Ho letto gli orari della toremar: trovo che si sia veramente ormai toccato il fondo.
Parliamo di tenere viva l'isola anche durante i periodi invernali, con attività che restano aperte per dare servizi e poi scopri che a questo punto la domenica, giornata che potrebbe essere di un po' di movimento resta interdetta a quasi tutti.
Mi domando, almeno per alcune attività che nella domenica possono trovare un po' di vivacità, cosa faranno?
Per spiegarmi: vivacità economica, minima ma qualcosa poteva almeno entrare anche in quelle giornate.
Intanto anche i ragazzi che studiano fuori se non hanno mezzi propri o genitori e parenti che li accompagnano potranno anche fare a meno di venire per stare 20 ore sull'isola costretti di sicuro a ripartire alle 11:30.
Giornalieri che vorrebbero venire per una giornata all'isola col traghetto che arriva a quell'ora e che riparte o alle 11:30 oppure allle 17:30, penso che in molti sceglieranno altre mete.
Quante domeniche vedevamo arrivare col primo traghetto subacquei che dopo levatacce per arrivare in tempo si godevano l'isola sia in acqua che in terra, non verranno più nemmeno loro, gite di più persone che arrivavano sull'isola la giravano anche con le guide per poi andare al ristorante e partire col traghetto delle 15:00, che era comodissimo per molti, non verranno più, i ragazzi della squadra dovranno, almeno che non giochino a Orbetello, partire col traghetto delle 7:00 della mattina.
Mi domando una cosa: ma la Toremar prima di fare questi orari ha interpellato l'Amministrazione comunale?
E se si, come mai non sono state valutate tutte queste piccole cose, se qualcuno obiettasse che scrivo solo per un discorso personale ci tengo a fare presente che restare aperti come abbiamo deciso noi come diving, per dare sempre una cosa in più non tocca solo la nostra attività ma anche altre attività ne possono usufruire.
Spero che l'Amministrazione prenda in considerazione questa situazione che porta disagio all'isola senza contare di servizi che verrebbero a mancare quali i giornali che arrivando alle 11:00 prima delle 11:20 non sarebbero nelle edicole che naturalmente per stare aperte 45 minuti possono farne anche a meno, allora se non siamo degni di nessuna considerazione se non serviamo più al 15 di settembre oltre a cambiare gli orari dei traghetti chiudiamo l'isola e riapriamola a Pasqua, però chiediamo alla chiesa che la sposti definitivamente al 23 aprile, così tutti riapriamo felici e contenti e non ci sarà nemmeno più bisogno di fare i turni per l'inverno.
La cosa più divertente che ora chi apriva solo il sabato e la domenica può rimanersene tranquillamente a casa intanto la domenica a pranzo al Giglio ne verranno molto meno di persone, perchè spendere 80 euro andata e ritorno solo di traghetto, una famiglia di 4 persone, per venire a pranzo al Giglio senza nemmeno poterla girare restano a Santo Stefano oppure a casa.
Spero veramente che il Comune intervenga in questa nuova imposizione da parte di altri senza nemmeno tenere conto del nostro parere e delle nostre esigenze.
franca melis

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