Una volta tanto posso condividere i giusti allarmismi del dottor Tozzi, che i paesi in via di espansione industriale non vogliano affrontare il grande tema del clima ormai è un dato di fatto, le due nuove grandi potenze India e Cina sono quelle che più di tutte si sono opposte.
Mi sembra però che nemmeno le grandi nazioni abbiano fatto qualcosa per contrastare questi due nuovi fumaioli.
Quanto è vero che non siamo in mano a dei politici ma bensì alla grande industria, a manager senza scrupoli che facendo i loro debiti calcoli, considerando spesso la loro età, quello che può succedere tra 30/40 anni non li tange assolutamente, intanto la maggior parte di loro sarà morta e se la terra che li coprirà sarà ormai più tossica dell'uranio stesso.
Il problema non è infatti per loro ma per i nostri figli e nipoti che molto probabilmente dovranno fare delle scelte, alcune tardive e inefficaci altre di carattere morale.
Se tutto ciò che ormai da anni molti scienziati sostengono, che il nostro pianeta si stà autodistruggendo, vedi i ghiacciai che si sciolgono, l'aumento di fenomeni come uragani ed altro, MA VOI METTERESTE AL MONDO DEI FIGLI?

franca melis

p.s. non è il pianeta che mi preoccupa anche se morto lui continuerà ad esserci, ma la specie umana.