e il Comitato di Cittadini del Giglio dal processo sulla Costa Concordia perché non ci sarebbe danno ambientale... e dire che lo scoglio nella chiglia è un pezzo di zona A del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano e che il naufragio ha già distrutto posidonia e fondale!

«A sentire l’avvocato viene da pensare che il comandante Schettino abbia paura di noi. Non si spiega altrimenti la richiesta di escludere Legambiente e altre associazioni tra le parti offese. Che la richiesta venga accolta o meno, ricordiamo all’avvocato e allo stesso comandante che il danno ambientale causato non solo all’Isola del Giglio ma a tutto il Parco nazionale dell’Arcipelago toscano è sotto gli occhi di tutti – aveva detto il vicepresidente di Legambiente Stefano Ciafani, commenta la richiesta dell’avvocato di Schettino di escludere tra le parti offese le associazioni - Purtroppo al momento non possiamo neppure escludere che in futuro non ci saranno altri problemi connessi alla rimozione del relitto. Noi abbiamo chiesto che non venga sezionato ma portato via per intero, con tutto il suo carico di rifiuti e sostanze pericolose, ma questo, molto probabilmente, non avverrà prima di un anno».