FDI-GR: "Niente zona franca nel ddl Isole Minori"
"Il Disegno di Legge sulle Isole Minori approvato in aula rappresenta una buona base perché contiene disposizioni volte alla valorizzazione e allo sviluppo di queste isole, anche se alcuni temi non hanno avuto le risposte da noi sperate". Questo il commento di Patrizio La Pietra, senatore Toscano di Fratelli d'Italia. “In settimana, – continua La Pietra – è stato discusso in Parlamento il disegno di legge sulle Isole minori, che tra i vari punti prevedeva anche l’istituzione per queste realtà, di una zona franca”. “Nella nostra provincia, – gli fa eco il portavoce provinciale di FdI-Grosseto, Fabrizio Rossi – a beneficiare di quanto avevamo previsto nel disegno di legge sarebbe stato il comune di Isola del Giglio, territorio quest’ultimo che rientra nelle isole minori. Comunque possiamo dire che l’inizio c’è stato, e un passo avanti verso un percorso positivo è stato fatto, anche se le problematiche che riguardano le isole minori purtroppo restano."
"Nonostante le criticità, – ha spiegato anche il senatore Patrizio La Pietra, – si apre un percorso virtuoso per gli abitanti delle isole. Anche se, ai buoni propositi della Legge, purtroppo non sono state assegnate le risorse adeguate e per questo la zona franca che avevamo proposto, sarebbe stata l’unico elemento per dare un via immediato allo sviluppo".
Rossi e La Pietra affermano: "Per Fratelli d'Italia, l'economia turistica costituisce il motore trainante della crescita e dello sviluppo economico del nostro Paese. Con l'emendamento che aveva presentato FdI, e ci dispiace che sia stato respinto, chiedevamo appunto l'istituzione di una zona franca, per permettere a questi territori svantaggiati rispetto ad altri, di usufruire di agevolazioni fiscali, come ad esempio l'esenzione dall'applicazione dell'IVA anche sui servizi turistici. Questo avrebbe consentito alle attività economiche di aumentare la competitività e di allungare la stagione turistica, favorendo l'attrazione d’importanti investimenti nel territorio, compensando così le difficoltà di quei territori dove i costi di produzione sono molto più alti rispetto al resto d'Italia a causa dell'assenza d’infrastrutture e dell'alto costo dei trasporti e dell'energia".
Terminano così i due esponenti politici di Fratelli d’Italia: "Se si vuole che le isole minori, che tra l’altro hanno una propria identità storica, amministrativa e culturale, non restino animate solo dai turisti durante il breve periodo estivo, sarà necessario introdurre altre misure, anche di natura fiscale. Per questo, continueremo il nostro impegno, con il DDL sulla costituzione di una zona franca nelle isole minori, che avrà il suo iter parlamentare indipendente da questa legge quadro approvata".
Sul tema della "Zona franca", per le isole "minori", come quasi cittadino di Isola del Giglio, di cui, possedendo due "abitazioni estive", sono un "contribuente", non ho fin'ora, volutamente, espresso un'opinione. Questo, perché, essendo, per costume politico e per natura, contrario ai cosiddetti "interventi o provvedimenti speciali", se non, tangibilmente, giustificati, avrei rischiato di "tirare i sassi alla piccionaia", come si usa dire, nel momento decisionale e deliberativo. Mi spiego meglio. Avrei chiesto all'esimio parlamentare di Forza Italia, che ha perorato la causa, se, prima di presentare la sua, senz' altro lodevole, richiesta, avesse effettuato un'analisi comparativa, in merito al reddito, pro capite, dei cittadini delle isole minori, e, piu' in specifico, di quelli di Isola del Giglio, confrontandolo con la media di quello degli altri Italiani, onde vedere sia pressoché "equivalente", o, invece se ne discosti, positivamente ovvero negativamente. Oggi che il Decreto in questione, è stato approvato, e che l'iniziativa di Forza Italia, è stata bocciata, chiedo al Sindaco, che apprezzo per avere, nei giorni scorsi, "tirato - giustamente - le orecchie" al Governo perche' debitore inadempiente, da piu' di un anno, nei confronti della società che sta ultimando i lavori del molo, se sia in grado di fornire, a me ed ai Gigliesi "veraci", i dati ufficiali relativi al reddito medio dei suoi "amministrati".