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Catenaria: "... Ho dovuto pagare il non dovuto ..."
A causa dei lavori al molo verde, come noto, da novembre 2017 a fine giugno 2018 l’impianto di catenaria era stato smantellato o era comunque inutilizzabile (cfr. ordinanza Cap. Porto S. Stefano e ord. Resp. Servizio comunale cap. Galli).
Per questo motivo, non essendo assolutamente legittimo richiedere il pagamento di un servizio inesistente o vietato anche dallo stesso Comune, ho pagato la mia quota parte per gli anni 2017/2018 pari a 18 mesi a fronte di 24. D’altra parte non può avere alcuna fondatezza la risposta ricevuta dall’ufficio ormeggi quando afferma che la tariffa è annuale a prescindere dall’esistenza o meno dell’impianto per il quale richiede il pagamento.
Inoltre è da rilevare come nella summenzionata risposta sia contenuta una eclatante menzogna; infatti la catena di prora alla quale normalmente ormeggio la barca, contrariamente a quanto asserito, è nuovissima (è facile verificarlo, si tratta della fila riservata alle barche fino a ml 6,50 davanti al ristorante Margherita).
Dal Comune mi viene richiesto il pagamento della somma relativa agli 8 mesi in cui non ho potuto usufruire di tale servizio con la motivazione che “… molti utenti, contattando l’Ufficio o gli addetti alla struttura, hanno potuto ormeggiare …”. Ora, a parte il fatto che ho contattato sia l’uno che gli altri ricevendo comunque la risposta che avrei dovuto attendere i primi giorni di luglio per portare la barca da S. Stefano, la risposta del Comune è assolutamente inaccettabile perché, se si dovesse prendere per buona, in futuro non sarebbe più obbligatorio ottemperare a ordinanze di qualsiasi autorità locale visto che una soluzione “casereccia” si troverebbe sempre (sarebbe stato interessante vedere le soluzioni se tutti gli assegnatari di catenaria avessero voluto ormeggiare tra gennaio e maggio).
Se invece è così come ufficialmente comunicato dall’ufficio ormeggi con raccomandata a firma del cap. Galli, “non lo capisco … ma mi adeguo”, anche per il futuro.
p.s. è chiaro che “obtorto collo” ho dovuto sottostare a tale abuso e pagare il non dovuto
Paolo Calvo
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